Qualcuno, in una discussione in cui difendevo a spada tratta il talento di Camilleri, mi ha detto: "perchè leggere una copia (Camilleri) quando posso leggere Sciascia?!"
Così per difendere il mio protetto ho acquistato A Ciascuno il suo per capire se è vero o meno e documentarmi.
Apparentemente il breve romanzo è un giallo con un improvvisato e sprovveduto investigatore. Il nostro eroe indaga su due morti ammazzati, rispettabili professionisti con famiglia.
Un giallo che in realtà è un ironico ritratto curioso e sensuale giocato alla luce del sole e da tutti visto e capito tranne che dallo sventurato indagatore.
Che Sciascia sia l'originale e Camilleri una copia non credo... sono entrambi voce di una stessa sicilia, di un'ironia comune e di un simile modo di vedere le cose.
Ma mi piace pensare che ci sia stato un ideale passaggio di testimone. Infatti, alla fine di A ciascuno il suo i personaggi fanno riferimento a una leggenda popolare, la scomparsa di Patò, che è anche il primo libro di Camilleri che ho letto.
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