venerdì, dicembre 29, 2006

il vaso di pandora

Adoro parlare, sono logorroica di natura, ma quando non ho le idee chiare mi piace stare in silenzio a sentire le cose. Il corpo, il respiro, il cuore che batte, le emozioni, le sensazioni. A un certo punto però, mi insegnano, è il caso di fermarsi e rifletterci su. C’è chi le chiama pippe mentali, chi masturbazioni analitiche, insomma, capire il senso delle cose, delle azioni, le aspettative, i limiti.

Ultimamente ci penso poco ai limiti, anzi a dire il vero non me li sono mai posti (se non quelli del rispetto degli altri) ma ultimamente non riesco a vederli e non a causa della miopia. Vivere quel che capita senza pensare a come al risveglio mi sentirò me le fa godere di più, almeno in questa fase della vita in cui sperimento su me stessa cosa ho imparato finora.

Il vaso di Pandora è stato aperto e scoprire che quello che ne è uscito non è dovuto alla mano di chi lo ha aperto ma che fa parte di me, libera espressione di esplosioni, emozioni, desideri e follie che sono totalmente mie mi affascina. E l’istinto mi dice di non averne paura. Sono io.

Le ali della sfinge – Andrea Camilleri


Nuova avventura del mio commissario preferito. L’avevamo lasciato preso da una crisi di mezza età feroce che lo aveva portato a tradire Livia, la donna che lo sopporta da una vita e che lo aveva scosso in maniera incredibile.

Lo ritroviamo tormentato tra due se stessi, uno che accetta l’età e uno che invece la vorrebbe ignorare. Tormentato tra il ricucire un amore tradito da entrambe le parti o rinunciarvi si rifugia nel lavoro. Un’indagine complicata che inaspettatamente si dirama coinvolgendo anche la Chiesa e che, come al solito, lo porta contro chi invece teme fastidi.

Tergiversa Montalbano nell’affrontare la sua vita al di fuori del commissariato, ma alla fine, non resiste più e parte, parte alla ricerca di risposte, parte a cercare il suo amore, si perdono, si ritrovano però nell’anima grazie all’affinità, al fatto di essere la metà di un qualcosa…

mercoledì, dicembre 27, 2006

...che fatica

essere in ufficio il 27 dicembre, tutti scazzati, tutti nervosi perchè vorrebbero essere da un'altra parte e si sentono scemi a star in ufficio mentre gli altri sono sotto le coperte a vedersi i film di natale....

natale in famiglia

Volevo avere una foto che testimoniava il Natale, ma la mia cuginetta è partita con la macchina fotografica incriminata.

Allora, essendo una famiglia di terons, i festeggiamenti sono iniziati il 24 sera con un bel cenone.

AHHHHH!!!! dimenticavo una premessa, il papy terons e la mamma post-moderna sono partiti per l'egitto. Quindi le zie intorno a noi hanno pensato che io e i due Minch fossimo come i bimbi sperduti di Peter Pan e hanno fatto a gara per accoglierci e sfamarci.

Serata quindi dalla zia preferita da parte paterna che ha cucinato l'impossibile, dove abbiamo cantato con il preside più fuori d'italia e dove abbiamo seguito le varie tradizioni: si è mangiato solo pesce, i regali si sono aperti passata la mezzanotte dopo aver messo nel presepe il bambin Gesù e abbiamo anche giocato a tombola.

Al mattino dopo con la mappazza ancora da digerire siamo andati dalla zia preferita da parte materna che ha un ristorante nel lodigiano, abbiamo banchettato, ci siamo scambiati regali e siamo ritornati a casa dove ho concluso la serata con due mie amichette.

Il 26 a pranzo da Fiore, dove alla fine ho dovuto preparare io. Poi un giro carino con un "amichetto" in libreria e via da Anna che era un po' giù e sempre più Grinch.

Insomma anche sto natale siamo sopravvissuti senza troppe ferite. I terons ogni tanto danno segnali di vita dicendoci che stanno esplorando in giro e la casa sta diventando una piccola comune.

dubbi su come reagire ai controsensi della politica

Stamane nel sentire le notizie al TG sento che hanno confermato la condanna a morte per Saddam. Il mondo si mobilita per evitare la messa in atto della sentenza.

E qui mi accorgo di come sia difficile avere un punto di vista obiettivo sulle cose.

Pochi giorni fa gioivamo della morte di un dittatore e oggi ci battiamo per evitare che un altro venga giustiziato.

Faccio la premessa che sono CONTRO la pena di morte per chiunque, sia perchè è un controsenso punire uno che ha ucciso, con la morte (come quelle mamme che tirano una sberla al figlio che ha alzato le mani su un altro bimbo) sia perchè credo e spero che il carcere a vita sia un'espiazione più giusta e dolorosa per chi ha commesso delitti del genere.

Poi è anche vero che, in questo caso ti trovi a simpatizzare con Saddam perchè sono gli americani che hanno messo su tutto sto vespaio... e nel portare la "pace" stanno facendo stragi... che dire... credo che sarebbe giusto metterlo in un carcere dove qualcuna tra le persone a lui sopravvissute gli faccia pagare un po' di quello che lui ha fatto o ordinato di fare. Probabilmente nella realtà, se avessero deciso per il carcere a vita, avrebbe avuto un trattamento particolare. Bhò.

Resto contro la pena di morte, ma le contraddizioni sono tante.

venerdì, dicembre 22, 2006

Buon Natale

Dopo avervi asciugato per tutto l'anno, per il Natale sarò concisa.

AUGURI!

Sarò di fronte questo monitor, nuovamente mercoledì 27... se non prima!

Festa di Natale dell’agenzia

Oltre agli acquisti e i finti gesti affettuosi, altra incombenza del Natale è la festa aziendale.
Ora, io lavoro in un’agenzia di pubblicità di cui, la metà, tra cui me, lavora su un solo cliente e il restante personale si divide su altri.

Arriviamo io e Anna e vedendo la parte dirigenziale in una zona del locale ci dirigiamo perfettamente dall’altra parte, probabilmente con l’aria anche un po’ sfigatina di quelle che si isolano. Il tutto fino a che gli altri non ci hanno raggiunto e così abbiamo riempito metà locale.

Dopo un po’ e i primi due martini parte un simpatico giochino. Rispondete a queste 3 domande indicando solo persone presenti, piegate e imbucate nell’apposita urna.

Noi del nostro gruppo votiamo quasi tutti così:
1. con chi passeresti un week end eno-gastronomico? Ilaria C.
2. con chi passeresti un week end escursionistico-sportivo? Anna
3. con chi passeresti un week end erotico? Ester

Quindi allo spoglio delle schede, con grande mia vergogna e dopo un paio di passerelle scopriamo che noi 3 abbiamo vinto rispettivamente:
1. week end a Napoli
2. week end a Barcellona
3. week end a Parigi

La vergogna passa e soprattutto diventiamo le regine incontrastate della festa. Sempre con un bicchiere pieno, sempre pieno nonostante si continui a bere e sempre ballerine e allegre. Anche perché oltre ai voti del nostro gruppo io ho raccattato voti extra da altri… uno dei quali, dato che non sapeva il mio nome ha scritto: quella con le tette grosse che lavora su (nome cliente). Abbiamo battuto le cosidette fighe dell’agenzia e ci siamo divertite come delle pazze!

Insomma noi piccoli e bistrattati inquilini del piano di sotto siamo stati tutti la rivelazione della serata, il gruppo ha fatto il botto, mangiandosi vive tutte le serpi che si credevano vincitrici.

Stamattina siamo state accolte con una piccola ovazione e oramai anche chi non sapeva il mio nome lo sa…insieme alla mia taglia di reggiseno!

Purtroppo la quarta componente del gruppetto di pazze, Maria, non ha potuto godere della cosa perché già nella sua bella terra d’origine… la sicilia.

ho vinto!!!

un week end a parigi!!!!

giovedì, dicembre 21, 2006

Un saluto a Piergiorgio

Dopo tanto parlare se ne andato in un giorno di silenzio, quello della stampa in sciopero, li ha fregati tutti sul tempo. Welby se ne è andato proprio oggi che i giornali riportavano la dichiarazione del Consiglio Superiore della Sanità (CCS) secondo cui “Welby non è in imminente pericolo di vita”… probabilmente Piergiorgio era dotato, oltre che di determinazione, di parecchia ironia. Con ironia e delicatezza si è fatto da parte. Alla faccia di chi gli diceva resisti la vita è bella, alla faccia di Bossi che voleva andarlo a trovare per descrivergli come lui ha visto in faccia la morte e gli ha risposto di avercelo ancora più duro, alla faccia di chi lo ha fatto diventare la scusa di una falsa battaglia fatta di fraintendimenti, alla faccia di chi gli diceva che finchè c’è la testa per ragionare puoi andare avanti, alla faccia di chi non ha avuto le palle (tutto “l’apparato politico”) di prendere una decisione, alla faccia del Papa (…)….

…la malattia ha fatto prima della legge, e della volontà di qualcuno che prendesse in mano la situazione… o forse no?

martedì, dicembre 19, 2006

alla fine anche i terons hanno ceduto

Stamane più rimbambita del solito, mi alzo, scendo le scale e mentre vado in cucina a fare il caffè mi sento un disturbo alla vista.

..metto il caffè, ripasso dalla sala per prendere una cosa, nuovo disturbo alla vista, torno in cucina e nulla.

... riprovo e ogni volta che entro in sala sento fastidio.

Mi decido, guardo sul balcone e

ORRORE!!!!!

Little Minch ha messo sul balcone un bel filone a intermittenza blu!!!!

Destinatario sconosciuto – Kressmann Taylor


Se avete un po’ di tempo (basta una mezz’ora scarsa) comprate questo breve ma intenso racconto epistolare.

Un ebreo tedesco che vive in America e il suo socio tedesco che rimpatria con la famiglia in Germania si scrivono brevi lettere. Grazie alla loro corrispondenza tra il novembre del 1932 e il marzo del ’34 leggiamo l’inizio del nazismo da due punti di vista e l’evoluzione o l’involuzione dell’amicizia che parte fraterna e finisce come nessuno mai vorrebbe. Si legge in queste poche pagine la capacità di Hitler nel creare un’idea comune nel suo popolo in attesa di un salvatore. E si legge come il potere cambia le prospettive e il modo di pensare e agire.

Bello. Intenso. Commovente.

sempre più stonata

... ho dimenticato il telefono a casa.

lunedì, dicembre 18, 2006

io e la mia bestia

la TV

Avete mai pensato che con il tempo la TV ci ha abituato alle cose peggiori?

