lunedì, aprile 30, 2007

Per chi volesse dare un contributo e per chi volesse vedermi calata nell'insolita parte di cameriera ecco una bella occasione.
Di seguito menù, scopo, prezzo e riferimenti per prenotare il proprio posto.
Come dicono quelli bravi: ACCORRETE NUMEROSI!

Action for Change organizza,
in collaborazione con SdL Intercategoriale

DOMENICA 20 MAGGIO 2007
CENA AFGHANA
A SOSTEGNO DELL’OSPEDALE BESHOOD, AFGHANISTAN
+ PROIEZIONE FILM “ENEMIES OF HAPPINESS”
Arci Metromondo - via Ettori Ponti, 40 - Milano, ore 20.00

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Antipasto

PIATTO UNICO CON:
Qabeli Pilau: Riso giallo con carote e uvetta Boolawnee: tipo panzerotto con patate e spezie Bouranee: Baunjan Melanzane allo yogurt Khebab di pollo

Salata: Insalata mista

Chatni Gashneez : Chutney di coriandolo
Nans: Pane Afghano
Firnee: Crema dolce al cardamomo

Costo della cena: 20,00 Euro
Solo film contributo: 3,00 Euro
Informazioni e Prenotazione (obbligatoria e entro il 16 maggio):
anna.altatensione@iol.it - tel: 3392119597 - 3498633478


L’obiettivo della serata è raccogliere fondi da inviare alla clinica Beshood,
un’ospedale che si trova nella provincia di Nangarhar, a sud di Jalalabad.
Il personale, composto tra gli altri da tre medici e una dentista, tutti Afghani, non percepisce salario da quasi due anni. Nonostante le condizioni difficili in cui si trovano (vi é infatti una totale mancanza di luce e acqua) il loro impegno é massimo per far vivere una struttura che é il punto di riferimento di migliaia di persone poverissime, in particolare donne, che vivono negli agglomerati intorno. Nella loro lotta quotidiana per la sopravvivenza sono sostenuti da Rawa, l’Associazione delle Donne Rivoluzionarie dell’Afghanistan, nell’assenza completa dello stato. Il costo di mantenimento di questo ospedale è (per i nostri standard) molto basso, si parla di circa 18.000 dollari annui. Per questo abbiamo deciso di organizzare questa cena. Per poter inviare subito un aiuto, per quanto di importo nettamente minore a quello necessario.

Durante la serata sarà proiettato il film “Enemies of Happiness”, sulla parlamentare Afghana Malalai Joya. Il suo nome, Malalai, deriva dalla prima donna che, in quelle terre già nel secolo scorso si è rifiutata di assecondare il dictat religioso e ha smesso di indossare il Burka. Durante le elezioni del 2004 Malalai Joya ha fatto onore al suo nome osteggiando i signori della guerra del proprio paese e invocando, ad alta voce, la pace. Viene oggi chiamata “Dead woman walking” a causa delle continue minacce che riceve per il suo impegno politico (è sopravvissuta a quattro attentati). Il video racconta il percorso che l’ha portata ad essere eletta, decisa a far sentire la propria voce, e offre anche un’interessante visione della situazione del paese.



caccia alla differenza

mah!

Che strano fine settimana.....

sabato, aprile 28, 2007

Dal parrucchiere.

I miei capelli un po 'complicati, li doma da anni un parrucchiere, Luca, che al mio paesello ha un negozio che prima era gestito solo da suo padre che ancora bazzica tra le poltrone tra pieghe e tinture. Lui ha il divieto di avvinarsi alla mia chioma. Sia perchè odia i capelli ricci sia perchè non sogna altro che tagliarli corti, stirarli e farmi una di quelle pettinature tipo Goku.

Finalmente Luca mi taglia, o meglio sfoltisce i capelli mantenendone la lunghezza e poi mi affida a qualcuno per asciugarli.

