Nei giorni di abbuffate natalizie la televisione propone un palinsesto pubblicitario davvero curioso...
Soffri di intestino pigro?
Sei gonfio?
Soffri di emorroidi?
Hai per caso problemi di meteorismo?
Ogni problema riferito alla digestione si risolve con uno dei vari prodotti che il mercato ci propone!
Per cui cinesi con un cuscino sotto il sedere, frecce infuocate che colpiscono lo stomaco, un omino stilizzato con il Big Bang nel corpo ci sorridono solo dopo aver provato uno dei fantastici rimedi che i pericoli che il periodo di grandi mangiate porta con se.
La più terribile secondo me e soprattutto la più misteriosa è la supposta effervescente.
Lo spot che vi invito a vedere cliccando qui è abbastanza semplice e rude per alcuni versi....
Ma sta supposta effervescente... che effetto farà!!!!
mah....
venerdì, dicembre 28, 2007
venerdì, dicembre 21, 2007
chi dice natale dice festa.2
Quest’anno la festa d’agenzia era in clima anni ’70.
Noi del reparto creativo abbiamo avuto così l’idea di stupire il resto della popolazione dell’ufficio con un’azione di gruppo.
Per farvi capire, l’agenzia per cui lavoro è praticamente divisa in noi (circa 20) che lavoriamo su un unico cliente e tutti gli altri (un numero indistinto) che si dividono fra vari clienti ma che di fatto non sono un gruppo come invece siamo noi.
L’idea era quella di arrivare tutti noi 20 con delle enormi parrucche afro nere e bionde. Troviamo un fornitore su internet che inizialmente ci assicura di farci avere per tempo le parrucche. Peccato che il venerdì ci scrive per informarci che non avendo in magazzino 20 parrucche ce le invierà venerdì.
Peccato che la festa sia mercoledì....
.... così incazzate nere annulliamo l’ordine e come una brava trovarobe mi attacco al telefono alla ricerca di un nuovo fornitore.
Alla fine trovo due negozi a milano che hanno il numero sufficiente di parrucche, ma in vari colori. Così il venerdì sera volo a prenderne un tot in uno e lunedì, con Maria, recuperiamo le mancanti.
Tutti pronti mercoledì ci accordiamo in modo da arrivare tutti assieme per fare un’entrata trionfale.
Già per la strada eravamo un tale spettacolo che una macchina vicina ci ha fotografate…
Comunque arriviamo e lasciamo a bocca aperta gli altri colleghi.
Così oramai star incotrastati della serata prendiamo piede nel locale e soprattutto iniziamo ad assumere mOOOOlto alcol.. aiutati dall’effetto FREE DRINK che caratterizza le serate di questo tipo.
Arriva il fatidico momento del gioco che permette, come ogni anno di vincere un premio.
Il primo, un viaggio a Madrid lo vince la compagna OGM sulle note di bandiera rossa, il secondo la mitica Anna, con un vestito originale degli anni ’70 che azzecca la risposta della seconda manche e se ne andrà a Stoccolma…
La terza vede invece protagonisti la Rotter con un look esplosivo, un tal Pietro (che non appartiene al nostro gruppo) e la sottoscritta… alla fine siamo 1-1 io e Pietro e al prenotarsi per rispondere alla domanda decisiva, la valletta, una stronza galattica che per attirare l’attenzione era seminuda, ha detto che si era prenotato prima Pietro… così io ho perso sul filo del rasoio il viaggio a Londra in palio…
Serata fantastica finita abbracciata…
… al cesso di Anna, a vomitare tra un sonnellino e l’altro!
Noi del reparto creativo abbiamo avuto così l’idea di stupire il resto della popolazione dell’ufficio con un’azione di gruppo.
Per farvi capire, l’agenzia per cui lavoro è praticamente divisa in noi (circa 20) che lavoriamo su un unico cliente e tutti gli altri (un numero indistinto) che si dividono fra vari clienti ma che di fatto non sono un gruppo come invece siamo noi.
L’idea era quella di arrivare tutti noi 20 con delle enormi parrucche afro nere e bionde. Troviamo un fornitore su internet che inizialmente ci assicura di farci avere per tempo le parrucche. Peccato che il venerdì ci scrive per informarci che non avendo in magazzino 20 parrucche ce le invierà venerdì.
Peccato che la festa sia mercoledì....
.... così incazzate nere annulliamo l’ordine e come una brava trovarobe mi attacco al telefono alla ricerca di un nuovo fornitore.
