L'altra sera in una serata tutta al femminile ci siamo ritrovate 5 donne in un'utilitaria.
Il risultato: decibel inverosimili e almeno tre discorsi intavolati in contemporanea... oltre all'effetto pollaio ovviamente.
Altri picchi ci sono stati al momento in cui Vera, amichetta incinta di due gemelli, ha raccontato il momento in cui le han detto che erano 2.
Pronostici sul sesso, totonomi, ruoli da zie e quant'altro si sono sprecati.
Poi è partito l'inevitabile elenco di ragazze vagamente coetanee e vagamente amiche che sono in attesa....
Ho riportato tutto a un tono meno sciuresco raccontando come, qui in ufficio, noi 4 giovani donne abbiamo consolato una collega che ha lasciato il fidanzato.
La storia è assurda e quindi merita un racconto.
I due dopo un annetto di amore decidono di andare a vivere assieme nella casa di lui.
Lei porta il suo tocco nell'appartamento e cozza inevitabilmente contro un ostacolo durissimo... LA MADRE DI LUI.
La madre di lui, ha le chiavi di casa.
La madre di lui ha cambiato le salviette della cucina che la madre di lei ha regalato alla coppia perchè BRUTTE.
La madre di lui ha ragione su tutto.
La madre di lui trova il copriletto da lei acquistato ORRIBILE (e lo sostituisce).
La madre di lui, quando in un momento di eccessive critiche a lei ha ricevuto un'appuntita risposto, ha detto al figlio che non vuole più vedere lei, nè sentirla nominare.
Quindi dopo mesi di sopportazione e ingoiando rospi, tra cui il fatto che lui MAI ha difeso lei, la nostra collega, sperando in un atto da uomo di lui, gli dice che fa le valigie e, come da tradizione, ritorna da sua madre. Lui, essendo sabato pomeriggio, impassibile fa quello che fa ogni sabato pomeriggio.... andare dalla mammina (ovviamente).
La giovane collega, tra le lacrime raccoglie alla rinfusa le sue cose e mentre sta per uscire di casa e dalla relazione riceve il seguente sms: "ti sei ricordata di chiudere le antine della finestra?"
Io: non gli hai pisciato sul divano?
Anna: non gli hai lasciato tutto aperto e allagato la casa?
Maria: non gli hai rigato la macchina?
Rotter: non gli hai bruciato il copriletto?
Lei dice che non ha fatto nulla di tutto ciò, ma che è rimasta molto male... (la ragazza ha un po' il temperamento glaciale)
Dopo questa affermazione interviene Ortensia, guest star del pranzo, e racconta di come, una sua amica abbia, con infinita pazienza e rabbia, tagliato a pezzettini tutto il guardaroba del lui in questione.
Raccontando l'episodio al mio uomo lui sull'idea di vendetta di Maria ha detto: Nu la macchina NO!
Così ho capito dove posso andare a parare qualora facesse qualcosa di doloroso per me oltre a mandargli i miei due grossi fratelloni....
venerdì, dicembre 14, 2007
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2 commenti:
Già, eppure, per quante vendette si possano mai studiare, quando succedono queste cose, in genere, ti rimane dentro un vuoto così grande che ti passa la voglia di infierire. O almeno, questo è quanto accade al sottoscritto.
In ogni caso è terribile pensare a quanto sia resistente il cordone ombelicale in taluni individui.
See ya!
Stefano non preoccuparti non ti farei mai del male lo sai.
anzi ,nel caso mia sorella ti lasciasse, sono disponibile a farti da spalla!
solidarietà maschile
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