Ragazza: li piastriamo?
io: veramente no.
Ragazza: ...ah! e come vuoi asciugarli?
io: ma... tipo naturali, ma facendo qualche ciocca più definita.
Ragazza: naturali? cioè? così ricci?
io: bhè...sì.
Ragazza: ok.

Si ferma studia, prende il diffussore, timorosa si avvicina...inizia ad asciugare.

io: vuoi che mi metta a testa a in giù così si asciugano prima?
ragazza: ma poi ti diventano riccissimi e gonfissimi!
io: bhè, lo so, è così che li voglio.
ragazza: silenzio.
io: ...
ragazza: mmm.. è che tutte li vogliono lisci lisci e lucidi
io: guarda, se vuoi li puoi fare, ma mi sa che ci metteresti troppo e io andrei a casa e dopo un giorno laverei la tua ora di lavoro perchè a me l'effetto leccattina di vacca non piace proprio... (grosso sorriso di incoraggiamento per la fanciulla)
ragazza: ok, proviamo!

Mi metto a testa in giù, effettivamente quando mi rialzo sembro la sorella bianca di Diana Ross, ma lei inizia a sistemare delle ciocche, e za zan!

Capelli strafighi, lei felice che ammette che sì in effetti sono più belli così e mi saluta.
Io mostro al vecchio parrucchiere la foto della patente che attesta che 8 anni fa era riuscito a convincermi a fare la contropermanente e farmi un caschetto liscio. Ma aggiungo: Gigi, non ci riuscirai mai più!

Mentre esco a testa alta penso che devo comprarmi un diffussore, la cotonatura mi fa sembrare più alta...

ps: devo fare la scansione della foto della patente...e metterla su...sembro un travone pronto a tutto per non prendere una nulta...

venerdì, aprile 27, 2007

amici speciali

Stamane con tristezza ho letto su un blog amico una notizia che mi ha addolorato.

Chi non ha avuto o non ha una bestiolina a riscaldargli il cuore forse non capisce il dolore che si prova o si potrà provare nel perderlo. Come non capisce l'amore incondizionato che unisce il padrone al suo amico peloso.

Ticchio è qua che dorme sui miei piedi sotto la scrivania e attende il momento della passeggiata, la carezza prima di andare a dormire e la frase "buona notte cucciolo" che ogni sera da sette anni gli rivolgo prima di dormire. Lui risponde con uno schiocco di lingua e beati ci addormentiamo.

si riparte

La casa è sfumata, per motivi davvero complicati, l'acquisto è saltato.

Sono intristita per il tempo e le energie (davvero tante) perse e per il fatto ora di dover ripassare dal via. Purtroppo non siamo nel monopoli e i soldisono veri, quindi in relatà meglio così perchè l'acquisto si sarebbe rivelato una fregatura.

Ora però sto cercando scandagliando su internet gli annunci un qualcosa che mi indichi e mi guidi verso il posto che sarà sicuramente e innegabilmente mio, per spazio, atmosfera e sensazioni.

Tempo fa prendendo una frase da colazione da tiffany scrissi: Non voglio possedere niente finchè non avrò trovato un posto dove io e le cose faremo un tutto unico.

pensando a quello che mi è successo, vuol dire che quel posto non era il mio.

parigi...

... in questi giorni la mia collega Maria è a Parigi.


Mi ha lasciato un bigliettino sulla torre eiffel.

L'11 maggio vado a prenderlo.

25 aprile a Milano




(foto mie)

giovedì, aprile 26, 2007

Elisa

(le foto sono di Ginestra)

Per chi ama la sua voce e gli arrangiamenti delle sue musiche, il concerto è uno spettacolo da non perdere.

Questa seconda tappa milanese, a giudizio di chi ha assistito anche alla prima, è stata di gran lunga migliore. La volta precedente aveva problemi di voce.

Per mia fortuna martedì la ragazza aveva una voce perfetta e inesauribile che in più di due ore di spettacolo ininterroto ha regalato le sue canzoni più belle e alcuni gustosi arrangiamenti e un bel po' di canzoni appoggiata da un coro gospel.