Il telespettatore oramai è abituato a tutto e piano piano ne vuole di più.
Un esempio?
Casi di neo-mamme che uccidono il loro piccolo diventa una situazione seriale che porta all'inevitabile approfondimento in seconda serata. La ragazzina che anni fa ha massacrato madre e fratellino, appena possibile è stata fotografata che giocava a pallavolo e tutti i giornali e telegiornali si sono avventati come avvoltoi...per non parlare della Franzoni che ha capito tutto e oltre a vendere, lei e il marito, ogni volta nuove sconcertanti verità al miglior offerente ci ha deliziato di un fantastico libro che non potrà mancare sotto i nostri alberi di Natale...

..Gode il telespettatore, facendo finta di scandalizzarsi davanti agli scoop di posti in Tv barattati con favori e corpi... per poi premiare con l'ascolto le suddette "vittime" degli scandali...

I reality ci hanno prima shockato (ricordate la prima edizione del grande fratello?) per poi anestetizzarci e cercare con il telecomando sempre di più. Sempre più sesso, sempre più initimità, sempre più insulti.

Poi il senso del sangue, del massacro...

Camilleri ne "Le ali della sfinge" scrive a riguardo:
…come avevi fatto presto la gente ad addivintare cannibale!
Da quanno nelle case era tarsuta la televisione , tutti si erano abituati a mangiare pane e cataferi.
[…]
Pirchì non passava jorno che in qualichi parte del munno c’era ‘na guerra da ammostrare all’urbi e all’orbo. E tu vidivi gente morta di fami, che non aviva ‘na lira per accattarsi ‘na scanata di pani, che sparava ad altra gente altrettanto morta di fami, con bazooka, kalashnikov, missili, bumme, tutte armi ultramoderne che costavano chiossà di quanto potiva costare accattare medicinali per tutti.
S’immaginò un dialogo tra un marito che s’assetta a tavola e la mogliere.
«Che mi priparasti, Catarì?»
«Per primo, pastasciutta condita con un picciliddro sventrato da una bumma».
«Bono. E per secunno?».
«Carni di vitello condita con un kamikaze che si fa saltari in un mercato».
«Catarì, mi staio liccanno le dita!».
periodicamente mi ritrovo dopo un periodo euforico a far fronte al calo di umore e di energia.

Se la cosa si associa a un tempo che definire uggioso non descrive i secchi d'acqua che per tutta la notte e anche ora continuano a riversarsi sulla città.

A parte il fatto che i capelli quando piove fanno schifo, e a parte il numero di ombrelli che dimentico in giro in giorni come questi, devo ammettere che la pioggia ha il suo fascino... camminare sotto l'ombrello, guardare le strade umide, i cagnetti con l'impermeabilino... e poi camminare un po' accucchiati, sentire che l'aria si pulisce e ignorare le luci natalizie che addobbano con volgarità troppe case...

bhò, alla fine nemmeno in una giornata di merda come questa riesco a vedere il lato negativo!

Sarò malata di ottimismo?

L'altra sera in una telefonata mi è stata detta una delle cose più belle che il mio cuore abbia mai sentito:
"tu, lo sappiamo, sei una che se vede un fiore, dice: uh! guarda che bello!!! un fiore!!! (da leggere con la mia vocina da cartone animato)"

.. lo ammetto, una piccola e vergognosa lacrimuccia è sbocciata dal mio occhietto miope.

umore odierno

giovedì, dicembre 14, 2006

..dalla porta della nonna

lavorare è

concentrate, musica di sottofondo, parte una canzone di grease e vedi quattro braccia che senza accordarsi iniziano una coreografia...

mercoledì, dicembre 13, 2006

ragiono in quadricromia...

Ho tante parole chiuse, anzi no, a dire il vero le parole scorrono, ma il mio blog nasce per raccontare cose che mi succedono e soprattutto per esternare sensazioni che altrimenti terrei serrate... ora sono in una fase in cui non interiorizzo molte le cose da sfogare, ma le vivo, le lascio scorrere nelle giornate.
Lascio che il mondo si faccia guardare dai miei occhi che cercano di cogliere le sfumature di colore, di luce, e di suggestioni, come la luce di oggi... il sole, il freddo che seppur pungente mi fa solo apprezzare il caldino che il sole invernale mi da. O forse sono pervasa da un sano ottimismo, per cui di tutto vedo la parte bella. Come faccio? Faccio come nei colori, li vedo, li scompongo in quadricromia (cyan, magenta, giallo e nero), dalla scomposizione elimino il nero, che rende tutto più cupo, e vedo solo la brillantezza dei colori puri.

Testimone Incosapevole – Gianrico Carofiglio


Incuriosita dalle molte interviste rilasciate e dal consiglio di un amante di Camilleri ho ceduto all’acquisto del primo libro con protagonista l’avvocato Guerrieri.

L’autore decide di raccontare in prima persona il percorso evolutivo di un personaggio complicato, introverso e in un momento di crisi personale da cui ne uscirà anche grazie a un rinnovato coinvolgimento lavorativo. Lo incontriamo, infatti, svogliato e tormentato dagli errori del passato con una somatizzazione che, forse qualcuno ha conosciuto… lo seguiamo mentre ci racconta come si riappassiona al suo lavoro grazie alla difesa di un venditore ambulante senegalese accusato di aver ucciso un bimbo.
Insieme ad una convincente difesa, il nostro avvocato, riprenderà anche in mano le redini della sua mente e della sua vita scacciando le paure e il fantasma di se stesso.
…non è Salvo Montalbano, ma potrei affezionarmi!

(nella lettura mi ha supportato Rocco, il gatto della foto!)


su pinochet 2

la penso anche come lui e per riassumere leggete qui

martedì, dicembre 12, 2006

su pinochet

la penso come lui
... non avevo tanta voglia di uscire dal letto stamattina...

lunedì, dicembre 11, 2006

in villa - W. Somerset Maugham


Breve romanzo da leggere di un fiato. La villa del titolo è un meravilgioso palcoscenico sulle colline fiorentine dove i personaggi si muovono in una visuale meravilgiosa. Ossia quella dello straniero benestante che arriva in Italia. La loro visione è quella che sarebbe bello i nostri occhi scorgessero....

... Comunque!

Pochi personaggi intensi e caratteristici si muovono e comunicano in meravigliosi dialoghi attorno a cui gira una morte... Potrei scrivere una donna e tre uomini che se la contendono, ma la contesa è fatta di parole, dialoghi ed espressioni così elaganti che non vorrei ridurne la scrittura.

dal balcone della nonna




terravecchia -cs-

...son tornata...

lunedì, dicembre 04, 2006

Il dio delle piccole cose - Arundhati Roy


Intenso e potente romanzo di una talentuosa scrittrice indiana che intreccia la storia di un nucleo familiare attraverso un andare e venire nel tempo a attraverso il rapporto esclusivo fra due gemelli dizigotici. Piccoli eventi che se notati possono cambiare gli avvenimenti, stravolgimenti del pensiero comune e fuga dagli stereotipi che ci danno l’india come un paese drammatico e misero ridandoci il ritratto di un paese di colori e novità che non sempre vengono accettati, nemmeno da chi ne trarrebbe benefici.

Si entra nel concetto di “toccabile” e “intoccabile” ma non nel senso occidentale del termine, bensì rovesciando il nostro pensiero, gli “intoccabili” sono i più poveri e miseri che non possono essere toccati dai “toccabili”. Gli intoccabili non possono lasciare le loro impronte sul terreno e camminano (ma si parla del passato) all’indietro e con uno scopino per eliminare le orme prima che i toccabili ci passino sopra.

I nostri protagonisti sono due bambini “toccabili” di una famiglia indiana ricca e molto progredita, figli di divorziati vivono con la madre e la famiglia di origine di lei composta da nonna, sorella della nonna, zio (divorziato anch’esso) e appunto la loro Ammu, la loro mamma.

Il rapporto di comprensione e completamento dell’altro ci porta attraverso un giro nel tempo a raccontare come nonostante l’istruzione e la ricchezza non si possono cambiare le regole.

Nel racconto si gira attorno a una sorta di anno zero, fatto da un avvenimento da cui tutto cambia. Da quel momento tutto sarà diverso. I momenti del prima e del dopo nel libro si susseguono senza una logica temporale, ma con una chiarezza meravigliosa. Il prima è fatto di parole, colori, sensazioni e dettagli, il dopo è silenzio e grigiume.

Amori fraterni e amori fra caste rendono il loro prezzo alla società, con una vittima sacrificale, il dio delle piccole cose, che nei suoi piccoli e meravigliosi dettagli dava la speranza di una purezza di sentimenti e di affetti che non può essere accettata. E con il suo sacrificio si porta via la felicità, i colori e la purezza.

Romanzo fatto di poetiche descrizioni e di due linguaggi, quello normale e quello dei bambini che ci ricorda come si come si vedeva il mondo da piccoli

domenica, dicembre 03, 2006

Dichiaro chiusa la settimana di festeggiamenti per il 27esimo compleanno.


Volevo fare un elenco dettagliato dei ringraziamenti ma rischiavo di dimenticare accidentalmente qualcuno!

Quindi ringrazio tutti indistintamente per esserci.

Anno lungo e “costruttivo”, termine che rende l’idea senza usare il negativo “faticoso”.
Ma intorno ho persone meravigliose!
Per chi mi sta accanto da tempo e chi da poco, per chi ho trovato casualmente… GRAZIE.

Le foto arriveranno a breve, devo selezionare quelle in cui doppi menti, occhi rossi e strane smorfie rendano merito alla vostra beltà!

venerdì, dicembre 01, 2006

non disperatevi...


anche se vado in ferie sono sempre con voi!

(messaggio per le colleghe e per gli affezionati)

giovedì, novembre 30, 2006

A parte il telefono rotto (mi scuso ancora con alcuni messaggi che mi sono perduta!) sta andando tutto bene!

ora andrò a casa a festeggiare con la Sacra Famiglia!

il mio compleanno è iniziato con

il cellulare rotto!!!

scusate, mi sono persa qualche messaggio e qualche chiamata!

ora sono ragiungibile (non da mms)

mercoledì, novembre 29, 2006

la felicità di vivere

sono in periodo, lo ammetto e non me ne vergogno, felice. Felice di fare il lavoro che faccio di avere le mie persone attorno, di sentire mio fratello che canta la canzone dell'inter, felice di fare tardi, felice di svegliarmi al mattino con il solo peso del mio cagnone appoggiato sul cuore.

Sono felice perchè sono sana e posso, se solo lo volessi, fare quello che mi pare perchè il mio corpo me lo permette.

