venerdì, ottobre 08, 2010
...a questo mondo....
Ieri sera ero molto turbata nello sentire i tg vari parlare dell'omicidio di Sara Scazzi. Non solo perchè consumato in famiglia e in maniera davvero orribile, ma anche per la sensazione di onnipotenza che quest'uomo dall'aria e dall'animo rude ha avuto. Non mi spiego diversamente il coraggio con cui ha affrontato con calma la sua famiglia per tutti questi giorni e la faccia tosta che ha avuto nell'andare pure a parlare in televisione. Quasi a prenderci in giro, come aveva fatto già qualche anno fa Alessi, l'assassino del piccolo Tommaso.
Siamo davvero purtroppo nella società in cui, come diceva Warhol, tutti dobbiamo godere dei nostri 15 minuti di celebrità?
Insomma ieri sera mi sono chiesta se non sia stato da incoscienti fare un bambino in un mondo così brutto, così consapevolmente cattivo e spietatamente esibizionista. Spero che la risposta la diano davvero le nuove generazioni, e noi nuovi genitori nel crescere i futuri uomini e donne di domani rispolverando alcuni valori quali il rispetto degli altri, l'educazione, il senso civico e il senso del giusto e dello sbagliato ed insegnando fin da piccoli che ad ogni azione segue una conseguenza....
giovedì, settembre 09, 2010
l'amore non è una lista della spesa
Iniziamo ad avere un manuale per tutto e quelle che una volta erano semplici tecniche per renderci più appettibili all'altro stanno diventando leggi inderogabili...
Il massimo è stato raggiunto da un'amica che raccontandomi di aver conosciuto un nuovo ragazzo si stupiva del fatto che le interessasse nonostante non fosse del tutto aderente alla lista delle caratteristiche che il presunto principe azzurro dovrebbe avere...
Ma non paga della lista delle cose che lui DEVE avere aveva anche una lista delle cose da NON avere...
....mi immagino un curioso monologo tipo quello che da piccoli si faceva all'apertura dei pacchetti di figurine: celo, manca manca, celo.... e si trova un doppione?????
mercoledì, luglio 28, 2010
La caccia la tesoro - Andrea Camilleri
Casino totale - Jean-Claude Izzo
venerdì, giugno 25, 2010
il mondo al contrario
Da una parte mi intristisco sempre più nel constatare gli effetti del tempo sulla mente di mio nonno che oramai non riconosce più nessuno, addirittura, visto che oramai ha perso anche le inibizioni e l'uomo integerrimo e pudico ha fatto spazio ad un anziano che segue i suoi più bassi istinti, ha pure toccato il sedere ieri sera.
L'altro effetto è una botta di autostima perchè la sua badante, una ragazza peruviana di una simpatia e di un amore per la vita travolgenti, mi guarda sempre con cupidigia invidiando le mie, oramai abbondantissime,forme.
Ebbene sì, al suo paese, come dice lei, io farei furore! Donne con il sedere grosso come il mio ed il seno prosperoso sono molto amate e così lei, per riuscire ad ingrassare un po' nei punti giusti, in vista dell'agognato incontro con suo marito dopo ben 3 anni di lontananza, fa un sacco di esercizi e si imbottisce di carboidrati...
... per non parlare poi del fatto che invidia la carnagione candida e ci guarda stupita quando noi, orgogliosi mostriamo l'abbronzatura!
davvero un altro mondo!
le donne...
lui: amore con questi nuovi capelli sei bellissima!
lei: ah, quindi prima ero brutta?????
mercoledì, maggio 05, 2010
avere un figlio...
La cosa ci creava un po' di ansia perchè la descrizione della nascita del primo figlio ci veniva descritta come una sorta di anno zero. Un momento di non ritorno da cui la tua vita cambiava in peggio e in cui il tuo IO veniva irrimediabilmente risucchiato da un essere piccolo piccolo che dipendeva in tutto e per tutto da te e che, non pago di questo, riduceva la tua vita di coppia all'eccitazione di una partita a monopoli.
