mercoledì, settembre 06, 2006

La regina disadorna – Maurizio Maggiani


Romanzo articolato con una storia che parte da lontano per arrivare ai reali protagonisti. O meglio ancora, in stile latino-americano l’autore parte presentandoci i vari personaggi in stile saga familiare.

La storia è nettamente divisa in due, con il rischio, a mio avviso, di perdere il filo… e di avere la sensazione di leggere un altro libro.

La prima parte, ambientata a Genova, racconta la storia della famiglia di una giovane e strana ragazza che rimane presto orfana di madre e poi successivamente viene lasciata sola anche dal padre e dai fratelli, che perdendo la donna perdono il punto di riferimento su cui gira la famiglia.

La ragazza rimane sola e “chiacchierata” dalla città a causa dei suoi strani e riservati atteggiamenti.
Finchè incontra Paride, un giovane bello e ammirato da tutti che la ama dal primo istante in cui i loro sguardi si sono sfiorati… da uno strano amore e rapporto di coppia nasce Giacomo, che cresce tra le attenzioni di madre, padre e vari zii adottivi che lo portano a scoprire le meraviglie di una città come Genova che porta con sé varie realtà. L’equilibrio si rompe con la guerra e, soprattutto con l’intervento di una vecchia prostituta, da sempre innamorata di Paride, che tradisce il ragazzo che sottobanco è a capo della resistenza.

La sua donna viene perseguitata e portata in un campo di concentramento mentre il figlio viene nascosto in seminario.

Alla fine del conflitto niente sarà uguale, lei, salvata dai suoi innumerevoli talenti torna a casa per scoprire della morte del suo amore e il figlio Giacomo nonostante l’enorme affetto che lo lega alla madre decide di rimanere in seminario e prendere i voti nonostante una fede più iconografica che di valori.

Da qui l’autore abbandona quasi tutti i personaggi che ci hanno fatto compagnia e lascia solo Giacomo in partente per un’isola sperduta in cui si dovrà confrontare con popolazioni indigene e soprattutto con se stesso, con la sua fede e con il sua carattere forgiato dal passato.

Il risultato è un uomo in continuo cambiamento e evoluzione… che lo conduce a un finale su misura e che lo ricongiunge alla sua famiglia.

Ben scritto davvero, sapore sud americano nei personaggi e negli intrecci, anche se davvero ne avrebbe giovato una divisione in due romanzi collegati ma separati.

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