Ma rigirandovi una domanda che l'altra sera ha fatto Bianca Berlinguer a un'esponente di AN:
"vorreste vivere con un ventilatore che vi permette di respirare, un tubo che vi alimenta direttamente nello stomaco, un catetere che vi permette di fare pipì e una sacca attaccata all'intenstino il tutto in completa immobilità?"

io dico di no. Mai e poi mai.

Il politico in questione ha risposto dicendo che non si può fare una legge sul caso singolo.
Io dico che c'è un uomo che non ce la fa più e che ti chiede (grazie a uno speciale attrezzo che converte le contrazioni in voce) per favore di farlo smettere di NON-VIVERE a quel modo.

Che si fa?

Hanno tutti paura del fatto che li si giudichi degli assisini?

Che cavolo! A un cane se vedi che soffre troppo alla fine della sua vita fai il favore di levargli sofferenze! Possibile che la stessa carità (e uso con cognizione un termine spesso utilizzato dalla religione) non si possa estendere a un essere umano che oltretutto te lo sta chiedendo?

lunedì, novembre 27, 2006

amiche

io adoro le mie amiche, hanno tutte una personalità speciale.

Hanno tutte una loro storditaggine di base, chi è più ingenua sui soldi, chi è più ingenua sul lavoro e chi nell'amore... poi c'è la Mao, che ha allargato a varia gente l'invito al mio compleanno (graditissime persone) .... peccato che li abbia invitati tutti il primo dicembre e non il 2!

Io:
Silvia, ma scusa perchè? C'è pure un invito scritto che dice il 2 dicembre?
lei: bhè sai mi ero mentalizzata sull'1!


M I T I C A

venerdì, novembre 24, 2006

il locale del compleanno è questo:

turnè
ci sono cose, persone e odori che ti entrano nell'anima in maniera incancellabile.

Cose come un pupazzo sempre lì o quel maglione che ti porti dietro dal 1995 ma che appena lo indossi ti senti al sicuro e protetta.

Persone come quelle che ti lasciano strane sensazioni, che sono affini a te al primo sguardo, al primo momento. Persone che sai già che incontrerai alla metro senza esservi messe daccordo perchè "lo senti". Persone che al non averle accanto non ti mancano, ma che a sentirne la voce senti la voglia di averle lì con te.

Odori che ti fiondano in un ricordo che ti stringe il cuore o ti fa sorridere...


... mi sa che sono un po' in sindrome femminea... che è tutto sta languida nostalgia?

perchè???!!!!

non guadagno tanto ma pago tante tasse?

giovedì, novembre 23, 2006

invito!!!!

Libellule ingioiellate si libravano in volo come voci acute di bambini nel sole.

Il dio delle piccole cose - Arutundhati Roy

mercoledì, novembre 22, 2006

uguale

uguale a lei

oggi sono così:

Vinicio Capossela - Guiro

Indugio ancora un poco
il giorno nuovo arriva fioco
e bianco lattiginoso
spero in un mal di gola
alla sveglia chiedo un'ora o niente
mi darò assente
decidere non è mio pregio
son nato stanco ci penserò domani

Ghiro
son ghiro e mi ritiro
sei mesi sotto le lenzuola
dall'altro lato mi rigiro

I dubbi della vita mi pongo
ma più ci ripenso
più nel letto sprofondo

Alzarmi al freddo presto giammai
di disgrazie di guai abbastanza ne passai
Rumino gli stralci di ieri
c'ho sogni più veri e gonfi
di desideri

nella branda che cancella e spazza
via pensieri aguzzi e vivi
costati una notte di Nirvana
Ma se esco fuori che esco a fare
tanto è la stessa parte da rifare
chiedere aiuto oggi non vale più
chiamarti poi mi pento
insabbio e prendo tempo
che tormento

Ghiro
e ancora mi ritiro
e di qui sotto vedo bene
che il cambio poi non mi conviene
devo uscire trovarmi il posto
l'appartamentino le ferie in agosto
pagare i soldi le multe l'affitto
la carta da bollo per ogni diritto

E allora adesso c'ho son
mi gratto al ritmo del son
e non mi passa il son
Montugno Montugno son
Gualano Gualano son
e certamente me gusta el son
e che te pasa che te pasa che bonito el son
a Ancora Gualano son

Guiro
E ancora mi ritiro Porque!
Porque me gusta il son
E non mi pasa, non mi pasa,
non mi pasa el son

piango come un coccodrillo ci ho son
nel proposito vacillo che bonito el son
Montugno Montugno son
San Gualano Gualano son

crederme tu crederme
en el amor siempre tu siempre
deves credere
y en la vida devo credere
per credere
siempre credere per prendere

rendere per prendere
en la vida devo rendere per prendere
y al paisio devo rendere per credere
siempre rendere per prendere

lunedì, novembre 20, 2006

Post a parte per l’entrata in scena della mamma

Prima di partire per Soriso la madre post-moderna oramai contagiata dal papy terons non si esime da farmi una “maternale” sul fatto che:
non è normale che tu non abbia un fidanzato!

Inutile spiegarle che per me l’idea di passare tutta la vita con lo stesso uomo mi opprime e che sì ci credo nell’amore e nella persona con cui passare il resto della vita, ma che se il resto della vita inizia fra qualche anno non muoio e magari evito di rompermi le palle.

All’ennesimo non è normale le dico:
mamma non è che non ho mai avuto qualcuno… solo che tu non lo sapevi!
Sarà mica normale fare con Minch che cambia e presenta tutte le ragazze a voi?


Lei: in effetti lui non è normale… ma prima o poi si DOVRA’ fermare…. Si DOVRA’ SPOSAREDOVRA’ fare FIGLI.

Io: mamma nessuno DEVE SPOSARSI, nessuno DEVE FARE FIGLI se non vuole. Non è che se non ti riproduci muori in automatico.

Al che mi sono sentita Nanni Moretti dentro Ecce Bombo nella memorabile conversazione in cucina con la madre che si conclude con una cosa tipo:
Ma che ne sai tu di noi GGGIOVANI!!!!

Fine settimana GGGGiovane

Report di una tre giorni all’insegna del bere (tanto), mangiare (troppo) dormire (poco).

Premetto che la scorsa settimana è stata affollata di compleanni iniziato martedì con quello di Vera.

Comunque torniamo al fine settimana.

Venerdì sera dopo un breve tira e molla con la Silvia (Mao) e yoga, io e lei ci incamminiamo per settimo milanese dove c’era il compleanno di un giovane semi-sconosciuto a me (non avertene ma effettivamente non c’eravamo mai conosciuti). Tra un birra e un Triangolo di Renato Zero conosco appunto il festeggiato. Strano vedere qualcuno che leggi tutti i giorni e che ti legge di persona…

Ah! Sì, poi il momento VIP concessomi da il DJ della festa che, prima che Silvia finisse le presentazioni dice di conoscermi… mi legge!!! Vabbè, vuol dire che non mi leggo solo io e soprattutto che le occhiaie che cancello nelle foto che pubblico minano poco il mio reale aspetto.

Vabbè balliamo cantiamo beviamo e ce la ridiamo.

Piacere di avervi conosciuto a entrambi.

Sabato si parte per Soriso ridente paesino vicino il lago d’Orta con il festeggiato Alessandro e un combriccola di amici. Giri, chiacchiere, pappa e vino si susseguono tra i brindisi augurali ad Alessandro e un cocente richiamo alla sfiga sulle 2 e 4 ruote che di recente lo contraddistingue!

giovedì, novembre 16, 2006

perchè???!!!!

perchè la gente rovina programmi di lavoro calcolati al limitar del tempo senza nemmeno batter ciglio e senza un minimo di professionalità ed umiltà??

martedì, novembre 14, 2006

PR cercasi

Come ogni anno in questi giorni mi chiedo: che faccio lo festeggio il compleanno in pompa magna o no?

Come ogni anno, mi rispondo: 'fanculo è l'ester's day, certo che festeggio!

Come ogni anno dopo aver chiesto a chiunque: conosci un posto carino, senza troppe pretese parlabile e ballabile?
Dopo silenziose facce perse nel vuoto, arrivo all'ultimo giorno e mando sms a go go per dire ci troviamo lì o qui.

Mancano più o meno 2 settimane... che si fa?

Non voglio andare in ansia da prestazione, non voglio il festone, voglio una cosa carina.

L'anno scorso per festeggiare con tutti ho fatto festa per una settimana, ho festeggiato con l'uomo che non c'è e avevo un corteggiatore carinissimo che ha mandato i miei fiori preferiti in ufficio.
Ora ombra di uomini ZERO, ma va bene uguale, anzi meglio, alla fine è la mia festa!!!

Ritorniamo al principio dove festeggio? Non c'è un'organizzatrice strafiga che si occupa della cosa?

dal mio nuovo vestito

lunedì, novembre 13, 2006

il papamodello

Che era vanitoso lo avevamo intuito da un po', ci aiutava anche lui con alcuni simpatici copricapi che indossa con disinvoltura, come questo:

Crozza nel suo Crozza Italia lo imita insicuro, vanitoso e in cerca di riscatto da un predecessore irragiungibile....


... ma il calendario!!!!!!

Per di più ha un faccione un po' inquietante.... e simile a loro:
la congregazione si strinse attorno alla bara e la chiesa gialla si gonfiò come una gola del suono di un triste canto.


arundhati roy - il dio delle piccole cose

domenica, novembre 12, 2006

Calendar Girls


Curioso e gustoso film che racconta la storia di alcune signore di mezza età della provincia inglese che decidono di fare un calendario senza veli. Lo scopo è la raccolta fondi per comprare il divano per la sala d'aspetto del reparto in cui il marito di una delle signore è morto.

Il progetto si sviluppa tra le chiacchiere, i dissensi e i simpatici siparietti di un piccolo paese. Meravigliosi fiori e campagne umide fanno da cornice. Il risultato sfugge alla notorietà del paese e diventa un caso nazionale prima e internazionale poi. Vengono addirittura chiamate negli Stati Uniti... Si sviluppano però incomprensioni e perdite di controllo all'interno del gruppo di amiche che si riselverà con il ritorno all'obiettivo iniziale e al paesino dove tutti, orgogliosi, le aspettano.

Scandagliando nei contenuti speciali del dvd scopro che non solo la storia è vera, ma che anche la parte che io credevo "romanzata" a fini cinematografici è realmente accaduta e che le signore hanno raccolto una marea di fondi a favore della ricerca.

Un applauso al film ed alle coraggiose e spiritose signore!

il corpo parla

Come già detto, mi sono iscrittta a yoga. Disciplina che mi incuriosiva e che avanzando nel corso mi svela tante piccole cose. Non preoccupatevi, nulla di spirituale, anzi una cosa più terrena non c'è. Il corpo assorbe tutto.

