Alla mia età si è già grandi lo so, ma gli ultimi anni hanno cambiato il tempo. Lo hanno dilatato. C'è stata data più istruzione, la possibilità di scegliere, il famigerato benessere che i nostri genitori hanno costruito con il boom economico ci ha coccolati. Siamo più insicuri perchè usciti dalle mura domestiche dobbiamo far conto dei nostri vizi, dei nostri ozi e dei nostri soldi che, senza l'aiuto dei genitori, restano insufficienti ad essere garanzia di un futuro. Figli del precariato, vittime e carnefici dell'elasticità lavorativa, funalboli tra co.co.co, co.co.pro e partita IVA ci ritroviamo a trent'anni a vivere in casa, a farci fare il caffè al mattino dalla mamma e a non possedere nulla. Qualcuno forse negli anni, una macchina è riuscita a comprarla, ma chi, ha fatto l'università, dottorato, stage, master e cazzi e mazzi non ha ancora nulla di suo.
Ora io lo avrò. ammetto di avere paura, ammetto che avrò l'aiuto sotanzioso dei miei genitori, ma avrò qualcosa di mio, una casa e diventerò, finalmente, grande.
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2 commenti:
Grande Ester! Ti assicuro che è il pensiero quello che spaventa di più... una volta che ti ci sei buttata, non so come, ma trovi sempre delle risorse che non sapevi di avere! Festone per l'inaugurazione? =)
in effetti mi ci sono trovata... nel senso che non cercavo più... metterò un post per questo appena inizierò a pagare il mutuo!
Per la festa appena possibile ci ritroviamo da me!
PS: non cucino bene come paola però!
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