Alla fine trovo due negozi a milano che hanno il numero sufficiente di parrucche, ma in vari colori. Così il venerdì sera volo a prenderne un tot in uno e lunedì, con Maria, recuperiamo le mancanti.
Tutti pronti mercoledì ci accordiamo in modo da arrivare tutti assieme per fare un’entrata trionfale.
Già per la strada eravamo un tale spettacolo che una macchina vicina ci ha fotografate…
Comunque arriviamo e lasciamo a bocca aperta gli altri colleghi.
Così oramai star incotrastati della serata prendiamo piede nel locale e soprattutto iniziamo ad assumere mOOOOlto alcol.. aiutati dall’effetto FREE DRINK che caratterizza le serate di questo tipo.
Arriva il fatidico momento del gioco che permette, come ogni anno di vincere un premio.
Il primo, un viaggio a Madrid lo vince la compagna OGM sulle note di bandiera rossa, il secondo la mitica Anna, con un vestito originale degli anni ’70 che azzecca la risposta della seconda manche e se ne andrà a Stoccolma…
La terza vede invece protagonisti la Rotter con un look esplosivo, un tal Pietro (che non appartiene al nostro gruppo) e la sottoscritta… alla fine siamo 1-1 io e Pietro e al prenotarsi per rispondere alla domanda decisiva, la valletta, una stronza galattica che per attirare l’attenzione era seminuda, ha detto che si era prenotato prima Pietro… così io ho perso sul filo del rasoio il viaggio a Londra in palio…
(La "valletta, che quando ha visto che l'attenzione era concentrata su di noi si è messa a fare la cubista)
Mi sono consolata gettandomi sul bancone del bar e chiamando chupiti per tutti ballando come una matta con gli altri del mio gruppo…Serata fantastica finita abbracciata…
… al cesso di Anna, a vomitare tra un sonnellino e l’altro!
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giovedì, dicembre 20, 2007
chi dice natale dice festa
o meglio, la festa aziendale di cui porto i postumi di sbornia e quant'altro ma di cui, per ora ho solo qualche frammento di ricordo (prima che i chupiti fossero troppi...):
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lunedì, dicembre 17, 2007
La verità dell'alligatore - Massimo Carlotto
L'alligatore è un detective privato.
L'alligatore è un ex detenuto condannato ingiustamente e rispettato per non aver parlato in carcere accusando chi l'aveva incastrato.
L'alligatore è un ex cantante blues.
Queste poche caratteristiche ci permettono di definire in maniera superficiale un personaggio più che mai pieno di sorprese e guizzi di creatività.
Attraverso l'indagine scopriremo la sua storia e il perchè di alcuni suoi vizi.
Scopriremo i suoi contatti e il suo modo di agire, sorrideremo dei suoi "soci" e ci affezioneremo agli informatori, ma alla fine capiremo che non sempre i cattivi sono quelli dietro le sbarre.
Una scrittura divertente, che si assapora facilmente e che ti fa andare a cercare altri libri scritti dall'autore...
emozioni
Sempre per la serie stiamo diventando grandi, sabato pomeriggio, tra un caffè e parecchie chiacchiere, la mia amica Vera mi ha mostrato l'ecografia dei due gemelli che aspetta.
La tecnologia ha fatto passi da giganti e così mi sono gustata una decina di minuti in dvd dei due "nipotini".
Una volta capito come si guardava quella roba un po' luminescente mi sono scoperta a guardare con il fiato mozzato dall'emozione quei due robini di cui uno, agitatissimo sembrava ballasse mentre l'altro dormiva beato.
Ho riconosciuto naso, bocca, braccia e gambe, ho osservato la spina dorsale che sembrava fluorescente e ho immaginato l'emozione della mia amica mentre sentiva che da dentro se stessa altri due cuori battevano.
Io ho sempre detto che più che istinto materno ho l'istinto ad essere zia e la mia emozione era tattile mentre mi vedevo a cullare i due marmocchietti che nasceranno e di cui ora non riesco nemmeno ad immaginare i volti, i sorrisi e le espressioni, di cui ancora non si sa il sesso, ma che sono già qui. E così mentre quello sopra ballava, quello sotto, svegliato dai movimenti della dottoressa che faceva l'ecografia, quasi a dire io me ne fotto, si è messo il ditino in bocca e si è rimesso a dormire...
La tecnologia ha fatto passi da giganti e così mi sono gustata una decina di minuti in dvd dei due "nipotini".
Una volta capito come si guardava quella roba un po' luminescente mi sono scoperta a guardare con il fiato mozzato dall'emozione quei due robini di cui uno, agitatissimo sembrava ballasse mentre l'altro dormiva beato.
