lunedì, dicembre 04, 2006
Il dio delle piccole cose - Arundhati Roy
Intenso e potente romanzo di una talentuosa scrittrice indiana che intreccia la storia di un nucleo familiare attraverso un andare e venire nel tempo a attraverso il rapporto esclusivo fra due gemelli dizigotici. Piccoli eventi che se notati possono cambiare gli avvenimenti, stravolgimenti del pensiero comune e fuga dagli stereotipi che ci danno l’india come un paese drammatico e misero ridandoci il ritratto di un paese di colori e novità che non sempre vengono accettati, nemmeno da chi ne trarrebbe benefici.
Si entra nel concetto di “toccabile” e “intoccabile” ma non nel senso occidentale del termine, bensì rovesciando il nostro pensiero, gli “intoccabili” sono i più poveri e miseri che non possono essere toccati dai “toccabili”. Gli intoccabili non possono lasciare le loro impronte sul terreno e camminano (ma si parla del passato) all’indietro e con uno scopino per eliminare le orme prima che i toccabili ci passino sopra.
I nostri protagonisti sono due bambini “toccabili” di una famiglia indiana ricca e molto progredita, figli di divorziati vivono con la madre e la famiglia di origine di lei composta da nonna, sorella della nonna, zio (divorziato anch’esso) e appunto la loro Ammu, la loro mamma.
Il rapporto di comprensione e completamento dell’altro ci porta attraverso un giro nel tempo a raccontare come nonostante l’istruzione e la ricchezza non si possono cambiare le regole.
Nel racconto si gira attorno a una sorta di anno zero, fatto da un avvenimento da cui tutto cambia. Da quel momento tutto sarà diverso. I momenti del prima e del dopo nel libro si susseguono senza una logica temporale, ma con una chiarezza meravigliosa. Il prima è fatto di parole, colori, sensazioni e dettagli, il dopo è silenzio e grigiume.
Amori fraterni e amori fra caste rendono il loro prezzo alla società, con una vittima sacrificale, il dio delle piccole cose, che nei suoi piccoli e meravigliosi dettagli dava la speranza di una purezza di sentimenti e di affetti che non può essere accettata. E con il suo sacrificio si porta via la felicità, i colori e la purezza.
Romanzo fatto di poetiche descrizioni e di due linguaggi, quello normale e quello dei bambini che ci ricorda come si come si vedeva il mondo da piccoli
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