lunedì, febbraio 18, 2008

la milleduesima notte - joseph roth

Lo scia di Persia, annoiato e rpivo di vitlità, decide che quel che gli occorre è un viaggio in Austria, dove una Vienna tirata a lustro lo intretterà per qualche giorno.

Proprio da lui parte un romanzo popolato di personaggi e attraverso l'intrecciarsi delle loro vite man mano scopriamo le loro debolezze e la loro storia che rimane collegata a quella precedente e a quella successiva proprio grazie alla visita dello scià. E gli anni passano e tutto cambia. La bellezzas vanisce, la ricchezza viene sciupata e tutto va come deve andare.

Al centro di tutto delle perle e la storia che le circonda.

Un romanzo in parte lento nell'affrontare un personaggio a capitolo, ma in parte molto ricco di particolari. La sensazione è che l'autore ci voglia dire che nella vita tutto può accedere, ma che di una cosa sola siamo sicuri....

2 commenti:

ginez ha detto...

l'unica conclusione che mi viene in mente è quella che arriva dal dialetto pavésss: sicür ghè sul la mòrt! mamma mia... no no... sto 2008 non mi piace. e siamo solo a febbraio!

Anonimo ha detto...

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