Ho riconosciuto naso, bocca, braccia e gambe, ho osservato la spina dorsale che sembrava fluorescente e ho immaginato l'emozione della mia amica mentre sentiva che da dentro se stessa altri due cuori battevano.
Io ho sempre detto che più che istinto materno ho l'istinto ad essere zia e la mia emozione era tattile mentre mi vedevo a cullare i due marmocchietti che nasceranno e di cui ora non riesco nemmeno ad immaginare i volti, i sorrisi e le espressioni, di cui ancora non si sa il sesso, ma che sono già qui. E così mentre quello sopra ballava, quello sotto, svegliato dai movimenti della dottoressa che faceva l'ecografia, quasi a dire io me ne fotto, si è messo il ditino in bocca e si è rimesso a dormire...
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venerdì, dicembre 14, 2007
donne
L'altra sera in una serata tutta al femminile ci siamo ritrovate 5 donne in un'utilitaria.
Il risultato: decibel inverosimili e almeno tre discorsi intavolati in contemporanea... oltre all'effetto pollaio ovviamente.
Altri picchi ci sono stati al momento in cui Vera, amichetta incinta di due gemelli, ha raccontato il momento in cui le han detto che erano 2.
Pronostici sul sesso, totonomi, ruoli da zie e quant'altro si sono sprecati.
Poi è partito l'inevitabile elenco di ragazze vagamente coetanee e vagamente amiche che sono in attesa....
Ho riportato tutto a un tono meno sciuresco raccontando come, qui in ufficio, noi 4 giovani donne abbiamo consolato una collega che ha lasciato il fidanzato.
La storia è assurda e quindi merita un racconto.
I due dopo un annetto di amore decidono di andare a vivere assieme nella casa di lui.
Lei porta il suo tocco nell'appartamento e cozza inevitabilmente contro un ostacolo durissimo... LA MADRE DI LUI.
La madre di lui, ha le chiavi di casa.
La madre di lui ha cambiato le salviette della cucina che la madre di lei ha regalato alla coppia perchè BRUTTE.
La madre di lui ha ragione su tutto.
La madre di lui trova il copriletto da lei acquistato ORRIBILE (e lo sostituisce).
La madre di lui, quando in un momento di eccessive critiche a lei ha ricevuto un'appuntita risposto, ha detto al figlio che non vuole più vedere lei, nè sentirla nominare.
Quindi dopo mesi di sopportazione e ingoiando rospi, tra cui il fatto che lui MAI ha difeso lei, la nostra collega, sperando in un atto da uomo di lui, gli dice che fa le valigie e, come da tradizione, ritorna da sua madre. Lui, essendo sabato pomeriggio, impassibile fa quello che fa ogni sabato pomeriggio.... andare dalla mammina (ovviamente).
La giovane collega, tra le lacrime raccoglie alla rinfusa le sue cose e mentre sta per uscire di casa e dalla relazione riceve il seguente sms: "ti sei ricordata di chiudere le antine della finestra?"
Io: non gli hai pisciato sul divano?
Anna: non gli hai lasciato tutto aperto e allagato la casa?
Maria: non gli hai rigato la macchina?
Rotter: non gli hai bruciato il copriletto?
Lei dice che non ha fatto nulla di tutto ciò, ma che è rimasta molto male... (la ragazza ha un po' il temperamento glaciale)
Dopo questa affermazione interviene Ortensia, guest star del pranzo, e racconta di come, una sua amica abbia, con infinita pazienza e rabbia, tagliato a pezzettini tutto il guardaroba del lui in questione.
Raccontando l'episodio al mio uomo lui sull'idea di vendetta di Maria ha detto: Nu la macchina NO!
Così ho capito dove posso andare a parare qualora facesse qualcosa di doloroso per me oltre a mandargli i miei due grossi fratelloni....
Il risultato: decibel inverosimili e almeno tre discorsi intavolati in contemporanea... oltre all'effetto pollaio ovviamente.
Altri picchi ci sono stati al momento in cui Vera, amichetta incinta di due gemelli, ha raccontato il momento in cui le han detto che erano 2.
Pronostici sul sesso, totonomi, ruoli da zie e quant'altro si sono sprecati.
Poi è partito l'inevitabile elenco di ragazze vagamente coetanee e vagamente amiche che sono in attesa....
Ho riportato tutto a un tono meno sciuresco raccontando come, qui in ufficio, noi 4 giovani donne abbiamo consolato una collega che ha lasciato il fidanzato.
La storia è assurda e quindi merita un racconto.
I due dopo un annetto di amore decidono di andare a vivere assieme nella casa di lui.