Io sono una fan e quindi forse sono poco attendibile, però davvero uno spettacolo con i fiocchi. Unica pecca è la poca interazione tra Elisa e il pubblico, lei trasportata e pervasa dalla musica era in perfetta sintonia con i suoi musicisti, ma i siparietti tra cantante e pubblico mi sono mancati un po'.

All'uscita ero come presa da un'energia positiva davvero bella, ed ero sudata come un maialino e stravolta, non ho più l'età forse per ballare, saltare e cantare ai concerti.

martedì, aprile 24, 2007

oggi sono di buon umore

sarà stata la lunga passeggiata fatta ieri o forse il fatto che sono andata a dormir contenta e mi sono svegliata attiva o magari perchè è il compleanno di un'amica che dopo tanto tempo vedo stasera al concerto di elisa... o anche perchè comprandole il regalo sono arrivata a 100 punti feltrinelli e la prossima volta avrò 30 euro da spendere...?

In giornate come queste anche gli errori del mio capo mi scivolano sulla cellulite con disinvoltura.

lunedì, aprile 23, 2007

l'educazione

I miei nel bene o nel male mi hanno bene educato. Ok, a volte uso espressioni che farebbero arrossire uno scaricatore di porto. Ok, a volte il mio carattere ribelle fa come i miei capelli facendomi compiere atti un po' fuori dalla norma.

Però alla fine mi hanno educato non a giudicare, ma a cercare di capire il perchè dei comportamenti degli altri.

L'altra settimana, seppur per scherzo, mi sono sentira apostrofare in maniera davvero offensiva.

X LA ROTTER: giuro che ho perdonato. Ma ho riflettuto.

Nel cercare di capire il perchè, e confrontandomi con altri, mi sono sentita giudicata, non per quel che sono, ma per quel che appaio, anche dopo la conoscenza un po' più approfondita che ho permesso.

(Ripeto per la ROTTER, non mi riferisco a te!)

Dico permesso perchè non sempre lo faccio. Chi mi conosce sul serio sa che i miei comportamenti che sono stati definiti "equivocabili" li ho solo con persone che reputo in grado di interpretare e giocare con me alla pari. Forse sono un'ottimista folle nel crederlo. Ma il punto è davvero che nessuno pensa a cosa ci sta dietro? E non mi riferisco ai cereali di un noto snack, ma a tutto!!!!

Tutto è una questione di punti di vista, di difese e barriere che mettiamo tra noi e il mondo, c'è chi si mette una corazza, chi, come me, una scollatura su gonna fru fru, ma è da questo che si giudica una persona?

Dalla taglia di reggiseno e da quanta pelle espone?
Bhè porto la quarta, non sopporto i dolcevita e gli abiti che castrano eccessivamente la femminilità. Adoro i colori, anche i più sgargianti. Parlo di sesso perchè, per me, non c'è nulla di sporco e non ci sono molti limiti nel sesso e sì, con chi capisce che è uno scherzo faccio la finta lasciva. E allora?

Sarà, non giudico, ma oggi mi stan sul cazzo tutti. Me compresa.

al bar

O guarda, la tua signora c'ha pure la maglietta!

eh sì, gliene compro pure una nuova, tanto gli dura 20 anni!

(marito milanista riguardo la maglietta nerazzzurra della moglie)

ho riso da sola come una matta!

l'inter ha vinto

Bene bene, in casa, a parte il fratellino milanista son tutti contenti.

Parte del pomeriggio a guardare i festeggiamenti dal campo di Siena e ....
io: ma, quello è! Ma sì dai mamma guarda è lui!...
la madre post-moderna: dove dove?
io: Mamma lì, abbracciato a tutti i giocatori che saltano, è quello con il gilet giallo!

madre post-moderna: ma nooooo, anche se, mi aveva detto che sarebbe andato a Siena... per lavorare... ma non mi aveva detto allo stadio!