Noi abbiamo sempre fatto spallucce durante l'attesa, trepidando all'idea della gioia che ci avrebbe dato, ma diciamolo, tremando un po' pensando allo scombussolamento che avrebbe creato. Comunque, con la tranquillità che ci contraddistingue, eravamo pronti a tutto e non avevamo programmato nulla, in maniera da rimanere meno shockati al momento dello stravoglimento di esistenza.
Bhè... Roberto è arrivato...e vabbè, abbiamo rinunciato a qualche uscita serale e ad un paio d'ore di sonno.... abbiamo più parenti in giro per casa che fanno curiosi ultrasuoni di giubilo ad ogni smorfia del bambino, ma siamo mille volte più felici di prima.
Nulla di quello che non posso fare a causa sua mi pare un sacrificio perchè io mi diverto a ridere con lui e di lui. Sono felice di svegliarmi al mattino sentendo i versetti che provengono dal suo lettino e mi si riempe il cuore di amore fino a scoppiare quando sento il suo papà che gli canta i cori da stadio mentre gli cambia il pannolino e mi rilasso e rido quando la sera, prima di cena, faccio un balletto con lui e Stefano con Ticchio sulle note di qualche canzone passata alla radio...
Certo è che lui è proprio bravo.... e come ha detto la veterinaria di Ticchio....
ragazzi vi è andata proprio di culo!
lunedì, maggio 03, 2010
lunedì, aprile 26, 2010
Ogni cosa è illuminata - Jonathan Safran Foer
lunedì, marzo 22, 2010
martedì, marzo 02, 2010
pensieri in solitudine
La casa è insomma silenziosa.
Di quel silenzio che c'è la sera, quando la gente stanca si butta sul divano davanti la TV fino ad addormentarsi.
Oggi sono stata in giro tutto il giorno, lunghe passeggiate per favorire la nascita del mio bambino e per non farmi sentire con le chiappe pesanti. C'era un sole bellissimo e quell'aria che noi definiamo "ticchiosa", da relax, in cui potresti addormentarti al sole senza nemmeno accorgertene.
Tornata a casa e nuovamente sola con il mio fedele compagno a quattro zampe mi sentivo come se fossi stata al mare, sarà l'effetto di questi primi soli che fanno tanto primavera.
Mi sono goduta così un po' di questo silenzio mentre pensavo alle persone che ho incontrato in questi giorni di sole in cui sola, o con Stefano e Ticchio, o anche con la mia nipotina, sono stata oggetto di sguardi addolciti dall'imminenza della nascita. Da curiosità cariche di affetto di chi è felice di vederti così, con la pancia gonfia d'amore e il viso di chi sa che fra poco la sua vita cambierà.
Ed è per questo che mi sono goduta il silenzio... un saluto a qualcosa che, dicono, per un po' non avremo più fra queste quattro mura colorate...
Ma da che sono entrata per la prima volta qua, in questa casa, la mia vita stava già cambiando. Da lì a poco avrei conosciuto Stefano, da lì a poco avrei quindi provato l'amore assoluto che abbiamo, la gioia più immensa che finora ho provato. Da lì a poco avremmo vissuto qua dentro riempendo la casa non solo di colore e foto, ma di risate, musica, peli di cane e tanto amore. Di lì a poco ci saremmo guardati negli occhi e ci saremmo detti: ma perchè aspettare, facciamolo ora questo bambino....
... insomma, non so quando il bambino nascerà, forse stanotte o fra dieci giorni, ma so che qua dentro, in questa tana che la nostra casa, non potrà che esserci la mia famiglia e la mia felicità e fanculo se non ci sarà più questo incredibile silenzio...
giovedì, febbraio 25, 2010
essere incinta.4
"a signò, almeno lei fra un po' se libera.... a me questa me resta!"
(toccandosi una bella panzona)
lunedì, febbraio 22, 2010
le perfezioni provvisorie - Gianrico Carofiglio
Quarta avventura per l'avvocato Guerrieri che torna con uno studio nuovo e nuovi collaboratori ma che resta, in fin dei conti, il solito personaggio curioso ed in evoluzione che abbiamo conosciuto nei precedenti romanzi.
Il libro gira attorno all'insolita richiesta da parte di un collega di indagare sulla scomparsa di una ragazza, sparita nel nulla sei mesi prima. I genitori non dandosi pace e temendo la chiusura delle indagini da parte delle forze dell'ordine cercano attraverso Guido una risposta al loro dolore.