Lei porta il suo tocco nell'appartamento e cozza inevitabilmente contro un ostacolo durissimo... LA MADRE DI LUI.
La madre di lui, ha le chiavi di casa.
La madre di lui ha cambiato le salviette della cucina che la madre di lei ha regalato alla coppia perchè BRUTTE.
La madre di lui ha ragione su tutto.
La madre di lui trova il copriletto da lei acquistato ORRIBILE (e lo sostituisce).
La madre di lui, quando in un momento di eccessive critiche a lei ha ricevuto un'appuntita risposto, ha detto al figlio che non vuole più vedere lei, nè sentirla nominare.
Quindi dopo mesi di sopportazione e ingoiando rospi, tra cui il fatto che lui MAI ha difeso lei, la nostra collega, sperando in un atto da uomo di lui, gli dice che fa le valigie e, come da tradizione, ritorna da sua madre. Lui, essendo sabato pomeriggio, impassibile fa quello che fa ogni sabato pomeriggio.... andare dalla mammina (ovviamente).
La giovane collega, tra le lacrime raccoglie alla rinfusa le sue cose e mentre sta per uscire di casa e dalla relazione riceve il seguente sms: "ti sei ricordata di chiudere le antine della finestra?"
Io: non gli hai pisciato sul divano?
Anna: non gli hai lasciato tutto aperto e allagato la casa?
Maria: non gli hai rigato la macchina?
Rotter: non gli hai bruciato il copriletto?
Lei dice che non ha fatto nulla di tutto ciò, ma che è rimasta molto male... (la ragazza ha un po' il temperamento glaciale)
Dopo questa affermazione interviene Ortensia, guest star del pranzo, e racconta di come, una sua amica abbia, con infinita pazienza e rabbia, tagliato a pezzettini tutto il guardaroba del lui in questione.
Raccontando l'episodio al mio uomo lui sull'idea di vendetta di Maria ha detto: Nu la macchina NO!
Così ho capito dove posso andare a parare qualora facesse qualcosa di doloroso per me oltre a mandargli i miei due grossi fratelloni....
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martedì, dicembre 11, 2007
navigando
sono andata a curiosare sul blog di Luca, per vedere se, per caso,aveva messo su le foto del suo recente viaggio ad Amsterdam. Sono invece incappata nel discorso che Nichi Vendola ha fatto il 9 dicembre a Roma.
A prescindere dalle inclinazioni politiche, credo che per una volta si sia sentito (o letto) un discorso che ha un che di nuovo. Nel linguaggio nei concetti, nelle dolorose similitudini.
Un comunicatore o un vero politico con ideali solidi di base che resteranno tali senza inclinarsi in base a come tira il vento? Io non lo so.
E mentre chiedevo a Luca se c'è speranza e se c'è da fidarsi, rileggevo quello che, riguardandomi, in quanto eterna precaria, mi ha colpito fortemente. Se non avete avuto la pazienza di leggere tutto il discorso, ma siete eterni precari e i vostri contratti sono sigle fittizie che coprono un lavoro da dipendente senza che questo sia ricosciuto leggete solo questo stralcio:
A prescindere dalle inclinazioni politiche, credo che per una volta si sia sentito (o letto) un discorso che ha un che di nuovo. Nel linguaggio nei concetti, nelle dolorose similitudini.
Un comunicatore o un vero politico con ideali solidi di base che resteranno tali senza inclinarsi in base a come tira il vento? Io non lo so.
E mentre chiedevo a Luca se c'è speranza e se c'è da fidarsi, rileggevo quello che, riguardandomi, in quanto eterna precaria, mi ha colpito fortemente. Se non avete avuto la pazienza di leggere tutto il discorso, ma siete eterni precari e i vostri contratti sono sigle fittizie che coprono un lavoro da dipendente senza che questo sia ricosciuto leggete solo questo stralcio:
C’è davvero una frattura multipla che racconta i perché del nostro perderci e anche delle nostre perdizioni. Frattura nella condizione di lavoro, appunto: cioè cesura tra il lavoratore e la sua condizione, solitudine tipica del suo contratto atipico, esternalizzazione della sua storia produttiva rispetto a qualunque codice della cittadinanza, precarietà come destino e come identità, il prestatore di braccia e di cervello a un ciclo economico che non intende più assumerlo come un interlocutore sociale ma come un ingrediente meccanico, o al massimo come solitaria risorsa umana o materiale rotabile, rottamabile, magari infiammabile.
Del Welfare è questo il nuovo protocollo che non si può accettare:
l’espulsione del lavoro dalla terra del diritto sociale e la sua regressione
nella palude esistenziale della precarietà.