Inquadrano Ibrahimović, e mentre lo intervistano, il cugino Vincenzo, interista calabrese folle lo abbraccia ed esulta rivolto alla telecamera...

Pensiero comune: c**o ci fa lì?

pensiero mio: è sempre belloccio il cugino Vincenzo, peccato si siano sentite in diretta e di sottofondo le urla e le mezze bestemmie che ha tirato...

giovedì, aprile 19, 2007

detto del dì

Chi gh'ha schivi de la merda, la mangia col palott.
Chi fa lo schizzinoso mangia la merda col badile.
Il proverbio gioca con le parole per definire chi, virtuoso in apparenza, non esita poi davanti ad alcun compromesso per fare il proprio interesse. In modo più edulcorato si dice in lingua di un tipo simile, "che predica bene e razzola male".

Da "Proverbi e modi di dire milanesi" - Valentino De Carlo

le mie bestie

un vero interista

Ieri, durante un aperitivo con i colleghi, ho visto passare il tram che riportava a casa gli interisti dopo la partita.

Così ho pensato a mio fratello Minch e gli ho scritto per sapere come l'aveva presa.

la sua risposta da vero interista:
Lo sapevo. Ho visto la partita in un bar scarso e pieno di vecchi per evitare illusioni. L'ambiente era quello esatto.

martedì, aprile 17, 2007

La maga delle spezie - Chitra Banerjee Divakaruni


Una vecchia signora indiana gestisce una bottega nella popolosa america. Un piccolo spazio in cui individuare desideri e sogni. Uno spazio in cui le storie dei clienti si mescolano a quella della maga a raccontarci un mondo di speranze e delusioni.

Una visione diversa del sogno americano con le sue contraddizioni e le sue paure con le spezie a far da giudici e medici attraverso le nodose mani della maga.

Un sapore sudamericano all’inizio di questo corposo libro. Forse per la presenza delle spezie e di un esoterismo colorato sembra quasi di trovarsi in uno stralcio di vita dei romanzi di Amado. Poi però si perde, lasciandone giusto l’aroma delle spezie. La scrittrice ci catapulta in un’america faticosa per l’immigrato che si barrica nelle proprie tradizioni o si trova, a volte suo malgrado, a dover affrontare un processo di occidentalizzazione a un ritmo più veloce rispetto le proprie capacità.

Il tutto lo renderebbe un buon libro se non cadesse nel romantico e non facesse incontrare alla nostra vecchia maga un americano che, non solo è un figaccione non indifferente, ma che ha anche la capacità di vedere la sua bellezza oltre il corpo deformato dalla vecchiaia.

Per gli amanti dell’esotico che non si aspettano però rivelazioni sull’india.

Per avere un racconto dall'india consiglio il dio delle piccole cose di Arundhati Roy e l’ora del tramonto di Umrigar Thrity.

aforisma del giorno

...dopo l'ennessima telefonata della mia banca.


L'unica cosa che oggigiorno si possa fare senza denaro, sono i debiti.
anonimo

lunedì, aprile 16, 2007

il palo e i lucchetti

Sarò cinica, ma ho un po' goduto alla notizia del crollo del palo con i lucchetti....

domenica, aprile 15, 2007

il test di maialosità

Lo vedete qua accanto, giusto sotto la mia fumosa foto.

Ieri sera una mia amica mi ha confessato, con orgoglio, di aver fatto
74 punti. A questo punto so già che l'anonimo sussurratore che mi ha pocanzi rivelato di aver fatto 60 ne rimmarrà ferito nell'orgoglio e nell'ego, ma siccome madre natura, oltre all'ego gli ha concesso anche ironia e, dice lui, molto cervello, se ne farà una ragione anche se dal suo blog ha già lanciato il proposito di migliorarsi. Oltretutto mi ha fregato sul tempo nel proporre ai suoi lettori (nel suo caso son più lettrici) a fare il test e comunciare, senza barare, il risultato. Per i parenti, amici e conoscenti che avessero la mia mail e, per discrezione non volessero comunicarlo a tutti, possono scrivermi privatamente.

