venerdì, dicembre 29, 2006

il vaso di pandora

Adoro parlare, sono logorroica di natura, ma quando non ho le idee chiare mi piace stare in silenzio a sentire le cose. Il corpo, il respiro, il cuore che batte, le emozioni, le sensazioni. A un certo punto però, mi insegnano, è il caso di fermarsi e rifletterci su. C’è chi le chiama pippe mentali, chi masturbazioni analitiche, insomma, capire il senso delle cose, delle azioni, le aspettative, i limiti.

Ultimamente ci penso poco ai limiti, anzi a dire il vero non me li sono mai posti (se non quelli del rispetto degli altri) ma ultimamente non riesco a vederli e non a causa della miopia. Vivere quel che capita senza pensare a come al risveglio mi sentirò me le fa godere di più, almeno in questa fase della vita in cui sperimento su me stessa cosa ho imparato finora.

Il vaso di Pandora è stato aperto e scoprire che quello che ne è uscito non è dovuto alla mano di chi lo ha aperto ma che fa parte di me, libera espressione di esplosioni, emozioni, desideri e follie che sono totalmente mie mi affascina. E l’istinto mi dice di non averne paura. Sono io.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Passo a trovarti qua, a casa tua...
Piacere.
Quello che hai scritto oggi lo sento molto...
:)

Ester. Donna, mamma e molto altro ha detto...

Grazie di essere passata!

Mi sono specchiata nel tuo post!
:)