Già a luglio, in questo week-end avevo avuto una piccola rivelazione con il massaggio ayurvedico del fatto che il corpo sia un quadro tangibile delle nostre tensioni.

Con lo yoga ho avuto la certezza che ho la parte destra più incriccata della sinistra perchè faccio troppo affidamento su quella parte, che se respiriamo con la parte alta dei polmoni è perchè siamo troppo ansiosi ed insicuri, che ci vuole tempo al corpo per sciogliersi e tante altre piccole cose.

Ecco le piccole cose mi affascinano. La meraviglia di scoprire che seppur sola nel cuore ho una serenità che mi mancava da tempo. Di scoprire che adoro sorridere e che sorridendo si ricevono solo sorrisi.

Il mio corpo e la mia mente si stanno sciogliendo dal ghiaccio in cui l'avevo messi per lenire un dolore del cuore che si stava spandendo. In questo inverno che si sta avvicinando ho voglia di camminare e di guardare in su. Cammino per gli spostamenti della mia giornata guardando la gente che incontro negli occhi e scoprendo espressioni facce ed etnie che non volevo vedere.

Le piccole cose che ti portano a sorridere o che ti fanno stare bene, il vento freddo che pulisce il cielo, il mio cane che mi da la zampa e cerca le coccole, le amiche da ascoltare, un lavoro da smazzare... respiro a pieni polmoni e sento che, forse, fra poco ritornerò a respirare con la parte centrale dei polmoni, quella che "sente" le emozioni più forti.

Ho paura a dirlo e scriverlo è addirittura come urlarlo, ma sono felice di stare vivendo la mia vita. Seppur incompleta e imperfetta è in perpetua evoluzione... ho paura a dirlo perchè conosco i mie alti e bassi dell'umore e settimana prossima potrei dire il contrario di tutto questo, ma 'fanculo, lo dico. Sono felice di me. Forse non è un perfetto italiano ma rende.

Poi il corpo parla, la schiena si sta liberando dalle tensioni, il cuore è più leggero, i sogni si stanno ripopolando di emozioni e cancellando i fantasmi...il corpo parla.

al mercato

Li vedo...gli stivali rossi, come li volevo vedere io. Li provo, una voce da circa un paio di metri di distanza:

signorì! Come le stanno bene! Che classe!

io: grazie, lei è quello che li vende vero?

lui: sì!

io: quanto vuole?

Lui: 39

io: aspetti, guardo, ma mi sa che non ci arrivo... (ravano nella borsa e ne trovo 35, mi giro e urlo) ne ho 35 va bene uguale?

lui quatto quatto ma rapido mi fa segno di zittirmi, mi prende da parte e mi sussurra
Signorì, non urli che se no qua tutti vogliono gli sconti!

pago, mi dà gli stivali sempre con aria da cospirazione, mi guarda, e mi dice Signorì, che belli capelli che tenete!

io: (sottovoce) grazie e grazie dello sconticino

lui: a disposizione!

venerdì, novembre 10, 2006

il tempo

a volte lo vedo che passa, a volte mi sfugge, a volte mi dimentico di guardare l'orologio o il calendario... Ultimamente ne ho perso la cognizione.

Stamane mi sono svegliata con la consapevolezza di essere vicina compleanni importanti... in effetti la prossima settimana ci sarà quello dell'amica Vera e dell'amico Alessandro, poi ci sarà quello di chi non si ama più e poi ci sarà il mio.

Il tempo continua a passare... guardo l'agenda e fra poco ne dovrò comprare un'altra.

Il tempo va avanti, guardo il calendario e l'ultima volta che l'ho fatto era un mese fa.

Il tempo scorre, guardo l'orologio e sono sempre in ritardo.

Il tempo avanza, un capello bianco si fa strada fra i ricci neri.

Il tempo mi ha un po' rotto le palle.

The departed


Prendi un Jack Nicholson di una cattiveria folle, aggiungi un Matt Damon che presta il suo faccione da bravo ragazzo alla mala e condisci con Leonardo di Caprio in espiazione di peccati familiari.

Agita con Mark Wahlberg sboccato e deciso e condisci con un po’ di Alec Baldwin simpatico ciccione che crede nell’onestà.

Lo chef è un Martin Scorsese in forma che abbina sapori senza mai essere banale.
Una violenta delizia.

Una sola pecca, si decideranno mai a cambiare a Di Caprio il doppiatore? Non ha più 16 anni e la vocina non si abbina più!

mercoledì, novembre 08, 2006

so stanca...

..per fortuna anna rientra dal Nicaragua... oltre a mancarmi tantissimissimo come amica mi manca l'apparto a smazzare il lavoro in ufficio!!

Ritornaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

lunedì, novembre 06, 2006

...distrazioni...

A volte le vicissitudini ci fanno perdere di vista chi abbiamo attorno... avvolti nei nostri casini non vediamo che capita agli altri... chiedo scusa amica mia, ti voglio tanto bene.

i nodi patogeni in casa mia

non ci ho mai creduto, ma dopo che il cestello della lavatrice si è staccato, la lavastoviglie ci ha salutato, la caldaia funziona solo se messa in particolari condizioni psicofisiche e il televisore ha esalato l'ultima luce...bhè forse la teoria dei nodi patogeni (o di Hartmann) è vera!

Secondo la teoria di Hartmann, la Terra sarebbe attraversata da un sistema di linee a forma di rete e i punti di incrocio di tali linee, chiamati "nodi patogeni" o "nodi di Hartmann" che sarebbero nocivi per l'organismo e anche per gli elettrodomestici etc...
non c'è fondamento scientifico, anzi, diffido di chi mi dice come orientare il letto o di come sistemare i quadri, ma che succede a casa mia?

giovedì, novembre 02, 2006

barone giancarlo


questo è un simpatico gattino che arrivato all'officina del papy terons si è trovato bene e ha deciso di rimanere!

come vedete si è messo subito a lavoro!

il nome è proprio Barone (nome scelto da Minch) e Giancarlo (nome scelto da uno che lavora lì).

Memoria delle mie puttane tristi – Gabriel García Márquez


A novant’anni un uomo amante della musica, della letteratura e di un tempo che non c’è più, ma mai amante dolce e innamorato si vuole concedere l’ultimo amore frugale. Chiama così un’anziana donna che gestisce una casa di piacere e le chiede di procurarle una vergine.

La donna esaudisce il suo desiderio e partono così una serie di incontri in cui la ragazza dorme accanto al vecchio e in cui lui, oramai libero dalla fretta del desiderio impellente, scopre il piacere di sentire una donna, di guardarla centimetro per centimetro. Rimane travolto in un amore platonico e da uno strano gioco del destino in cui, a novant’anni si trova a capire come amare una donna. Attraversa con la mente i decenni e le prostitute che lui ha sempre frequentato e ne rivede le sue modalità di approccio.

Dolce e delicato, prende spunto da “la casa delle belle addormentate” di Kawabata Yasunari, in cui si racconta come anziani uomini, spesso di potere, preferiscano pagare per avere una notte con una giovane donna addormentata, per poter riviverne la gioia senza confrontarsi con il tempo che passa. Ma la visione di Márquez è più colorata, più corposa e riesce a trattare due argomenti, la prostituzione e la vecchiaia, ripulendoli da pregiudizi e da stereotipi. Un salto di dolce poesia.

mitica OGM!

Ogm (vecchia collega che cerca, con organismi geneticamente modificati, di fermare i segni del tempo) di cui ho già parlato qui ha tentato l'ultima cura.

oggi vado lì per fare il punto su un progetto in comune e si gira... a stento trattengo uno scoppio di risa... Praticamente, oltre a credo un'eccessiva dose di botulino, si è fatta il trucco semi-permanente. A labbra occhi e sopraciglia. Pazzesca! Sembra, passatemi il termine, il prototipo di una vecchia prostituta.

Poi non capisco perchè parla con le labbra protese e l'occhio semi chiuso alla Marilyn.... comunque da un'ufficio all'altro sento sommesse risatine...

martedì, ottobre 31, 2006

Un po’ in ritardo, ma arrivo anch’io, volevo commentare la notizia sul gaffes di quel simpaticone di Putin.

Per chi avesse perso l’ultima puntata del reality politico facciamo la peggior figura al mondo, Vladimir (non ti offendi se ti chiamo così maschione vero?) avrebbe commentato con un “chi l’avrebbe detto, non sembrava il tipo capace di violentare dieci donne…tutta l’ammirazione del popolo russo!” riferendosi alla notizia secondo cui, Moshe Katzav, il capo di stato ebraico, sarebbe indagato per molestie sessuali nei confronti di alcune sue dipendenti.

D’accordo, stiamo parlando di uno che nel 2002 ha ordinato un blitz con il gas nervino per liberare degli ostaggi. Uccidendo sì tutti i terroristi, ma anche un consistente numero di ostaggi e intossicandone altri più lievemente. Parliamo di uno che se gli mettete un ciuffo biondo potrebbe essere l’Ivan Drago del “ti spiezzo in due”. Ma a parte gli stereotipi sui russi… rimango sempre allibita su come spesso gli uomini, e non me ne vogliate, diventino assolutamente dei rozzi trogloditi delle caverne quando si trovano in compagnia dei propri simili. Mi immagino la scena commentata dalla voce di Quark… un maschio umano da solo si sente intimidito e ogni affermazione di sé viene tenuta a bada dalla ragione finchè, finalmente, vede dei proprio simili avvicinarsi e tra una chiachhiera e un’altra, vedendo passare una femmina della loro specie, resa magari appetibile dall’abbigliamento, si prodigano a una curiosa lotta. Una lotta verbale a chi farebbe e cosa, con dovizia di particolari, all’avvenente femmina appena passata.

Scherzi a parte, sono un’animo quieto che riconosce le diversità, sono tollerante verso tutti, ma tutto quel che riguarda la discriminazione, la molestia e quant’altro nei confronti di chiunque, e delle donne in particolare mi rende idrofoba. Deridere una violenza, sminuire una molestia è quello che porta molte donne a non raccontare quello che le accaduto. Si rimane stupiti a sentire al telegiornale di sturpi avvenuti a qualsiasi ora e in qualunque posto, ma non si pensa mai che quelli denunciati sono ancora una piccolissima percentuale di quelli realmente subiti. Resta sempre la paura del giudizio, della vergogna. Chiamatemi femminista se vi va.

il diavolo veste Prada

Gustoso film tratto da un libro scritto dall'ex assistente della direttrice di Vogue America.