Ps: sussurratore, parte la sfida a chi è più ironico?

sabato, aprile 14, 2007

se facessi un blog erotico?

Navigando di blog in blog sono incappata in un paio di blog interessanti.

Uno di una donna e uno di un uomo. Quello di lei si alternava tra racconti, musica ed elucubrazioni sentimental erotici mentre quello di lui è un insieme di provocanti e ironici racconti.

Di questi tempi avrei da raccontare stranezze in cui sono incappata ed ho anche una spiccata inclinazione al racconto erotico. Quindi perchè non declinare il blog su una zona più hot?!

Forse perchè mi leggono i miei fratelli e non potrei più guardare negli occhi gli amici che mi leggono?


Dovrei anonimizzarmi e creare un blog a tema. Secondo me avrei un sacco di commenti perchè alla fine vale sempre l'antico adagio che recitava, vale più un pelo di f**a che un carro di buoi.

Buon sabato sera

Come sei cresciuta!!!

Stamattina sono morta dal ridere, vado in officina dal papy terons e mi ritrovo lì un suo cugino che evidentemente non mi vedeva da anni perchè mi ha detto:
Ma Ester sei tu? Come sei cresciuta?
io: bhè sì in effetti sono circa 12 anni che ho smesso!

Mi veniva da ridere.

venerdì, aprile 13, 2007

miracolo in ufficio!

Sono arrivati nuovi monitor che erano dispersi per i piani dell'agenzia da qualche giorno. Eliminando lo schermo orrido che prima occupava gran parte della scrivania è venuta fuori una marea di polvere... così, Ilaria la mia collega, si è trasformata in Bree delle casalinghe disperate e andando in giro armata di vetril e straccetto ha pulito le superfici dicendo: "mooooolto bene".

Ogni tanto però si è messa a lanciare occhiate ammonitrici nei confronti della massa informe che popolava la mia scrivania. Così mandato un pdf di approvazione mi metto e smantello tutto. Pulisco, sposto e butto montagne di carte, rimetto tutto a posto comprese le piantine sotto la luce che fa da incubatrice.

La voce si spande per l'ufficio, così le "zie" dell'ufficio accanto vengono a vedere il miracolo. La mia scrivania pulita e in ordine.

Ovviamente si son messe a scommettere su quanto resisterà così.... sempre zie rompib**e sono.


giovedì, aprile 12, 2007

fanculo al femmismo

disperata non riesco a fare un sonno ristoratore dal momento in cui ho apposto la firma sulla proposta d'acquisto della mia microcasa.

Inutile dire che sogno rate del mutuo, agenti immobiliari e carte da mandare senza, oltretutto, riuscire ad uscire dal tunnel dell'incartamento burocratico.

Le mie capacità digestive si sono ridotte in concomitanza con l'aumento della fame e soprattutto mi sono rotta le palle di dover rincorrere l'agente immobiliare, il consulente bancario, il perito e dovermela gestire da sola.

Quindi qui faccio un'affermazione che ammazza anni di femminismo e in parte i miei ideali.

VOGLIO UN UOMO CHE MI PAGHI IL MUTUO E SI OCCUPI DI ME.

Fanculo l'indipendenza.

post su post

Si annidiano nella mia mente.

devo trovare tempo e modo di appicicarli qua in modo organizzato e vagamente sensato

il caso

Siamo come le palle da biliardo in una partita fra giocatori inesperti: spinte continuamente in prossimità della buca senza mai finirci dentro, se non per caso.

Samuel Butler

buongiorno dolcezza

Stamane era così tutto bello rannicchiato nella nanna che non ho potuto resistere... l'espressione furbetta con l'occhio rosso è perchè si è svegliato nel momento dello scatto e sembra dirmi: "'zzo vuoi mamma?! Sto dormendo e so che son bello anche così!"

mercoledì, aprile 11, 2007

cura del dettaglio

le mie scarpe di oggi:

la risposta?