Seppur confuso, l'avvocato accetta il lavoro e così lo seguiamo nei suoi ragionamenti e nelle sue domande fino alla risoluzione del caso che si rivela più dolorosa del previsto.
Ma nel frattempo che succede al nostro Guido? Anche in questo romanzo il nostro eroe cresce, matura e affronta il tempo che passa con tutte le sue sfumature, e così lo ritroviamo a perdersi in lontani ricordi ed in nostalgie con sapore di rimpianto anche grazie all'aiuto di personaggi che solleticano la sua curiosità e le sue elucubrazioni.
Insomma, anche questa volta, il caso di cui si occupa l'avvocato diventa in fin dei conti una maniera per conoscerlo meglio e volendo, amarlo ancora un po' di più.
lunedì, febbraio 15, 2010
mia suocera 2.0
Io, ricordando un tempo in cui a tradimento mi palpeggiò, mi sono irrigidita ed ho risposto un netto e chiaro NO!
Ma lei, da ex infermiera del nido che si vuole assicurare che il futuro nipote abbia agio nel ciucciare il latte ha insistito..
io: NO! rosalba ho detto NO!
lei: ma devo vedere se è fuori
io: il mio capezzolo è assolutamente normale, non preoccupparti
lei: ...
io: (un po' alle strette) chiedi a Stefano!
Stefano: mamma fidati è perfetto così, il bambino lo trova sicuro.
Lei mi è parsa convinta, ma so già che quando sarò in ospedale tornerà all'attacco e cercherà di palpeggiarmi il seno per sentire se mi arriva la montata lattea... e vi assicuro che mi terrorizza più del parto...
mia suocera 1.0
Ma visto che stava visibilmente esagerando l'abbiamo bloccata e le abbiamo vietato di andare avanti a cucire e ricamare (anche perchè non proprio secondo il nostro gusto) e così lei che ha fatto, oramai presa da questo fervore????
Ha fatto un bel cappottino al cane...che come dice lei: purin poretti lui!
giovedì, febbraio 04, 2010
A single man
Andare a vedere questo film è stata una scelta orientata essenzialmente da due motivi: l'attore protagonista, Colin Firth, e dal regista, o meglio dalla curiosità di vedere come un uomo con un aurea di bellezza come quella che emette Tom Ford riuscisse a convertire in immagini una storia.
Il risultato è una poesia di immagini e sentimento, di primi piani, di ricordi e di scelte cromatiche. La costruzione di un'immagine nel tentativo di dare parola al dolore.
Julianne Moore che non nasconte le rughe del suo personaggio così tristemente decadente e Colin Firth che rimane sospeso nell'organizzare la propria dipartita mentre il resto dell'America è attanagliata dalla paura per un eventuale bombardamento nucleare, riempiono così la scena di emozioni che altro non serve.
In alcuni momenti Tom Ford cade forse in un manierismo eccessivo, ma usciti dal cinema si ha la sensazione che nessuna scelta di inquadratura, di colore o altro sia stata superflua nel costruire questa poesia d'amore.
SuperTex - Leon de Winter
venerdì, gennaio 22, 2010
Julie&Julia
l'oscura immensità della morte - Massimo Carlotto
martedì, gennaio 12, 2010
Asterix e le 12 fatiche: la Casa che rende folli(VIII)
Come mai pubblico questo (lungo) video?
Semplice, per la mia pratica di maternità, l'INPS, mi ha chiesto il certificato della mia ginecologa validato da una struttura del servizio sanitario nazionale.
Nulla di strano penso io e così mi faccio fare dalla mia dottoressa un bel certificato che, mi dice lei, dovrò far timbrare in ospedale o all'ASL.
Semplice formalità mi dico... ed invece...
All'ospedale mi dicono che non sanno bene, forse dovrei fare una visita, e mi dicono di chiedere al CUP.
Al CUP, una donna con un espressione ebetissima mi dice che non ne sa nulla, di chiedere all'ASL.
All'ASL mi danno il numero di un consultorio familiare. Chiamo e la signora che risponde mi dice che loro non possono farlo in quanto non sono assistita da loro. Io un po' infastidita chiedo quindi come fare per avere un timbro su un certificato esistente e facendo conto che sono incinta di 7 mesi... risposta: credo che debba fare un visita per accertare la sua gravidanza...