Una giovane ragazza di belle speranze, nell'attesa di poter scrivere per un impegnato giornale, cerca lavoro. Inaspettatamente viene scelta come seconda assistente di Miranda la direttrice della rivista di moda più influente del pianeta "fashion". Dico inaspettatamente perchè la nostra Andy non rispetta nessuno dei canoni delle altre impiegate della rivista e nemmeno le regole del buon gusto. Il lavoro si rivelerà una schiavitù e un modo per conoscere se stessa e diciamolo, rifarsi un guardaroba da urlo. Ogni fanciulla vorrebbe poter entrare in quella parte dell'ufficio dove giacciono i campioni usati da una rivista di moda, e probabilmente vorremmo anche poter entrare in quelle taglie... Comunque, tra un incarico impossibile e un altro la sua vita extra lavorativa, come vuole la prassi inizia a sgretolarsi, fidanzato in crisi, amiche che non la riconoscono più e lei sempre più bella ma sempre più schiava del lavoro, del cellulare e del suo capo, Miranda. Una divertentissima Meryl Streep interpreta una donna organizzata, distruttiva e che non guarda in faccia a nessuno, ma con un umanità che ogni tanto fa capolino dietro il ciuffo di capelli bianchi. Insomma si inizia a tifare per lei dal primo momento in cui entra in scena nonostante tutto.

il tempo passa e alla fine dle film ti chiedi: davvero bisogna essere così per avere successo?
perchè una donna se ha successo e mette i piedi in testa a chiunque per raggiungere un obiettivo è una iena, una stronza e mille altri epiteti che si sprecano a riguardo e un uomo invece è un grande che ha avuto successo?

...e poi... più biecamente....nei film le ragazze della porta accanto, con un giro dall'estetista diventano un sogno e soprattutto sanno camminare per tutto il giorno su un tacco 12 a spillo senza patire?????

ultimo quesito...avrò mai tutte quelle meravigliose scarpe che appaiono come miraggi nel film?

lunedì, ottobre 30, 2006

racconti di viaggio 2

In attesa di quelli dimenticati a casa vi lascio leggere il secondo racconto dal Nicaragua di AnnaDimensioneAvventura:

ieri abbiamo aggiunto al nostro curriculum on the road un bel viaggetto di un'ora e mezza nel cassone di un pick up (hai presente lo spot vodafone?)... ad un certo punto, nel buio con lampi in lontanaza e noi che ridendo (ho delle foto orribili che testimoniano il tutto!!!) pregavamo che almeno non piovesse visto che la strada era sterrata mettendo a dura prova le nostre chiappe... lucciole ovunque e piantagioni di caffe'anche...la macchina si ferma. perche'? perche' c'era una mandria di mucche in mezzo alla strada.... ecco perche'. non ridevo cosi' da anni.
siamo arrivate a matagalpa tardi e stanche e gli zaini pesano sempre di piu' (ho comprato un sacco di caffe' che non so come faro' a portare a casa...), e quindi ci siamo infilate nel primo "albergo" che abbiamo trovato. stanza doppia senza bagno per un totale di cento cordoba. al cambio circa cinque euro. ma ho imparato una lezione di vita: mai prendere una stanza senza bagno vicino ai bagni. il viavai e' iniziato alle quattro del mattino... e noi alle dieci avevamo cambiato albergo. ora siamo in un posticino molto carino. costo dieci euro per uno spazio vitale di circa tre metri per due, e doccia (ma solo con acqua fredda, ma a questo siamo abituate, gia' tanto che c'e'l 'acqua...). e pareti rosa.ho fotografato tutte le camerette in cui siamo state fino ad ora e considera che a parte managua non abbiamo mai dormito due volte di fila nello stesso letto.
oggi siamo andate in "gita" alla cascata di santa emilia (chiesto da me visto che era il nome di mia madre...). fermata del bus vicino al mercato a sud, bus su strada devastante. scendiamo nel quasi nulla. discesa verso la cascata.posto fenomenale di una bellezza incredibile.facciamo in tempo a pensare che se ci succede qualcosa non se ne accorge nessuno che arriva uno (ribattezato lo scosso o l'ubriaco a seconda dell'opinione) che mi chiede se gli "presto" dieci cordoba. ci tocca andarcene di corsa(e la risalita di corsa te la raccomando!) e alla fine lo scosso si allontana perche' sabrina gli ha urlato "non toccarmi".
risaliamo sulla strada e ci incamminiamo nell'attesa che passi un bus (lo so, scena gia' vista,ma qui va cosi'). il bus passa dopo aver incrociato due mucche e due con il machete.... ieri ci hanno raccontato di un coltivatore di caffe'ucciso con un colpo dipistola alla testa davanti alla figlia di due anni. ora gli assassini si danno alla macchia inseguiti dai famigliari del morto. e in ogni caso, mai visto cosi' da vicino pistole, fucili a canne mozze e anche qualche mitra. ma l'aria che si respira non e' tesa per nulla.
si incrociano camion con casse urlanti slogan di una o dell'altra parte... chicca: il frente ha fatto la cover di give peace a chance. il pnl (la destra) ha fatto la cover di tengo la camicia negra, facendola diventare rossa. perche'siccome siamo dall'altra parte del mondo... la destra usa il rosso... martedi' sabrina parte, e per me cambiera' tutto. ruolo ufficiale... ma questo giro del paese mi sta affascinando. e' un viaggio fantastico.
domani andiamo a esteli'. e poi sabato mattina torniamo a managua. domenica vediamo, forse andiamo di nuovo verso sud a vedere i "vilaggi bianchi". se trovo internet point (e se c'e' corrente, prima avevo iniziato a scrivere ma e' saltato tutto, per cui siamo andate a mangiare a lume di candela in un comedor e siamo tornate quando e' tornata la luce) vi scrivo ancora...
ho un regalino per ognuna di voi....
fate le brave, salutatemi chi merita.
baci

Avevo fatto i compiti a casa

...avevo scritto un paio di cose e le avevo salvato sulla chiavetta USb per poi portarle in ufficio e caricarle, ma.... la chiavetta la ho ben presente sulla mia scrivania... a casa!

venerdì, ottobre 27, 2006

Dal nicaragua - racconti di viaggio

Anna, la mia collega e amica, è in Nicaragua e da lì mi manda questo stralcio di viaggio che è così bello che mi piace l'idea di condividerlo:

qui sono le due del pomeriggio. abbiamo appena superato l'ennesima sfida: prendere un mezzo pubblico a managua invece del taxi! grandi. non ci ferma nessuno. ego a mille.

non ho scritto perche' siamo andate a leon, terza citta' per dimensioni, di sapore coloniale e con forti radici di resistenza sandinista, praticamente ovunque targhe e murales ricordavano eroi sandinisti. poi... altro bus arrivando al mercadito su una specie di camioncino con telo di plastica improvvisato mezzo pubblico locale, e siamo andate a poneloya. oceano!! ho fatto il bagno! schiatta di invidia... una giornata bellissima, abbiamo passeggiato per due ore sulla spiaggia fino alla roccia a forma di tigre, non c'era nessuno tranne noi e due bambini su un cavallo...
abbiamo visto il tramonto sedute su una sedia in costume da bagno... stai morendo di invidia?? e' apparso anche un arcobaleno. e io mi sono sentita per la prima volta dopo tanto tempo serena.
non mi sento in colpa per questa parte di viaggio tutta di vacanza perche' recupero dopo...
la strada per arrivare a leon e' allucinante. distrutta. ci si mettono tre ore per fare settanta chilometri con gli autisti che fanno dei numeri spaventosi... con musica a tutto volume e galline, cibo, bimbi, scolari in uniforme con stemmi che recitano: patria, onore, lavoro, amore.
oggi tornando ho chiaccherato con un ragazzo di ventidue anni. mi ha chiesto se ho figli (classica domanda del luogo) e poi mi ha spiegato tutta la sua teoria per cui la donna deve essere piu' vecchia dell'uomo.... mah.
tornate a managua abbiamo ritrovato il caldo umido pazzesco, ormai sono rassegnata a tenere i capelli legati per sopravvivere. ma i miei tatuaggi qui vengono osservati parecchio... ieri abbiamo incontrato una ragazza danese che veniva dal guatemala. sta girando da sei mesi...
quello che fa ridere e' che non esiste vita notturna.
i ristoranti chiudono la cucina alle otto... e la gente si alza mediamente alle quattro. cosi' anche noi andiamo a letto prestissimo e ci alziamo come le galline...
non che si vada nei ristoranti. lungi da noi. comedor a tutto spiano e si mangia soprattutto gallo pinto... che sarebbe riso con fagioli neri non carne!, formaggio alla griglia, tajadas o tostones, due diversi modi di friggere le banane e della gran frutta. questa mattina ho fatto colazione con papaya, ananas e banana...
ieri sera ci siamo prese del vino bianco cileno e un chupito di rum che erano una delizia. e che ci hanno fatto crollare dal ridere e dal sonno...
domani si parte per le coltivazioni di caffe' e non so se trovero' un posto per scriverti. ma tanto lo sai che c'e' un filo conduttore che prescinde dalla rete.
quanto alla campagna elettorale... spot radio invadenti, macchine con gagliardetti, adesive, case sponsorizzate. ma tornando oggi sul bus e' salito un predicatore che si e' messo a delirare e il compare dell'autista (quello che urla ad ogni fermata dove va il bus per raccogliere clienti, non ci sono mezzi pubblici sono tutte cooperative quindi piu' clienti piu' guadagno) era molto arrabbiato per la presenza del tizio e ha detto "hecho da ortega" credo facendo riferimento al processo di riappacificazione avuto con la chiesa. torneremo venere dalle montagne impervie e dalla giungla. speriamo non divorate dalle zanzare cattive. un paio di beccate me le sono prese, spero non siano di quelle sbagliate. dovro' fare una cura disintossicante dall'autan. giorno e notte. anche dopo la doccia (quando c'e' acqua, ovviamente...).

baci

giovedì, ottobre 26, 2006

e vai!!!

Il mio oroscopo lo diceva che prima o poi si usciva dalla melm.a

In ufficio, il mio capo mi chiama a raccolta e in solitudine parte il discorso:
sai ester, siamo tutti molto contenti, ho parlato con Ilaria ho parlato un po' con tutti e siamo tutti mooooolto contenti di te e del tuo lavoro. Quindi ci sembra giusto ricompensarti. Io avrei voluto passare te e anche Maria dal co.co.pro all'assunzione a tempo determinato, ma dall'alto me lo hanno impedito. Quindi ho chiesto a chi di dovere di adeguare lo stipendio anche in base a questo. Lo dico a te, anche se ti scade il contratto a marzo, ma siccome a tutti scade alla fine di dicembre, mi sembrava giusto tranquillizzare anche te sul tuo futuro e dirti che non solo ti rinnoveremo a marzo il contratto, ma che partirà un cospiquo aumento che si aggira circa tra i ***,00 e i ***,00 euro.

io: Grazie Nicola, mi fa mooooolto piacere e moooooooooolto comodo. Ma la parola assunzione si ventila diventi concreta o no?

lui: bhè prima o poi sì, però assunta costi mooooolto di più.

io: lo so

lui: così hai più soldi in tasca

io: (muta)

lui: bhè comunque è un bell'aumento

io: bhè sì lo so, grazie mille

lui: hai lavorato molto e speriamo lavori di più.

io: sì più o meno, comunque grazie davvero.

lui: ci mancherebbe! Si alza ed esce dall'ufficio...

io aspetto 2 minuti, e dentro di me dico cazzo l'aumento!!!! e vai!!! pe pe pe pe pe peeeeeeeeee

Altre voci, altre stanze – Truman Capote


Ammetto di essermi avvicinata a lui dalla risonanza di un film che oltretutto non ho visto.