Blowin' In The Wind - Bob Dylan

How many roads must a man walk down
Before you call him a man?
Yes, 'n' how many seas must a white dove sail
Before she sleeps in the sand?
Yes, 'n' how many times must the cannon balls fly
Before they're forever banned?
The answer, my friend, is blowin' in the wind,
The answer is blowin' in the wind.

How many times must a man look up
Before he can see the sky?
Yes, 'n' how many ears must one man have
Before he can hear people cry?
Yes, 'n' how many deaths will it take till he knows
That too many people have died?
The answer, my friend, is blowin' in the wind,
The answer is blowin' in the wind.

How many years can a mountain exist
Before it's washed to the sea?
Yes, 'n' how many years can some people exist
Before they're allowed to be free?
Yes, 'n' how many times can a man turn his head,
Pretending he just doesn't see?
The answer, my friend, is blowin' in the wind,
The answer is blowin' in the wind.

scomoda-mente

Mi sento scomoda. Invariabilmente incastrata. Sono un po' agitata, un po' stanca, un po' curiosa e un po' stufa.

La scomodità non credo sia data dalle bellissime scarpe con il tacco a spillo che indosso oggi, ma più che altro mi sento incastrata in un personaggio.

Inutile dire che in ogni luogo e contesto indossiamo una maschera che personaliziamo in base a quello che ci circonda. Ma riesco sempre a emergere da me stessa. In questo momento invece mi sembra terribilmente faticoso e mi fa strano che nessuno veda l'inquitudine che emerge sovrana dalla mia testa riccioluta.

Vorrei essere Mattia Pascal quando vinse a Montecarlo...

martedì, aprile 10, 2007

mascolinità


La giornata è stata un po' faticosa.

Ma davanti a tanta beltà non posso che inchinarmi a colui che, a mio femminile e personalissimo giudizio, è il miglior testimonial 2007.
Clive Owen, l'unico uomo a emettere testosterone e a non sembrare gay nemmeno mentre pubblicizza un profumo. Machissimo!!!

disastro

sopprimetemi.

domenica, aprile 08, 2007

egocentrismo

HAPPY EaSTER

venerdì, aprile 06, 2007

La pacs di Minch è adorata

I miei son partiti e prima di volare verso la Calabria, la madre post-moderna ha fatto una cosa che non faceva da circa un 15/20 anni. Ci ha comprato le uova di pasqua.

Ne ha prese 4.

Le guardo lì in bella mostra in sala.. ci penso e capisco!

La mia mamma voleva prendere l'uovo alla PACS di mio fratello, ma sapendo che noi tre iene l'avremmo fatto notare come atto di razzismo dei confronti dei suoi figli legittimi ha preso altre 3 uova! Infatti quella della PACS è di quelli strafighi con i disegnini di cioccolato sopra. I nostri sono quelli del Lidl. Vabbè io volevo l'ovone kinder ma a 27 anni non si possono far richieste mi sa...

PS: non è una mia supposizione, ho chiesto telefonicamente alla mamma in trasferta che dopo tentannamenti ha confermato.

grazie al futuro innalzamento delle acque...

Me ne parlavano tutti, finalmente l'ho trovato!

PROGETTO MARE DOMANI

giovedì, aprile 05, 2007

rapporti con i genitori

Chi mi legge da un po' sa che il mio papy è un papy terons. Geloso della sua unica figlia femmina, permissivo con i maschi, pudico e determinato.

Leggendo l'altro giorno slash e ora i dubbi di un tersite che riflette sul suo talento di eventuale padre ho pensato al mio papone e alle sue massime. Il mio papy terons ha il cuore grande come il mondo con un pessimo carattere che lo fanno sembrare quello che non è. Poi per carità ha le sue idee... e le sue frasi storiche.

Le migliori secondo me sono queste due:

"io ammetterei di aver sbagliato, ma siccome non è mai capitato, non ho mai dovuto farlo"

"se tra padre e figlio non si litiga allora c'è qualcosa che non va che nel rapporto"

MITICO.

