Sam ha 16 anni e ama lo skateboard. Ha degli amici, va a scuola e ha una mamma che ha esattamente il doppio della sua età visto che lo ha avuto a 16 anni. Ha un padre altrettanto giovane che, separato dalla madre, vive quel che succede al figlio in maniera laterale.
Sam ha un idolo, uno skater, Tony Hawk, che in forma di poster è un po' un'icona pagana a cui il ragazzo si rivolge nei momenti di bisogno.
Tutto procede tranquillo, tra ormoni e nuove figure sullo skate fino a che Sam non conosce Alicia, bella da morire e con cui viene risucchiato in un vortice di passione e amore che con la velocità con cui è nato inizia a morire.
Tutto però non è destinato a finire e Alicia, poco dopo la loro rottura scopre di essere incinta vittima di un preservativo indossato troppo tardi e di quello spermino che è fuggito al controllo di un adolescente arrapato.
Attraverso le confessioni al poster di Tony Sam viene risucchiato nel futuro e ha, per due volte, la possibilità di passare un giorno in quello che sarà il suo domani.
Quel che accade in mezzo è una scrittura fresca e godibile che si lascia mandar giù velocemente. Cosa che mi è già accaduta con questo scrittore. Manca, a differenza degli altri lo stesso livello di ironia e di definizione dei personaggi che riusciamo comunque ad immaginarci in ogni sfacettatura, ma che mancano di materialità e caratteristiche uniche, cosa che Hornby sa fare, di solito, molto bene.
1 commento:
tony hawk... io mi ero presa una cotta per tony hawk! e mi sono rifatta ginocchia e gomiti decorando l'asfalto con i miei voli dallo skate grazie a tony hawk! (beh forse non era colpa sua, ma del caro coppa che mi aveva regalato lo skate?) va beh... c'entra poco con il libro, ma hai nominato un idolo!
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