Comunque alla seconda lettura di un suo romanzo, la prima era L’Arpa d’erba, capisco l’interesse che suscita.

Una scrittura evocativa con un delicato utilizzo di aggetttivi senza diventare prolisso o lezioso.
Una scrittura a volte difficile da leggere senza la giusta concentrazione perché estremamente evocativa.

Questo suo talento si esprime perfettamente in questo che credo sia il suo primo romanzo.

il tredicenne Joel, rimasto orfano della madre, viene chiamato dal padre, da cui la donna si era separata, a raggiungerlo in campagna.

Dopo un viaggio in cui iniziamo a conoscere il modo di "muoversi" del ragazzo e in cui incotriamo svariati e colorati personaggi, Joel arriva a Skully's Landing, accolto dalla nuova moglie del padre.

Misteriosamente nessuno gli fa incontrare il genitore e Joel passa le sue giornate a esplorare i dintorni della villa e la stessa abitazione.

Un ambiente decadente, nell’aspetto e nei suoi abitanti. La matrigna è una nobile decaduta eterea e ancor di più è decadente il cugino Randolph. A cui si aggiungono domestici centenari e vicine ribelli.

Un mistero avvolge il padre, che Joel poi risolverà, allontanaldolo da lui ancora di più.

Un ragazzo bisognoso di amore e attenzioni che riconosce dentro di sè gli errori e le bugie, che racchiude un mondo immaginario che spesso si fonde indelebilmente con la realtà, complice una parte degli Stati Uniti ancora impregnato, all’epoca e temo anche oggi, di un’atmosfera da post-schiavitù e nello stesso tempo da una natura avvolgente e a volte surreale.

Il caldo dell’estate accompagnerà Joel verso una nuova consapevolezza di sè e verso l’abbandono della vita da bambino.
È qualche giorno che il blog langue. Ero troppo negativa per scrivere e poco incline al cazzeggio.

Sono stata “investita” da una strana onda di emozioni che mi costipavano la mente e bloccavano la scrittura.

Poi una mia amica dalla provincia di Siena mi ha detto che stavo diventando un po’ “paccosa” nel allestire il mio piccolo spazio virtuale quindi, mentre le parole ricominciano fluire vi ammolo una serie di personalissime recensioni che latitavano da un po’. Il tempo di scriverle e arrivano.

lunedì, ottobre 23, 2006

indolenza

Sinonimi: accidia, negligenza, pigrizia, torpore, inerzia || Vedi anche: fannullaggine, ignavia, poltroneria, scioperatezza, svogliatezza, disimpegno, disordine, incuria, menefreghismo, sciatteria, trascuratezza, infingardaggine, neghittosità, poltronaggine, scioperataggine, lentezza

Accidia indica l'avversione all'operare mista a noia e indifferenza.

questo è stato il mio week end.

venerdì, ottobre 20, 2006

aiutoooooo

La mia testa è piena di punti interrogativi!!!

giovedì, ottobre 19, 2006

L'uomo che non ha alcuna musica dentro di sé, che non si sente commuovere dall'armonia di dolci suoni, è nato per il tradimento, per gli inganni, per le rapine. I motivi del suo animo sono foschi come la notte: i suoi appetiti neri come l'erebo.

William Shakespeare

Beatiful

...la vita a volte è più intricata della peggior soap-opera!

'azzarola

mercoledì, ottobre 18, 2006

l'ASL mi ringrazi

Ieri sera sono andata dal mio medico curante...

era talmente tanto che non ci andavo che lei aveva preso una ventina di chili, aveva cambiato studio, infatti non la trovavo e si è tutta tecnologizzata.


Insomma per il servizio sanitario ho quasi costo zero.

martedì, ottobre 17, 2006

milano con il naso all'insù

Come già detto adoro camminare, mi rilassa, mi decomprime l'anima.

Ieri sera alle sette esco dall'ufficio e mi incammino verso la metro, ma la serata era bella, cielo limpido, aria fresca, così decido che invece che andare alla vicina fermata di Buonarroti, cammino finchè mi va.

Allora esco da via san siro, prendo la tranquilla via Belfiore, sbuco in corso Vercelli... vedo una serie di vestiti bellissimi che secondo me mi donerebbero... le luci sono morbide, purtroppo la gente è troppo concentrata nel loro caos, per accorgersi di quello che hanno attorno. Una città poco amata e a volte poco vissuta.

Attraverso piazzale Baracca, entro in Corso Magenta... guardo Santa Maria delle Grazie morbidamente illuminata e ripulita da recenti restauri... mi isolo dalle persone che sbuffando driblano tra loro a velocità da pendolare... taglio, arrivo in via Boccaccio e poi a Cadorna, dove mi imbuco nella metro. Ho camminato con il naso in sù, lasciando vagare lo sguardo e godendomi la serenità del momento.

La musica in cuffia mi isolava dal resto del mondo.

lunedì, ottobre 16, 2006

Tensioni

Sono un segno di fuoco, caliente e incazzoso all’occorrenza.

Insomma in sto periodo sono insofferente.
Non so perché, sarà che vado verso grandi cambiamenti e vorrei “purificarmi” dalle influenze negative, sarà che, come diceva Paolo Fox nel suo oroscopo, sopporto poco il mondo e tendo a mandare a dar via il di dietro a molti… ma passerà! (ovviamente per Fox erano pianeti non allineati etc.. etc…)

Come i crociati brucerò gli infedeli con la fiamma della verità!

Tutto questo per dire che sono isterica, perdonatemi.
"le stelle brinavano il cielo..."

T. Capote

venerdì, ottobre 13, 2006

L' ora del tramonto - Umrigar Thrity


Storia di due donne, una ricca signora e la sua serva. Due donne diverse nella vita e nelle scelte, di due caste differenti, due religioni differenti e con due futuri differenti, ma con la stessa “debolezza”, il bene per gli altri.

Parellelismi e flash back ci raccontano le due donne e la loro vita e le loro vicissitudini.

Storie di donne, non solo loro due, ma anche figlie e nipoti.

Parallelismi nei matrimony, nelle relazioni e nei figli.

Entriamo in questo mondo ricco di colori, odori e varietà tramite la doppia gravidanza (della figlia ricca e della nipote povera) due gravidanze che finiranno, seppur nate dallo stesso seme in due modi differenti e che separeranno per sempre le due donne su cui tutti si appoggiano.

Donne fantastiche, che non si piegano e non si abbattono perchè vivono per gli altri.
Gli uomini ne escono privi di giustificazioni e mai vittoriosi anche quando l’apparenza ci fa credere il contrario.

Il tramonto è la conclusione e l’inizio…. Come la donna, come la speranza.

Bello e intenso.

momento di egoriferimento



prima che le chiuda in una scatola mi ingiuggiolo un po'.

giovedì, ottobre 12, 2006

... i sogni son desideri 2

dopo l'incontro appena raccontato nel post precedente, mi è partito un corso di riflessioni e pensieri.

Ho pensato a come eravamo dieci anni fa o più (oddio! più di 10 anni... non siamo più sbarbatelle!!!), a cosa volevamo, a quelli che erano i nostri obiettivi e le nostre speranze, a come avevo predetto che io sarei stata "scoppiata" mentre Monica avrebbe di sicuro costruito una famiglia, e LaFrancy... ricordo che anche di lei avevo predetto che sarebbe stata accompagnata dall'amore...

... stavo riflettendo su cosa desideravo all'epoca. Avevo un'idea romantica dell'amore e della passione... ed effettivamente poi è stato così, anzi molto di più. Sono un po' delusa della mia incapacità di razionalizzare i sentimenti quando serve, e sono però contenta di aver scoperto e provato una passione e dei sentimenti che non credevo...

Il lavoro, bhè a parte uno stipendio che immaginavo più alto... o meglio diciamo che non avevo considerato lo sfavorevole cambio lira-euro... insomma nel lavoro mi piace come mi sono mossa, sono stata in grado di cambiare quando ne sentivo la necessità senza eccessive paure e tantomeno privandomi qualche emozione e qualche cosa da imparare.

Insomma un bilancio su cosa ho realizzato finora.

Che cosa sogno ora? Che voglio?
Monica voleva una famiglia e la stabilità... ha scelto tra lavoro e amore e ha scelto l'amore e i bambini

io, rifletto... bhè i bambini, magari non sono proprio necessari, ma il principe azzurro sì, e anche il lavoro che mi fa tornare a casa soddisfatta...

Troppo esigente?

Che si può desiderare per se stessi?

I sogni son desideri…

Causa festa del paese come ogni anno si incappa nel consueto giro tra le bancherelle con possibilità di incontrare vecchi amici di scuola persi per strada.

Ho incontrato così Monica, mia grande amica dalle medie e per tutta l’adolescenza, che verso i 20/22 ha virato verso un cambio di vita. Io e LaFrancy ci chiedevamo che fine avesse fatto, quando più di anno fa ci arriva notizia di una sua dolce attesa.
La ritrovo domenica, uguale a sempre, anche con il suo giubbottino di jeans sgangherato, ma con una pupetta bellissima di 11 mesi.
Alla sua domanda: “voi che mi raccontate”
Io: (ironica) bhè come vedi io figli non ne ho…

E lì è successo… Mi ha guardato con l’aria un po’ compassionevole, mi sfiora la spalla e mi dice:
non ti preoccupare… prima o poi arriveranno…

credevo scherzasse, invece alla fine ho pensato che il suo sogno era una bella famiglia, un lavoro che fosse stabile ma non troppo da sbattimento… così ho capito che era serissima!

Io: no Monica, non hai capito, non voglio dei figli, non ora!
Lei: (come se non avesse capito nulla) mi ripete la faccia contrita e la frase aggiungendo, con il tempo le cose si sistemano… (poi lei cambia argomento) il lavoro?
Io: bene! Lavoro in un’agenzia...
Lei: sempre la stessa di 4 anni fa?
Io: no, ne ho cambiate tipo 3… (volevo dirle che sono contenta, che ho fatto progressi ma….)
Lei: uh! No, io sempre lì in stazione (fa la cassiera in un supermercato alla stazione) sempre stabile.

