Gli ultimi giorni dell'anno sono stati tempestati di statistiche sulla crisi e sull'impatto che questa avrà nelle nostre vite. Sui viaggi che comunque si sono fatti e sugli acquisti comunque compiuti, su cosa mangeremo di meno rispetto allo scorso cenone di San Silvestro, del mercato del lusso in aumento e di quello immobiliare in netto calo.
Insomma pare che gli italiani siano in parte coscenti di quel che sta capitando, ma che nella realtà non facciano molto per iniziare a correre ai ripari e così, mentre nelle aziende i tagli al personale sono arrivati a funestare il natale, l'italiano fa la spesa a rate e i regali grazie a un prestito personale con tassi d'interessi folli.
Non capisco, ma come sia possibile....
Ci siamo così abituati ai vizi da non poter rinunciare a nulla?
Siamo così avezzi all'inutile e all'esibizionismo da non poter accettare di non avere l'ultimo modello di telefono o di non potersi permettere un piccolo viaggio?
Siamo davvero il popolo triste che chiede i soldi alla banca per potersi pagare una vacanza in un posto che non ci possiamo permettere?
Primo sfoghino dell'anno sull'italiano medio che vive con la testa sotto la sabbia....
venerdì, gennaio 02, 2009
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