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vita da precario
lunedì, dicembre 10, 2007
idee regalo
segnalazione da Anna:
vi segnalo la possibilità, telefonando per un appuntamento, di comprare gioielli afghani,
a prezzi veramente eccezionali, importati direttamente dal mio amico Jamil.
Collane, bracciali, anelli, orecchini, cinture. Tutto veramente di qualità, in argento e pietre dure, di ottima fattura. Se siete interessati, fate uno squillo a Jamil o a Raffaella.
Location:
Via Gaudenzio Ferrari 3
20123 Milano
3460649952 Raffaella
3331998238 Jamil
Via Gaudenzio Ferrari 3
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3460649952 Raffaella
3331998238 Jamil
si avvicina Natale
e c'è chi è felice di decorare casa meticolosamente, chi si trasforma nel Grinch e chi ha già pronto il cd con le canzoni natalizie. C'è chi pensa al menù del pranzo e chi (per i terons) anche a quello della vigilia, chi organizza feste in cui scambiarsi regalini e chi, allegro, si aggira per i negozi alla ricerca di quel qualcosa di speciale che darà un sorriso a chi lo riceverà...
... ma di tutto questo ora non parlerò.
Parlerò, cercando di non essere eccessivamente cinica, di come stamane io mi sia accorta dell'avvicinarsi del Natale.
Metropolitana.
Scendo dalla linea verde per cambiare e passare alla rossa e vedo un treno fermo, vuoto e a luci spente. Siccome era diretto verso la destinazione che a me non interessava, con la mia musica nelle orecchie, mi incammino verso il mio binario.
Il cartello mi dice che il mio convoglio passerà dopo 1 minuto.
Canticchio nella mente mentre attendo...
Passano un paio di minuti e così tolgo le cuffie mentre una voce Atm dice che la linea è momentaneamente bloccata a causa di motivi non dipendenti dalla servizio di trasporto pubblico milanese.
Così senza battere ciglio penso... uh c**o è Natale....
Sotto Natale aumentano non solo le spese e gli strati con cui ci copriamo dal freddo.. aumentano, purtroppo anche i suicidi e la metro rossa è uno dei vari modi in cui il triste scopo può andare a segno.
Un cinismo che spesso, in questi momenti si trasforma in esclamazioni davvero terribili.
Tipo "ma che palle, questi si devono ammazzare proprio mentre la gente va a lavorare!"
o cose del tipo, citando una ragazza che lavorava qui "ma non capisco, quanto ci vuole a tirar su quattro pezzettini?"
.... e meno male che a Natale siamo tutti più buoni....
... ma di tutto questo ora non parlerò.
Parlerò, cercando di non essere eccessivamente cinica, di come stamane io mi sia accorta dell'avvicinarsi del Natale.
Metropolitana.
Scendo dalla linea verde per cambiare e passare alla rossa e vedo un treno fermo, vuoto e a luci spente. Siccome era diretto verso la destinazione che a me non interessava, con la mia musica nelle orecchie, mi incammino verso il mio binario.
Il cartello mi dice che il mio convoglio passerà dopo 1 minuto.
Canticchio nella mente mentre attendo...
Passano un paio di minuti e così tolgo le cuffie mentre una voce Atm dice che la linea è momentaneamente bloccata a causa di motivi non dipendenti dalla servizio di trasporto pubblico milanese.
Così senza battere ciglio penso... uh c**o è Natale....
Sotto Natale aumentano non solo le spese e gli strati con cui ci copriamo dal freddo.. aumentano, purtroppo anche i suicidi e la metro rossa è uno dei vari modi in cui il triste scopo può andare a segno.
Un cinismo che spesso, in questi momenti si trasforma in esclamazioni davvero terribili.
Tipo "ma che palle, questi si devono ammazzare proprio mentre la gente va a lavorare!"
o cose del tipo, citando una ragazza che lavorava qui "ma non capisco, quanto ci vuole a tirar su quattro pezzettini?"
.... e meno male che a Natale siamo tutti più buoni....
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giovedì, dicembre 06, 2007
Un matrimonio per bene - Lessing Doris
sono un po' in ritardo con le mie recensioni.... vedo di recuperare un po':
In una cittadina del Sud Africa si svolge la vita matrimoniale di Martha, novella sposa che ha scelto la via delle nozze per potersi emancipare e trasferirsi in città.