Saluti bacini bacetti e a presto.

Confrontandomi poi con LaFrancy le ho detto vedi, Monica era felice mentre mi parlava della sua vita… sono proprio contenta x lei! Magari siamo troppo esigenti noi… e se avessimo fatto le sue stesse scelte… bhò chissà… poi ci siamo guardate e assieme siamo arrivate alla conclusione che vabbè ho una vita sgangherata e un lavoro precario, ma mi ammazzerei piuttosto di essere come Monica ora, non fa per me e direi nemmeno per LaFrancy.

Ho riflettuto e alla fine ho visto come il sogno sia relativo… il suo è ed è sempre stato la FAMIGLIA e la STABILITA’… parola magica… stabilità!

martedì, ottobre 10, 2006

oggi è ...

il compleanno del papy terons...!!!!

che l'altro giorno vedendo una maglietta che diciamo esaltava la mia procacità pettorale ha detto: cavolo sempre con ste tette così! Lo sai che sono TERRONE!

domenica, ottobre 08, 2006

non c'è da vergognarsi a essere comunisti.

Venerdì serata pizza e cinema con LaFrancy.

Arrivate al cinema prendiamo i biglietti per Black Dalia e cerchiamo un divanetto libero. Tutti occupati fino a che due ragazzi non si alzano e noi ci fiondiamo. Uno dei due torna indietro e ci dice che loro si erano alzati solo un attimo, ma che comunque, possiamo stare tutti qua così facciamo due chiacchiere... (il suo amico nel frattempo si è allontanato vergognandosi un po')

lui: dai facciamo conversazione... di che ti occupi tu?
io: lavoro in un'agenzia di pubblicità
lui: ah! anch'io...in un'agenzia immobiliare.
io: ah! (nella mia testa un punto di domanda...)
lui: (a LaFrancy) tu sei meno socievole di lei... (LaFrancy leggeva un giornale)
io: (x liberare LaFrancy dalle domande che iniziava a farle) certo che le case le fate pagare troppo.
lui: ormai tutto costa... e poi sai a me la cosa che proprio proprio mi dà fastidio è darle agli extra-comunitari.

io e LaFrancy abbiamo avuto un irrigidimento della schiena e campanellino d'allerta attivo...

io: bhè pagano anche loro, per di più gli fate pagare anche un affitto maggiore...
lui: ma alla fine se li eliminiamo dall'Italia togliamo tutti i delinquenti..perchè sai io sono militante di Forza Nuova. Cioè io mi occupo di politica oramai da tempo e sai non sono uno di quei picchiatori... però mio zio sì! (nota di orgoglio nel tono della voce)
LaFrancy: veramente l'unica volta che mi hanno scippato erano 4 italiani
Lui: IMPOSSIBILE! come fai a saperlo?
LaFrancy: bhè hanno parlato e dall'accento erano italiani!
L'amico: (visto che non eravamo scappate si era riavvicinato) saranno stati sicuramente napoletani! Solo quella gente fa ste cose!

io e LaFrancy ci sentiamo dentro candid camera...

lui: perchè voi siete comuniste?

noi ondeggiamo

lui: bhè non c'è mica da vergognarsi ad essere comunisti! potete dirlo perchè alla fine noi riconosciamo i nostri errori del passato ma anche voi dovete riconscere i vostri.
perchè scusa sta cosa che io devo pagare più tasse come dice Prodi...secondo te è giusto?

io: si vede che guadagni più di 75.000 euro
lui: CERTO! molto di più! Anche mio padre!
io: bhè perchè io che guadagno moooooolto meno (i calcoli li avevo fatti appen uscita la finanziaria per accertare la mia povertà) devo pagare come te!
lui: e ma perfchè io devo pagare tutte ste tasse!!!
lui: poi vorrei sapere chi ha votato Prodi
io: bhè io l'ho votato!
lui: ah! tu l'hai votato?
io: bhè l'alternativa era Berlusconi! E poi non è che si possono sistemare i danni del vecchio governo in pochi mesi!
lui: ma sta facendo un casino!
LaFrancy: non è che con Berlusconi eravamo messi meglio e ci ha lasciati bene!

poi non mi ricordo ora se prima del discorso sulla finanziaria o meno si è ritornati sul discorso extra-comunitari.

lui: perchè scusate, voi conoscete qualche vostra amica che sta con un extra-comuniatrio?
io: bhè una amica di una mia amica sta con un albanese
lui: bhè vabbè... ma a me quelli che danno fastidio sono i negri e i marocchini!!!
LaFrancy: bhè la ex-ragazza di un nostro amico ha fatto un figlio con un ragzzo di colore
L'amico: (con tono ironico) ahhhh che bella storia!!!
lui: cose dell'altro mondo...
LaFrancy: (ironica) dai quando vai tu al potere li fai sparire tutti!
lui: (pensieroso) eh sì!
L'amico: (preoccupato) eh bhè.. non so se ce la fai... mi sa che oramai non ce la fai più...

io: bhè è stata una conversazione moooooolto interessante...un bel confronto... francy andiamo?
LaFrancy: certo amica!

Ci alziamo... senti amica ma secondo te erano veri?
Cavolo temo di sì!

oltretutto andavano a vedere Miami Vice... forse non sapevano che il bianco e il nero nel film sono amici e non l'impersonificazione del bene e del male...

...storia di vita vissuta!

mercoledì, ottobre 04, 2006

yoga

Eccomi qua...


..oggi sono un po' nera, però volevo lo stesso raccontarvi la prima lezione di yoga.

Arrivo, mi cambio e con una trentina di altre persone in calzini e abbigliamento comodo mi siedo su un tappettino.

Una signora solare inizia a spiegare cosa è lo yoga e cosa faremo durante il corso e per fortuna non ha un approccio spirituale alla disciplina. Anzi è decisamente pragmatica nello spiegare che lo yoga o un modo per far sì che corpo e mente lavorino assieme armonicamente per il bene di entrambi.

Poi iniziamo alcuni esercizi molto lenti e di allungamento. Nell'allungarmi mi accorgo di avere l'elasticità di mia nonna e la schiena di un mulo in pensione.
Ma tutto ciò, dice la signora in bianco, è ininfluente dato che il corpo si scioglierà piano piano.

Le sensazioni erano varie. Un po' ero contenta perchè mi sentivo tranquilla e sentivo che il corpo lavorava. Un po' mi faceva strano, un po' era davvero bello perchè mi sembra di iniziare a fare qualcosa che è per me, solo per il mio piacere e il mio piccolo ego ha fatto un piccolo salto di soddisfazione.

Lo scrittore fantasma - Philip Roth


un giovane scrittore di belle speranze si trova a conoscere il suo autore preferito in un momento di crisi familiare. Ci racconta tramite i suoi voli con la fantasia i fatti veri e quelli da lui immaginati.
Il ritratto del giovane e del suo mentore ne escono in parte corrotti.

Lo scrittore che il ragazzo immaginava come un eroe è in realtà un uomo di mezza età annoiato dalla vita e dall'inattività in cui si è rilegato e da cui non riesce a uscire. Con la classica crisi di mezza età senza la capacità di riuscire a cogliere lo spirito vitale che una giovane le offre e senza, nello stesso tempo, riuscire a reagire alle recriminazioni della moglie addolorata da tanta inattività e interesse alla vita.

Ben scritto da un autore che inizio sul serio ad amare.

me la canto quando sono un po' così

se sei triste
ti manca l'allegria
e vuoi scacciare la malinconia
vieni con me, ti insegnerò
la canzone della felicità

pom pom pom

batti le mani
muovi le antenne
dammi le tue zampine
un salto di qua
un salto di là
la canzone della felicità

pom pom pom

un mondo a colori

sembrerebbe che fuori ci sia un mondo a colori, quelli del cielo, del sole e dell'autunno in arrivo...

...peccato che stamane io veda tutto in bianco e nero.

Insomma per ora (speriamo migliori in mattinata) mi sto sulle palle.

martedì, ottobre 03, 2006

stasera YOGA!

è una vita che non faccio un corso di qualcosa...

.. la tutina è pronta...

vado!!!!

lunedì, ottobre 02, 2006

pensieri neri... a colori

Il paese si interroga, secondo me ancora troppo poco, sulla scelta o meno, in determinate condizioni, di decidere se continuare a vivere… per di più la collega Anna prima di partire per il Nicaragua mi ha detto di dover “aggiornare” il suo testamento… così mi sento quasi in dovere di lasciare precise disposizioni su entrambi gli argomenti.

Qui in pieno possesso delle mie facoltà mentali (niente commenti su quest’affermazione, grazie) dichiaro che, qualora mi trovassi a vivere in stato vegetativo e non possa dire la mia a riguardo, vi prego lasciatemi morire. Prendete ciò che di sano ho, datelo a chi ne ha bisogno e poi lasciatemi morire. NON VOGLIO che qualcuno decida di farmi sotto-vivere in un modo per cui sono appunto sotto la vita, inadeguata a godermela, a camminare, essere autonoma e in grado di intendere e volere. Non accanitevi.

Definizione (da WIkipedia):
L'accanimento terapeutico è un termine medico che indica l'attività di prolungare in modo artificioso le funzioni vitali di pazienti moribondi. Cessare queste attività non significa eutanasia passiva ma semplicemente riconoscere i limiti oggettivi della scienza e dell'esistenza umana. Il termine "accanimento" indica "l'ira ostinata dei cani", letteralmente segnala "ostinazione, tenacia" e per estensione "perseveranza rabbiosa e crudele". Terapia significa cura, assistenza, guarigione da una malattia. Dunque, accanimento terapeutico vuole significare perserveranza rabbiosa e crudele nel trattamento di una malattia che non guarisce e che sta conducendo a morte.
L'accanimento terapeutico avviene quando una persona o i suoi parenti considerano la morte stessa una malattia curabile, invece che un processo fisiologico di fine attività vitale. Il tentativo di opporsi con ogni mezzo al processo fisiologico della morte, riesce in realtà soltanto a prolungare l'agonia, che diventa così lunga, sfiancante e dolorosa, anche per i parenti.

Una volta deceduta vorrei essere cremata… e vorrei una cerimonia NON religiosa.
Niente preti, piuttosto organizzate un ritrovo con musica e roba da bere. Scegliete foto (ritoccate che è meglio) e mettetele in giro per il luogo in cui vi ritrovate. Poi seppellitemi dove volete.

