venerdì, gennaio 08, 2010

prendersi tempo

Questa è una delle cose che molte donne del corso preparto che frequento, me compresa, si aspettano dal corso stesso.

è curioso come serva fare un figlio per potersi fermare, respirare e godersi la vita al di fuori del tran tran quotidiano.

Anche io ho detto che mi aspetto di prendermi del tempo. In fin dei conti, seppur avevo ridotto le ore lavorative, ancora non mi ero davvero fermata per godere di quello che sto vivendo.

Sto godendo nello svegliarmi con un piedino nelle costole e delle manine che ravanano e ti fanno correre a fare la pipì nel momento in cui spingono troppo sulla vescica, sto godendo nel mettere alla mia pancia, oramai bella grossa, le cuffione e sentire che il bambino si rilassa, sto godendo nell'accarezzare la testa del mio compagno mentre appoggia l'orecchio alla pancia o osserva i movimenti che il pupo, come un alien dentro di me,fa fare al mio corpo.

Ma non sto godendo solo delle meraviglie di avere un bambino dentro di me, sto godendo del mio tempo. Un esempio: ho appena prenotato la ceretta di lunedì pomeriggio alle 16. Credo di non aver mai avuto la possibilità di andarci in qualsiasi momento come ora.
Sto godendo nel non aspettare il sabato per fare la lavatrice e sto godendo quando, magari a metà pomeriggio, notando che in TV non c'è nulla spengo tutto e sotto la copertina sul divano mi metto a leggere un libro.

Godere del tempo è qualcosa di incredibile, dopo anni ad uscire all'ora di colazione e rientrare giusto giusto per cena, mi accorgo di quanta gente c'è in giro alle quattro del pomeriggio.
La vecchietta che abita nello stabile di fronte a me e che ogni sera attendeva il mio rientro per tirare giù la tapparella mi ha invitato da lei per un caffè, il fioraio dirimpettaio non vede l'ora che passi dentro a prendere un fiore per fare due chiacchiere e mia madre passa quando vuole a vedere come sto, per portare fuori Ticchio o anche solo per bere un caffè, insomma un'altra vita sociale che ti purifica nell'animo dall'ansia degli orari e dalla fretta del produrre.

Nel frattempo mancano in teoria due mesi alla nascita del mio bambino e mi ha preso la frenesia di preparare la tana. La nostra e la sua, spostare il letto, fare lo spazio per il fasciatoio e i suoi microvestitini, creare un piccolo angolo per i suoi sogni augurandoci che sia dolce e tranquillo come siamo ora io e il suo papà nell'attenderlo e che ci faccia dormire la notte....

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