Mio padre, che con queste pagine ha ricavato non poca (e soprattutto ignara) fama, è da un po' fuori dai miei racconti.
Forse perchè non lo vivo tutti i giorni come prima, o forse perchè alcune cose sono state così intime da censurarmi.
Ma soprattutto perchè da che è diventato nonno si è completamente rincoglionito.
Un omone, un calabrese che fa il carpentiere e che pretende di aver sempre ragione si liquefà davanti a 57 cm di bambinetta che fa le faccine o anche solo che dorme. Quando c'è lui la bimba è solo in braccio al nonno che la sequestra per poi cercare di attirare l'attenzione di tutti per mostrarci le incredibili botte di genio della mia meravigliosa nipotina.
Più o meno le conversazioni sono queste:
papy: amore del nonno, vieni che ti faccio fare un giretto
al che la prende in braccio e la porta in giro per la casa e se per caso, gli occhietti belli di Sofia si soffermano su qualcosa ecco che parte la chiamata a raccolta:
papy: vittò! vittò! (vittoria la mia mamma) vieni a vedere come guarda! corri corri! e muoviti!
se mia madre non si materializza entro un nano secondo la incita finchè lei non giunge
papy: hai visto come guarda? ... uh! guarda mi sorride! sì sì mi ha sorriso! e a te ti ha mai sorriso?
mamma: sì sì, guarda, se le faccio così...
papy: con me sorride di più... e poi vedi che vuole più bene a me?è vero che tu vuoi più bene al nonno?
mamma: ha solo due mesi...
Noi all'inizio eravamo allibiti... ora siamo solo rassegnati, compresi i genitori di Sofia....
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