Un po' perplessa mi tocco la panzona e con determinazione mi dirigo verso un'altra ASL per chiarire una volta per tutte come devo fare.
All'ASL mi infilo nel consultorio familiare e nuovamente, ma stavolta con certezza, mi viene detto che devo fare una visita presso l'ospedale che appurerà così il mio reale stato di gravidanza e la signora aggiunge: sa noi potremmo andare avanti sulla fiducia, ma non essendo lei nostra paziente non possiamo garantire...
Mi ritocco istintivamente la pancia, spero tanto che il bambino non senta le idiozie della burocrazia italiana, e così, come da indicazioni, mi ridirigo nuovamente al CUP.
Altra signorina con un espressione davvero vaqua, quando le spiego il mio problema mi dice che allora mi fisserà un appuntamento in ospedale, certo non si può fare prima del 13 di gennaio. Inutile spiegare che avrei dovuto presentare la pratica entro il 10 ed inutile cercare nel suo sguardo un barlume di empatia o anche solo uno spiraglio di vita, così accetto la visita del 13 gennaio che confermerà che la panza che mi è cresciuta non è il risultato prolungato dell'Oktoberfest e i movimenti che mi sballanzolano il ventre non è un meteorismo eccessivo, ma bensì un bambino. Mi immagino un signore che felicemente difronte all'ecografia di un pupo che oramai peserà un paio di chili mi dirà: signora lei è in dolce attesa!
Vabbè, insomma il tutto si è risolto in circa 4/5 ore, che sarà mai!
Forse è per questo che ho postato questo video...
venerdì, gennaio 08, 2010
prendersi tempo
è curioso come serva fare un figlio per potersi fermare, respirare e godersi la vita al di fuori del tran tran quotidiano.
Anche io ho detto che mi aspetto di prendermi del tempo. In fin dei conti, seppur avevo ridotto le ore lavorative, ancora non mi ero davvero fermata per godere di quello che sto vivendo.
Sto godendo nello svegliarmi con un piedino nelle costole e delle manine che ravanano e ti fanno correre a fare la pipì nel momento in cui spingono troppo sulla vescica, sto godendo nel mettere alla mia pancia, oramai bella grossa, le cuffione e sentire che il bambino si rilassa, sto godendo nell'accarezzare la testa del mio compagno mentre appoggia l'orecchio alla pancia o osserva i movimenti che il pupo, come un alien dentro di me,fa fare al mio corpo.
Ma non sto godendo solo delle meraviglie di avere un bambino dentro di me, sto godendo del mio tempo. Un esempio: ho appena prenotato la ceretta di lunedì pomeriggio alle 16. Credo di non aver mai avuto la possibilità di andarci in qualsiasi momento come ora.
Sto godendo nel non aspettare il sabato per fare la lavatrice e sto godendo quando, magari a metà pomeriggio, notando che in TV non c'è nulla spengo tutto e sotto la copertina sul divano mi metto a leggere un libro.
Godere del tempo è qualcosa di incredibile, dopo anni ad uscire all'ora di colazione e rientrare giusto giusto per cena, mi accorgo di quanta gente c'è in giro alle quattro del pomeriggio.
La vecchietta che abita nello stabile di fronte a me e che ogni sera attendeva il mio rientro per tirare giù la tapparella mi ha invitato da lei per un caffè, il fioraio dirimpettaio non vede l'ora che passi dentro a prendere un fiore per fare due chiacchiere e mia madre passa quando vuole a vedere come sto, per portare fuori Ticchio o anche solo per bere un caffè, insomma un'altra vita sociale che ti purifica nell'animo dall'ansia degli orari e dalla fretta del produrre.
Nel frattempo mancano in teoria due mesi alla nascita del mio bambino e mi ha preso la frenesia di preparare la tana. La nostra e la sua, spostare il letto, fare lo spazio per il fasciatoio e i suoi microvestitini, creare un piccolo angolo per i suoi sogni augurandoci che sia dolce e tranquillo come siamo ora io e il suo papà nell'attenderlo e che ci faccia dormire la notte....