giovedì, febbraio 25, 2010

essere incinta.4

al supermercato, cassa precedenza gestanti, la cassiera mi fa cenno di saltare la coda e tutti improvvisamente si rendono conto di essere alla cassa con il simbolino di una panzuta e di una sedia a rotelle... il signore che sta pagando mi guarda e mi dice:

"a signò, almeno lei fra un po' se libera.... a me questa me resta!"
(toccandosi una bella panzona)

lunedì, febbraio 22, 2010

le perfezioni provvisorie - Gianrico Carofiglio



Quarta avventura per l'avvocato Guerrieri che torna con uno studio nuovo e nuovi collaboratori ma che resta, in fin dei conti, il solito personaggio curioso ed in evoluzione che abbiamo conosciuto nei precedenti romanzi.

Il libro gira attorno all'insolita richiesta da parte di un collega di indagare sulla scomparsa di una ragazza, sparita nel nulla sei mesi prima. I genitori non dandosi pace e temendo la chiusura delle indagini da parte delle forze dell'ordine cercano attraverso Guido una risposta al loro dolore.

Seppur confuso, l'avvocato accetta il lavoro e così lo seguiamo nei suoi ragionamenti e nelle sue domande fino alla risoluzione del caso che si rivela più dolorosa del previsto.

Ma nel frattempo che succede al nostro Guido? Anche in questo romanzo il nostro eroe cresce, matura e affronta il tempo che passa con tutte le sue sfumature, e così lo ritroviamo a perdersi in lontani ricordi ed in nostalgie con sapore di rimpianto anche grazie all'aiuto di personaggi che solleticano la sua curiosità e le sue elucubrazioni.

Insomma, anche questa volta, il caso di cui si occupa l'avvocato diventa in fin dei conti una maniera per conoscerlo meglio e volendo, amarlo ancora un po' di più.

lunedì, febbraio 15, 2010

mia suocera 2.0

Mentre l'altro giorno imbastiva il cappottino al cane (vedi precedente post) tra una misura ed un'altra mi butta un: Dopo mi fai vedere il capezzolo

Io, ricordando un tempo in cui a tradimento mi palpeggiò, mi sono irrigidita ed ho risposto un netto e chiaro NO!

Ma lei, da ex infermiera del nido che si vuole assicurare che il futuro nipote abbia agio nel ciucciare il latte ha insistito..

io: NO! rosalba ho detto NO!
lei: ma devo vedere se è fuori
io: il mio capezzolo è assolutamente normale, non preoccupparti
lei: ...
io: (un po' alle strette) chiedi a Stefano!
Stefano: mamma fidati è perfetto così, il bambino lo trova sicuro.

Lei mi è parsa convinta, ma so già che quando sarò in ospedale tornerà all'attacco e cercherà di palpeggiarmi il seno per sentire se mi arriva la montata lattea... e vi assicuro che mi terrorizza più del parto...

mia suocera 1.0

da qualche mese sta facendo una sorta di corredino per il piccolo in arrivo, ha riesumato oggetti, coperte e vestiti che furone del futuro papà, di altri nipoti, ha cucito qualsiasi cosa fosse possibile ed ha uan stanza piena di cose in attesa del grande evento.

Ma visto che stava visibilmente esagerando l'abbiamo bloccata e le abbiamo vietato di andare avanti a cucire e ricamare (anche perchè non proprio secondo il nostro gusto) e così lei che ha fatto, oramai presa da questo fervore????

Ha fatto un bel cappottino al cane...che come dice lei: purin poretti lui!

giovedì, febbraio 04, 2010

A single man


Andare a vedere questo film è stata una scelta orientata essenzialmente da due motivi: l'attore protagonista, Colin Firth, e dal regista, o meglio dalla curiosità di vedere come un uomo con un aurea di bellezza come quella che emette Tom Ford riuscisse a convertire in immagini una storia.

Il risultato è una poesia di immagini e sentimento, di primi piani, di ricordi e di scelte cromatiche. La costruzione di un'immagine nel tentativo di dare parola al dolore.

Julianne Moore che non nasconte le rughe del suo personaggio così tristemente decadente e Colin Firth che rimane sospeso nell'organizzare la propria dipartita mentre il resto dell'America è attanagliata dalla paura per un eventuale bombardamento nucleare, riempiono così la scena di emozioni che altro non serve.

In alcuni momenti Tom Ford cade forse in un manierismo eccessivo, ma usciti dal cinema si ha la sensazione che nessuna scelta di inquadratura, di colore o altro sia stata superflua nel costruire questa poesia d'amore.

SuperTex - Leon de Winter


Max ha 36 anni ed a capo di una ricchissima azienda di abbigliamento a basso prezzo. Guida una Porsche in cui, visto il sovrappeso sta stretto, ha una sexy fidanzata e un pessimo carattere.
Un sabato mattina, mentre sfreccia a folle velocità verso l'ufficio per recuperare delle carte investe un ragazzino ebreo che, con la famiglia,sta andando in sinagoga. Anche lui di famiglia ebrea ha come un tuffo nel passato e nella propria coscienza visto che ora lui è "un ebreo con la Porsche".
Chiama così la psicoanalista da cui un anno prima aveva smesso di andare e le chiede un'intera giornata di seduta. Sul lettino percorrerà ogni evento della sua vita e della sua famiglia che lo hanno portato ad essere un "ebreo con la Porsche".
Una lettura veloce e piacevole che forse pecca in qualche stereotipo ma che rimane comunque una piacevole compagnia.