Quello che lei non aveva programmato era però il rientrare incredibilmente in uno stereotipo, quello della famiglia, da cui lei è scappata con lo spauracchio e la volontà di non voler essere come sua madre. Martha rimane infatti subito incinta e da madre si ritrova immediatamente a pensare diversamente e rivedere la sua vita, senza mai abbandonare la strana sensazione di insoddisfazione che la pervade.
Le fa da sfondo la guerra e la comparsa delle prime “associazioni” comuniste all’interno della colonia. Ideali in cui lei si riconosce sia come ideologia sia come spirito di appartenza ed è questo che la porterà a fare una scelta ed uscire dal matrimonio che tutti osservavano deliziati come se fosse il risultato di un segno divino oltre che naturale evoluzione della vita di una donna.
Un po’ lento per i miei gusti ma decisamente interessante il lato introspettivo e il modo tutto speciale di osservare, come da dentro, la vita della protagonista, con i suoi dubbi e il suo senso di inadeguatezza come donna e madre senza retoriche e senza paure.
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che si legge?
forse....
... la gonna di oggi è troppo minimal...
maria, la mia collega, per prendermi in giro mi ha detto:
BELLA LA CINTURA!!!
.......
maria, la mia collega, per prendermi in giro mi ha detto:
BELLA LA CINTURA!!!
.......
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mercoledì, dicembre 05, 2007
curioso umorismo
Vi rigiro una segnalazione dell'attenta Anna:
carissime, volevo condividere con voi lo spirito dei lavoratori del ministero dell'interno...
Nella documentazione della direzione centrale per le politiche dell'immigrazione e dell'asilo, dopo una lunga serie di pagine in cui viene spiegato il meccanismo delirante con cui scaricare il programma, installarlo e poi accedere al labirinto di pagine per compilare il modulo di richiesta, si arriva alla pagina 19 (di 25) in cui teoricamente (se sei sopravvissuto e il sistema non ti ha ancora buttato fuori per eccessivo numero di utenti collegati) puoi accedere alla compilazione del modulo (sempre che tu abbia capito qual è il modulo che ti compete).
bene, coloro che hanno predisposto questo manualetto hanno pensato bene di essere molto spiritosi su una cosa che non ha nulla di divertente.
Nella sezione "richiedente", dovendo inserire dei falsi nomi, hanno messo, tra gli altri:
Knauss Gino e Geppetto Giuseppe:
in un'altra occasione avrei trovato la cosa alquanto divertente, peccato che qui stiano giocando con le vite degli altri.
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son matti
si diventa grandi
In anno tante cose sono cambiate.
Nella mia vita e in quella di chi circonda.
Sembra retorica, ma pensandoci bene su, in un anno può succedere di tutto.
Allora parto da me che sono la "voce narrante".
L'unica cosa fissa è stato il lavoro. Per quest'anno, e dopo tanti anni di cambiamenti è rimasto lo stesso del 2006. Per il resto:
Passiamo al mio entourage... vediamo LaFrancy dopo anni è tornata felicemente single... mas o meno...ed è andata a vivere sola, mentre Vera e Marco dopo anni si sono sposati e ora aspettano due gemelli.
Altra promessa sposa è la nostra Rotter, che ha detto sì alla proposta del suo Francesco e probabilmente a settembre convolerà a giuste nozze accompagnate da noi tre colleghe tronfie di emozione e con degli abiti nuovi per l'occasione.
Minch ha messo la testa a posto andando a vivere con la Pacs e riempiendo di speranze da futuro nonno il papy terons e la mamma post-moderna.
Little minch è andato fuori dai maroni andando a studiare a Trento e liberando casa da rumori molesti.
La mia collega Maria ha anche lei comprato casa con Ciccio.
Anna ha pure avuto un profondo cambiamento ma è più interiore come cosa e difficile da spiegare.
Altre amiche sono andate a vivere sole o a convivere e Ginez sta tentando di realizzare i suoi sogni.
Insomma, la sensazione è che si stia crescendo e che fra poco più di un marmocchio gironzolerà tra i tavoli durante le cene...
... è giusto così ma fa strano pensarlo....
Nella mia vita e in quella di chi circonda.
Sembra retorica, ma pensandoci bene su, in un anno può succedere di tutto.
Allora parto da me che sono la "voce narrante".
L'unica cosa fissa è stato il lavoro. Per quest'anno, e dopo tanti anni di cambiamenti è rimasto lo stesso del 2006. Per il resto:
- ho comprato una casa (che mi daranno fra pochi giorni oramai) instaurando così un legame trentennale con la mia banca,
- ho riacquistato la vista (o meglio quella parte che mi mancava)
- mi sono innamorata
Passiamo al mio entourage... vediamo LaFrancy dopo anni è tornata felicemente single... mas o meno...ed è andata a vivere sola, mentre Vera e Marco dopo anni si sono sposati e ora aspettano due gemelli.
