venerdì, gennaio 19, 2007
la vedova scalza - salvatore Niffoi
Già l’inizio del romanzo è imbevuto di emozioni e dolori. I dolori di una donna, di una terra e di un vivere che ci lascia separati, vediamo tutto da fuori, al di là del mare c’è o c’era una Sardegna lontana dall’idea marina e vacanziera, un entroterra rigido.
Un amore difficile che si sviluppa nel tempo, in mezzo alle malelingue e all’invidia, ai tradimenti del cuore e del corpo che muore in maniera straziante, ma che vive nel tempo nel ricordo e nel sapore e nel seme della vendetta.
Bello, intenso e bruciante.
Due pecche:
illusa che i capitoli avessero un titolo rimango delusa dallo scoprire immediatamente che è solo la prima frase del capitolo stesso… Salvatore, o ti fai lo sbattimento di inventare i titoli o non li metti!
Seconda pecca da imputare all’Adelphi è che non ci sono le note nelle parti in sardo. Io ho ovviato al problema grazie a un filo diretto con una lettrice sarda.
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