martedì, gennaio 12, 2010

Asterix e le 12 fatiche: la Casa che rende folli(VIII)

Come mai pubblico questo (lungo) video?

Semplice, per la mia pratica di maternità, l'INPS, mi ha chiesto il certificato della mia ginecologa validato da una struttura del servizio sanitario nazionale.

Nulla di strano penso io e così mi faccio fare dalla mia dottoressa un bel certificato che, mi dice lei, dovrò far timbrare in ospedale o all'ASL.

Semplice formalità mi dico... ed invece...

All'ospedale mi dicono che non sanno bene, forse dovrei fare una visita, e mi dicono di chiedere al CUP.

Al CUP, una donna con un espressione ebetissima mi dice che non ne sa nulla, di chiedere all'ASL.

All'ASL mi danno il numero di un consultorio familiare. Chiamo e la signora che risponde mi dice che loro non possono farlo in quanto non sono assistita da loro. Io un po' infastidita chiedo quindi come fare per avere un timbro su un certificato esistente e facendo conto che sono incinta di 7 mesi... risposta: credo che debba fare un visita per accertare la sua gravidanza...

Un po' perplessa mi tocco la panzona e con determinazione mi dirigo verso un'altra ASL per chiarire una volta per tutte come devo fare.

All'ASL mi infilo nel consultorio familiare e nuovamente, ma stavolta con certezza, mi viene detto che devo fare una visita presso l'ospedale che appurerà così il mio reale stato di gravidanza e la signora aggiunge: sa noi potremmo andare avanti sulla fiducia, ma non essendo lei nostra paziente non possiamo garantire...

Mi ritocco istintivamente la pancia, spero tanto che il bambino non senta le idiozie della burocrazia italiana, e così, come da indicazioni, mi ridirigo nuovamente al CUP.

Altra signorina con un espressione davvero vaqua, quando le spiego il mio problema mi dice che allora mi fisserà un appuntamento in ospedale, certo non si può fare prima del 13 di gennaio. Inutile spiegare che avrei dovuto presentare la pratica entro il 10 ed inutile cercare nel suo sguardo un barlume di empatia o anche solo uno spiraglio di vita, così accetto la visita del 13 gennaio che confermerà che la panza che mi è cresciuta non è il risultato prolungato dell'Oktoberfest e i movimenti che mi sballanzolano il ventre non è un meteorismo eccessivo, ma bensì un bambino. Mi immagino un signore che felicemente difronte all'ecografia di un pupo che oramai peserà un paio di chili mi dirà: signora lei è in dolce attesa!

Vabbè, insomma il tutto si è risolto in circa 4/5 ore, che sarà mai!

Forse è per questo che ho postato questo video...

1 commento:

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny