giovedì, marzo 01, 2007

il principe azzurro

Il post precedente conclude con il recondito sogno con cui la disney ci cresce fin da piccole. Fin da quando una fanciulla con la matrigna cattiva viveva con dei nani, fin da quando una narcolettica viene riportata alla vita con un bacio, fin da quando una possente bestia grazie all'amore diventa un superfigo con castello e servitù.... IL PRINCIPE AZZURRO che ci salva con un bacio o su un cavallo bianco (o su una limousine come Richard Gere in pretty woman).

Qualche settimana fa mentre prendevo un caffè con Vera, un'amica, ci siamo accorte che oramai il concetto di principe azzuro si è dovuto in qualche modo adattare al nuovo mercato del lavoro.

Il principe azzurro, o il buon partito, è rappresentato da chi ha un lavoro fisso. Non un precario, ma bensì un assunto! Parola che ultimamente sta andando in disuso, ma che rimane sinonimo di stabiltà e tranquillità economica. Un assunto quindi con i suoi contributi e straordinari pagati, ferie retribuite, le varie tredicesime e quattordicesime, il TFR e se poi vogliamo mettere la cigliegina sulla torta, i ticket!

... se ci penso sta diventando un sogno!


" I sogni son desideri, chiusi in fondo al cuor, nel sonno ci sembran veri, e tutto ci parla d'amor. Se credi chissà che un giorno, non giunga la felicità. Non disperare del presente, ma credi fermamente e il sogno realtà diverrà.... "

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