Altra promessa sposa è la nostra Rotter, che ha detto sì alla proposta del suo Francesco e probabilmente a settembre convolerà a giuste nozze accompagnate da noi tre colleghe tronfie di emozione e con degli abiti nuovi per l'occasione.
Minch ha messo la testa a posto andando a vivere con la Pacs e riempiendo di speranze da futuro nonno il papy terons e la mamma post-moderna.
Little minch è andato fuori dai maroni andando a studiare a Trento e liberando casa da rumori molesti.
La mia collega Maria ha anche lei comprato casa con Ciccio.
Anna ha pure avuto un profondo cambiamento ma è più interiore come cosa e difficile da spiegare.
Altre amiche sono andate a vivere sole o a convivere e Ginez sta tentando di realizzare i suoi sogni.
Insomma, la sensazione è che si stia crescendo e che fra poco più di un marmocchio gironzolerà tra i tavoli durante le cene...
... è giusto così ma fa strano pensarlo....
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amarcord,
elucubrazioni,
stati d'animo
un grazie
Finalmente blogger mi fa caricare altre foto (ieri dava i numeri)
e così posso procedere con i ringraziamenti ufficiali, quindi:
e così posso procedere con i ringraziamenti ufficiali, quindi:
UN GRAZIE...
... a chi il giorno dopo aveva un esame...
(la Mao con me in versione ammaliatrice 2 giorni prima del suo ultimo esame)
... a chi ha trovato la macchina bloccata in uno strano parcheggio...
(francesco in fase scavalcamento cancello per salvare i miei regali reclusi in auto)
...a chi è amica da sempre...
(LaFrancy pìù bella che mai!)
.... a chi ha subito da me molestie notturne....
(fiore che subisce un innocente attacco da stefano)
...a chi è arrivato dal bresciano a farmi gli auguri...
(federico e morena abbracciati per un sorriso alla stampa)
...a chi mi sopporta tutti i giorni (o ci sostituisce in casi di malattia e ferie)....
(maria, la rotter e la supplente paola)
...a chi non solo mi sopporta quotidianamente, ma che, addirittura, per l'occasione ha indossato un tubino...
(anna in tiro per me!)
... ai miei grafici di riferimento (presenti e passati) preferiti....
(manuel e matteo - cucù - di nuovo assieme)
...ai miei fratelloni che mi circondano di affetto...
(la mia panzotta in mezzo a quelle dei miei fratelli... quella a righe è finta.... l'altra è vera!!!!)
... a chi mi ama....
(quanto siamo belli insieme???!!!!)
..... e a tutti quanti non siamo riusciti a ritrarre in foto,
a chi non c'era ma mi ha scritto,
a chi è partito ma era lì con il pensiero,
a chi non poteva perchè triplo,
a chi ha ritrovato il sorriso pensando positivo,
a chi, se non fosse stata a Londra per prendere in mano la propria vita, ci sarebbe stata,
a chi era in montagna con la pupa e a chi di pupi ne deve accudire tre
a chi prima o poi stanerò dal suo comodo divano...
...insomma a chiunque mi ha dimostrato affetto e appagato il mio, incontrollato egocentrismo!
(le mie ditine a wurstel adornate dal regalo della supplente!)
(la Mao con me in versione ammaliatrice 2 giorni prima del suo ultimo esame)
... a chi ha trovato la macchina bloccata in uno strano parcheggio...
(francesco in fase scavalcamento cancello per salvare i miei regali reclusi in auto)
...a chi è amica da sempre...
(LaFrancy pìù bella che mai!)
.... a chi ha subito da me molestie notturne....
(fiore che subisce un innocente attacco da stefano)
...a chi è arrivato dal bresciano a farmi gli auguri...
(federico e morena abbracciati per un sorriso alla stampa)
...a chi mi sopporta tutti i giorni (o ci sostituisce in casi di malattia e ferie)....
(maria, la rotter e la supplente paola)
...a chi non solo mi sopporta quotidianamente, ma che, addirittura, per l'occasione ha indossato un tubino...
(anna in tiro per me!)
... ai miei grafici di riferimento (presenti e passati) preferiti....
(manuel e matteo - cucù - di nuovo assieme)
...ai miei fratelloni che mi circondano di affetto...
(la mia panzotta in mezzo a quelle dei miei fratelli... quella a righe è finta.... l'altra è vera!!!!)
... a chi mi ama....