Passiamo al testamento. In realtà di valore non ho molto.
… vediamo, i libri li lascio a mio fratello Paolo, che fa tanto il dotto ma che legge pochissimo. Per Ticchio so che mio fratello Minch sia in grado di badargli.

Poi… lascio le foto alla mia mamma e al papà. La super biancheria da guerra la lascio alla Mao dato che ogni volta sgrana gli occhi.

A LaFrancy… la ricetta della mousse ai 3 cioccolati e dei tartufi.

A Minch lascio anche tutti i miei mobili Ikea che lui saprebbe come reinterpretare.

Per il resto… non ho molto e quello che potrei avere spero che, al momento di andarmene, l’abbia già distribuito in giro.

crimen perfecto



Simpatica commedia spagnola ambientata in un grande magazzino tra lotte di potere e giochi di seduzione.

La trama se ve la racconto schietta potrebbe essere simile a quella dei B-movie all'italiana... ma gli spagnoli sono riusciti a trovare il modo di raccontare le disavventure di questo donnaiolo che vuole diventare caporeparto e che invece incappa in una colluttazione mortale da cui viene "salvato" dall'unica donna brutta del grande magazzino (e praticamente l'unica che lui non si sia fatto) che lo aiuta per poi chiuderlo in un inferno di ricatti e sesso che lo faranno uscire dal suo progetto iniziale.

Carina, divertente e con il sapore degli anni 70/80.

sabato, settembre 30, 2006

devo risistemare la stanza

nei momenti di cambiamento noi donne facciamo una serie di cose...

la più classica è cambiare look, tagliare i capelli e rifarsi il guardaroba.

i miei capelli mi piacciono, ok, forse dovrei spuntarli, ma per ora vanno bene così, per lo shopping... bhè quello lo faccio comunque... io mi rifaccio la stanza.

Cambio i mobili e rivedo la disposizione. Il tempio del mio cambiamento è l'ikea.

Vado lì e con pochi soldi rinnovo la mia tana.

Ora ho da attaccare e gambe tavolo VIKA CURRY al ripiano VIKA AMON, da integrare con lo specchio KOLJA e le luci TJUGOFEM.

Certo i nomi sono difficili da ricordare, ma per prendere queste cose, più delle lampadine, delle cornici ho speso 57 euro!!!

meno del parrucchiere che mi rifà il look e meno di un paio di scarpe.

E mi dà parecchia soddisfazione la filosofia della brugola e del fai da te. Prendi, vai, compri, torni a casa, e ricordandoti il Lego, cerchi di costruire qualcosa facendo combaciare i pezzi giusti.

venerdì, settembre 29, 2006

che fate quando siete inquieti?

quando mi sento un po' così... che sono un po' giù e un po' no, un po' nervosa e sulle spine, quando mi viene l'uggiute io cammino.

Cammino, piangiucchio se mi va e mi guardo intorno... continuo a camminare finchè non passa....

voi che fate?

me lo regalate? Ho il raffreddore!!!

ogni due anni...

...un mio ex compagno del liceo mi chiama e mi chiede di vederci.

un ragazzo dolce e tenero che, con me non centra nulla.

lunedì mentre aspettavo il treno a Firenze mi arriva un suo sms con il suo nuovo numero a cui io rispondo: Memorizzato!ester

mrcoledì imbarazzante giro di sms:

LUI: ciao sono contento di sentirti, come va? ero rimasto che eri Spagna (sta cosa dovrò spiegarvela prima o poi) poi il nulla, sei in Italia quindi? ciao

IO: in Spagna sono stato solo un mesetto! Poi ho ripreso a lavorare qua, ho cambiato un po' di agenzie e ora sono una che mi piace molto. Tu?

LUI: io lavoro all'università di Milano come assistente alla didattica

io inizio a chiedermi come possa fare l'assistente all'università, non mi risulta sia laureato... ma dato che l'ultima volta visto (4 anni fa) faceva un lavoro che non gli piaceva pensavo in un radicale cambio di vita così...

IO; davvero? Bello! Gran svolta! A quale università?

LUI: università degli studi di Milano, filiale città studi, zona lambrate

IO: intendevo su quale facoltà lavori e soprattutto se sei contento

LUI:sono molto contento ma non ho una facoltà di riferimento (sono bidello universitario per ora)

e qua mi sono sentita una deficiente e soprattutto credo di averlo mortificato dato che non avevo capito assolutamente nulla!
Così nel tentativo di recuperare
IO: Mi fa piacere che tu sia contento! Dovremo fare una rimpatriata con tutti, io è pareccchio che non vi vedo!

lui non ha più risposto... e chissà come mai a sto giro non mi ha chiesto di uscire?...

in realtà mi sono sentita una merdaccia secca.

giovedì, settembre 28, 2006

giornata settembrina

Sole, aria frizzante, cielo azzurro, voglia di stare all'aria aperta...

...purtroppo ho un bel raffreddore, ma questo non mi fermerà!

anche se... non capisco mi sento inquieta... e non mi piace, sono una streghetta e queste sensazioni sono, di solito, un segnale di qualcosa...vedremo.

per ora uso la pausa pranzo per un giro per le vie di una milano luminosa e rassenerata da un settembre dolce.

mercoledì, settembre 27, 2006

effervescente naturale - Wendy Holden


simpatico e leggero libro comprato in un momento di sconforto. Scelto per il titolo che ricordava la definizione che OGM "temuta collega" aveva dato di me ossia: FRIZZANTE.

Che dire come tutti i libri di questo tipo, è la storia di una più o meno 30enne, più o meno single, più o meno in carne e più o meno sfigata, che fa un lavoro sulla carta fighissimo (scrive per una rivista molto "cool"). Che alla fine del libro ritroviamo all'altare al braccio di uno gnoccolone paura e per di più promossa a capo di una rivista ancora più "cool" di quella di prima.

Insomma il solito anatroccolo che diventa cigno.

Devo dire che però la ragazza scrive bene, divertente, ironica e colorata seppur il libro è pieno di stereotipi. C'è la modella strafiga e tettona con le labbrone e i capelli biondi e lucenti; poi c'è l'immobiliarista arrivista (tipo ricucci ma bello) e la nobile decaduta....

cliccate per ingrandire

la toscana

Finalmente un buchetto di tempo per raccontare della mia microvacanza, che purtroppo è iniziata con un viaggio un po' più lungo del previsto. Infatti causa treno che travolge un camion prima di bologna, "la circolazione dei treni subisce ritardi e variazioni di percorso". Ossia, il mio Eurostar che doveva metterci ore 2:45 per arrivare a Firenze via Bologna, c'ha messo 6 ore facendo un giro che passava per Verona... insomma provviste finite e treno pieno di gente affamata così trenitalia per ovviare al problema a Bologna ha lanciato sul treno delle scatole tutte scotchate in cui c'erano vari sacchetti con il kit di sopravvivenza:

comunque il viaggio è stato divertente e fatto assieme a dei ragazzi romani un po' burini ma che mi hanno fatto scompisciare dal ridere.

Arrivata a Firenze mi viene a prendere il marito della mia amica, Luca, che mi porterà nella loro casuccia in un frazione di Colle val d'Elsa.
I bimbi dormono, io e Roberta felici di esserci ritrovate, ci raccontiamo un po' e poi a nanna che oramai è tardi. Il mattino dopo i due figli più grandi, al mio risveglio, sono a scuola, ma mi ritrovo gattonante per casa un piccolo strufolino biondo di 9 mesi che si chiama Anna che ciuccia qualsiasi cosa le capiti sotto mano.


Insomma un piccolo spettacolino, come del resto sono anche gli altri due frutti di questa bellissima coppia.
Coppia "nata" solo 10 anni fa. Dico solo perchè sono stati anni intensi i loro assieme. Si conoscono appunto nell'ottobre 1996 in maniera all'epoca avanguardistica: internet e le chat. Forse erano meno frequentate di ora. Comunque, si conoscono e colpo di fulmine. A febbraio/marzo i due, che vivono in città diverse, passano il loro primo mese assieme. Poco dopo iniziano una convivenza abitativa e professionale, gestiscono infatti un internet caffè. A maggio aspettano già, e cercato, il loro primo figlio, Davide, a cui segue a poca distanza Lisa e 9 mesi fa appunto la piccola Anna.
Insomma deliziosi e amorevoli come due fidanzatini continuano la loro avventura con amore e rispetto...

.. insomma una meraviglia.

Detto ciò era quello di cui avevo bisogno, passare qualche giorno all'ozio respirando amore e serenità in un posto bellissimo come la Toscana.
Se poi ci mettiamo che ho fatto anche shopping....

mercoledì, settembre 20, 2006

mi dimenticai!!!

1. mi sono iscritta a YOGA!!! (a spagnolo non c'era posto)

2. alle 17.00 ho un treno che mi porterà a colle val d'elsa, in Toscana, terra di amica e relax.

torno davanti al MAC martedì!

martedì, settembre 19, 2006

pensiero floreale

è una cazzata lo so, ma il gioco se fossi un fiore l'avete mai fatto?

Bhè l'altro giorno ho ricordato un brevissimo periodo della mia vita in cui ho frequentato due uomini... uno era quello che cercavo di volere, l'altro era un corteggiatore belloccio e simpatico che mi faceva sentire speciale. Con due età e quindi percezioni differenti.

A entrambi ho fatto la domanda: secondo te che fiore sono io?

Entrambi hanno detto l'Orchidea.

Forse è vero, sono un tipo di femminilità carnosa e sfumata, ma anche delicata... ma io volevo essere solo il mio fiore preferito... semplice e colorato... la gerbera!

Anna e le sue gaffes...

Se la mia cara collega continua così dovrò dedicarle una rubrica settimanale per raccontare i disastri che lascia in giro.

Questa settimana, chiama un nostro fornitore, un'illustratore... la regola vuole che si esordisca presentandosi e aggiungendo il nome dell'agenzia, ma si sa, noi siamo molto alla mano e compagnone così la nostra eroina dice: ciao mi manchi tanto! (sottintendendo che aveva ancora bisogno di lui per un lavoro appena consegnato)

Dall'altra parte il silenzio... e poi una voce dice: mio padre non c'è.

Lei subito si giustifica dicendo che no, non è l'amante del padre, ma Anna della tal agenzia e che era solo uno scherzo e per favore, dillo a tua madre.

Poco dopo l'illustratore chiama ridendo e dicendo se lei poteva ospitarlo dato che la moglie l'aveva cacciato di casa.

Poi si conclude tutto dicendo, figurati, abbiamo riso molto... non ci sono problemi.

Fatto sta che dopo un paio di giorni la moglie lo accompagna qua, con la scusa di passare in amministrazione, e viene a presentarsi in ufficio da noi....

... per la serie fidarsi è bene, non fidarsi è meglio.