Son ragazzi!

In alcuni casi si usa questa frase quando si sentono storie di adolescenti. Prese in giro, scherzi e pressioni in un'età dove si sviluppa il carattere, l'aggressività e la pazienza. Esplode anche in desiderio sessuale che annebbia e che, da ragazzi, rende giudici e giudicati.

Succede che l'educazione non è più quella di una volta, che i genitori ridicolizzano e giustificano ogni cattivo gesto del figlio senza fargli capire cosa sia giusto o sbagliato. Succede che nel dibattito pubblico sul se sia più o meno giusto regolarizzare gente dello stesso sesso si sprecano, nelle "alte sfere", termini dispreggiativi come contronatura.

Succede che un ragazzino di trafigge il cuore e si butta giù dal quarto piano.

bhà.

mercoledì, aprile 04, 2007

le persone precise

ovviamente non parlo di me. A dire il vero di solito non ho a che fare con questo tipo di persone.
Però ho sorriso a questo messaggio:
"il navigatore dice che ci vediamo fra 14 minuti"

Forse le persone precise iniziano a piacermi.
Tanto il mio ritardo resta comunque un marchio di fabbrica terons.

ester versione south park

sembro anche un po' una "passeggiatrice" a dire il vero

potete farlo anche voi qua

martedì, aprile 03, 2007

detto del dì

El diseva el curat de Zilavegna, chi ghe l'ha denter se la tegna
Diceva il parroco di Cilavegna, chi ce l'ha dentro se lo tenga.

Ovvero l'egoistico "chi ha un problema si arrangi". Suggeriva anche un saggio cinese, quello che ha inventato tutte le massime famose: "Se qualcuno te l'ha messo nel sellino non ti agitare, faresti il suo gioco"; è più proficuo attendere con filosofica rassegnazione che il peggio sia passato. E' la goliardica Legge del Menga, che il Porta aveva già adattato in Chi ghe l'ha in del prosit se la tenga. E' chiaro che Cilavegna, paese nei dintorni di Vigevano, sta lì soltanto per utilità di rima.

Da "Proverbi e modi di dire milanesi" - Valentino De Carlo

Ps: scelto da un sardo quest'oggi in trasferta a Milano

lunedì, aprile 02, 2007

beatificazioni in corso

premetto che papa Wojtyla mi stava simpatico. Era un personaggio di rilievo anche se non si credeva in quello che rappresentava.

Ora sbucano miracoli a destra e a manca per accellerare il processo di beatificazione. In questi casi di misticismo diffuso penso sempre a un episodio di cui sono stata testimone anni fa.

Sono stata a Monza dove c'era un prete guaritore e accompagnavo una persona, in realtà la sostenevo psicologicamente perchè in realtà lei non ci voleva andare. Comunque arrivo nello stadio pieno di gente, passa sto prete con una grossa lente d'ingrandimento una donna poco distante da me inizia ad agitare l'adipe urlacchiare e si butta per terra in preda a strane convulsioni.

Intorno si agitano tutti. Qualcuno dice di chiamare l'ambulanza. Un uomo si scansa un po' e dice di lasciar perdere. Che fa sempre così. "sa è mia moglie!"

Penso sempre a questa cosa quando sento storie di miracoli.

la gatta di Fiore


sembra quasi tenera...

le regole e l'età

ieri mi son sentita vecchia.

Al pranzo di famiglia, tra gli altri, c'era la cugina di anni 19. Ultima liceo.

Si parlava della regola di spegnere i cellulari a scuola.

Lei ovviamente era contro dicendo: "che fastidio dà il silenzioso?"

Spiegarle che una ventina o più di ragazzini e ragazzette ormonizzati con il tic convulso di controllare lo schermo è fastiodiossimo è stata dura.

La cosa più dura è che io e il papy terons eravamo perfettamente daccordo e alleati contro gli adolescenti!!!

aiutooooo

il cibo calabrese del pranzo di ieri sta facendo a botte con la cena indiana...