mercoledì, febbraio 27, 2008

arrivederci amore ciao - massimo carlotto


Oramai si è capito che Carlotto mi piace.
Mi piace il modo in cui scrive e mi piace come descrive e caratterizza i personaggi.

Anche quando i personaggi sono come il protagonista di questo romanzo che, come un pugno nello stomaco ti colpiscono per la totale mancanza di morale.

Giorgio è rifugiato in centro america all'inizio del romanzo e da lì inizia la sua ribellione alla condizione di rifigiato e dalle prime pagine già capiamo la natura del ragazzo.

Lo seguiamo nel rientro in Italia sulla base di un tradimento e lo accompagniamo nel carcere... tutte cose decise e programmate secondo l'obiettivo di tornare ad essere una persona normale.

La via della normalità passa attraverso sfruttamenti, sodomizzazioni, attraverso lavori loschi e ricatti, rapine ed omicidi. Ma la legge italiana parla chiaro e l'ex detenuto viene considerato reinserito nella società dopo 5 anni di buona condotta al di fuori del carcere.

Quindi mascherandosi da ristoratore Giorgio ricostruisce la sua reputazione e la sua vita, che all'apparenza è perfetta, ma che è mossa da loschi traffici e amici influenti.

La normalità a tutti i costi arriverà?
forse sì.... ma a che prezzo?

A Giorgio non interessa il conto... l'importante è l'obiettivo che lui mai perde di vista.

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