(quanto siamo belli insieme???!!!!)
..... e a tutti quanti non siamo riusciti a ritrarre in foto,
a chi non c'era ma mi ha scritto,
a chi è partito ma era lì con il pensiero,
a chi non poteva perchè triplo,
a chi ha ritrovato il sorriso pensando positivo,
a chi, se non fosse stata a Londra per prendere in mano la propria vita, ci sarebbe stata,
a chi era in montagna con la pupa e a chi di pupi ne deve accudire tre
a chi prima o poi stanerò dal suo comodo divano...
...insomma a chiunque mi ha dimostrato affetto e appagato il mio, incontrollato egocentrismo!
(le mie ditine a wurstel adornate dal regalo della supplente!)
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martedì, dicembre 04, 2007
il papy imbarazzato
mio padre, credo come ogni papy terons che si rispetti, ha un forte senso del pudore per quel che riguarda la sfera intima. In sua presenza ogni allusione sessuale seppur blanda è vietata.
In questo è molto all'antica, figuriamoci a gestire il fatto che uscendo di casa con Stefano gli dico, di corsa, che non torno a dormire a casa ma che andrò da lui.
Ho visto che fissava lo schermo e per un attimo ho creduto non avesse sentito... ma poi ho capito che stava somatizzando...
... conferma avuta stamattina quando in uno strano discorso e farfugliamento ha pronunciato in maniera confusa un vago io sono in imbarazzo e chiudendo con ci vuole un po' di privacy!
Da una parte mi fa tenerezza, ma dall'altra, la parte più bastardella di me ha pensato: allora facevo bene a dirti che dormivo dall'amica Fiore (dove effettivamente dormivo i 2/3 delle volte che l'ho detto)....
.... per la serie fesso e contento!
In questo è molto all'antica, figuriamoci a gestire il fatto che uscendo di casa con Stefano gli dico, di corsa, che non torno a dormire a casa ma che andrò da lui.
Ho visto che fissava lo schermo e per un attimo ho creduto non avesse sentito... ma poi ho capito che stava somatizzando...
... conferma avuta stamattina quando in uno strano discorso e farfugliamento ha pronunciato in maniera confusa un vago io sono in imbarazzo e chiudendo con ci vuole un po' di privacy!
Da una parte mi fa tenerezza, ma dall'altra, la parte più bastardella di me ha pensato: allora facevo bene a dirti che dormivo dall'amica Fiore (dove effettivamente dormivo i 2/3 delle volte che l'ho detto)....
.... per la serie fesso e contento!
carrambata
se andate a buttare l'occhio ai commenti al precedente post sarete partecipi di una simpatica Carrambata.
Una ex compagna di Liceo ha incontrato un ex compagno sull'autobus.
Immagino la scena del ma ti ricordi quello? e altre cose tipo ma sì dai e chissà che fine avrà fatto quell'altro??? e tra un ricordo ed un altro sono emersa io e l'ex compagno le dice del blog senza ricordarsi il nome e lei mi trova ed eccoci a parlare al telefono.
Un'unica certezza in tutto questo... la mia memoria è andata.... far riaffiorire alcuni nomi è praticamente un'impresa titanica....
Però è bello ritrovarsi in qualche modo e scoprire che si ride come un tempo, che si è cresciuti e che tutto è cambiato ma che, in fin dei conti, si rimane le solite zabette* di sempre...
*zabette: credo sia un termine dialettale. Va a indicare coloro che usano la lingua solo per sparlare senza riuscire a tenerla a freno. In questo caso usato in termini del tutto ironici ad indicare due che parlano come due allegre comari...
Una ex compagna di Liceo ha incontrato un ex compagno sull'autobus.
Immagino la scena del ma ti ricordi quello? e altre cose tipo ma sì dai e chissà che fine avrà fatto quell'altro??? e tra un ricordo ed un altro sono emersa io e l'ex compagno le dice del blog senza ricordarsi il nome e lei mi trova ed eccoci a parlare al telefono.
Un'unica certezza in tutto questo... la mia memoria è andata.... far riaffiorire alcuni nomi è praticamente un'impresa titanica....
Però è bello ritrovarsi in qualche modo e scoprire che si ride come un tempo, che si è cresciuti e che tutto è cambiato ma che, in fin dei conti, si rimane le solite zabette* di sempre...
*zabette: credo sia un termine dialettale. Va a indicare coloro che usano la lingua solo per sparlare senza riuscire a tenerla a freno. In questo caso usato in termini del tutto ironici ad indicare due che parlano come due allegre comari...
lunedì, dicembre 03, 2007
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