lunedì, settembre 11, 2006

Pensione Eva - Andrea Camilleri



Anche se non parla di Montalbano, Camilleri mi rapisce e fa sì che lo divori con voracità.

Breve romanzo che riesce a raccontare con leggerezza un periodo della storia d'Italia decisamente drammatico che è quello della Guerra.

Attraverso lo svezzamento sessuale di Nenè (alterego probabilmente dell'autore) ci imbattiamo in personaggi colorati, dolci e drammatici nello stesso tempo. Personaggi che seppur in poche parole vengono raccontati e scoperti al di fuori del ruolo che ricoprono nella società.

E tutti girano attorno alle pensione del titolo, una casa di piacere. Un luogo di incontro, scontro e scambio, ma soprattutto di vita. In cui in un periodo difficile come la guerra gli uomini vanno a soddisfare il loro istinto vitale per sentirsi ancora uomini nonostante tutto e per sentire, seppur a pagamento, il calore umano... in un luogo dove le prostitute non sono solo corpi ma anche un anima.

Oltretutto il tono rimane sempre allegro e appunto vitale... perchè il sesso è questo, non è sporco, non è volgare per Camilleri, ma è piacere, soddisfazione, gioco e anche amore, anche se fai la prostituta.

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