martedì, novembre 25, 2008

quando avevo 20 anni

se mi annoiavo chiamavo un'amica, facevamo 4 chiacchiere o andavamo a berci un caffè per i gossip più corpulenti. Oppure che so? Leggevo, guardavo un film, andavo a comprarmi una maglietta o facevo una passeggiata o molte semplicemente mi abbruttivo sul divano facendo zapping.

Se volevo divertirmi, si radunavano gli amici e Si andava a mangiare una pizza, al cinema o a ballare....

non davo fuoco a nessuno io!!!!!!!

e non parlo da vecchia visto che di anni ne ho 29 (quasi)

venerdì, novembre 21, 2008

Vicky Cristina Barcelona

Due giovani amiche, americane, Cristina e Vicky vanno per l'estate a Barcelona. Una alla ricerca di conferme del proprio talento, l'altra per studio e come viaggio da single prima del matrimonio. Due ragazze diversissime con due diverse visioni della vita. Una vive alla giornata pronta e predisposta ad ogni nuova esperienza, l'altra programmata e programmatica nello scandire della vita.

La città le accoglie e loro, tra un museo e una cena, incontrano un pittore fascinoso che con sincerità e candore le invita a Oviedo a passare il fine settimana. Ovviamente Cristina accetta trascinandosi dietro l'amica.

Lui insegnerà loro le varie nature dell'amore e della passione anche grazie alla sua ex moglie (Penelope Cruz) ... riuscirà a modificare la natura delle due ragazze?

Woody Allen da che è uscito dai confini di New York ha rinnovato il suo ritmo narrativo e uscito da un tunnel fatto di deja vù in cui i film iniziavano a essere troppo uguali a se stessi ingrigiti da una città che lui stesso aveva troppo visto e vissuto. A Barcelona scopre una nuova luce ed una nuova vitalità.

Poi da donna non posso che inchianrmi al fascino di Javier Bardem che ha interpretato in maniera estremamente "arrapante" il pittore donnaiolo dannato dall'amore. Un uomo a cui è difficile se non impossibile dire di no.

l'età dei sogni - Anna Gavalda


Charles ha 47 anni, è un architetto, ha una compagna e la figlia di lei.

La sua vita è scandita da aeroporti e rientri freddi fino a che il suo passato fatto di colori, musica, amore, sogni e speranze non si riaffaccia nella sua vita attraverso la morte di una donna che per lui è stato il primo amore.

Attraverso la ricostruzione degli ultimi anni di questa donna Charles riacquista il suo spazio nel mondo ed il suo tempo in cui concedersi fughe e fermate inaspettate. In cui rimettere in discussione la propria vita visto che altro non è che una fuga dal passato e iniziare a rincorrerlo questo passato per farci pace.

martedì, novembre 18, 2008

era mio padre....

Questo pareva dire il faccino della mia novella nipotina quando si è stoppata nel suo pianto quando il suo papà urlava GOAL GOAL GOAL durante la partita dell'inter di sabato sera.

Scena: mio fratello sul divano tiene la creatura in braccio, mentre lei urla come un'acquila in attesa della pappa. Ibra segna e mio fratello urla la sua gioia.
La bimba si zittisce e lo fissa.
Noi stupiti lo esortiamo a cantare l'inno dell'inter che lui le cantava già mentre lei se la sguazzava nella panza.
A questo punto la bimba ha assunto un'espressione curiosa, un po' interrogativa.... pareva dicesse:
uh cavolo allora era il mio papà quello lì!

ti sposi?

Hai deciso di sposarti ed essere al passo con i tempi e poter aggiornare i tuoi amici e parenti, vicini e lontani in tempo reale???????????

Bhè, due amiche hanno realizzato un bellissimo progetto che sponsorizzo:



cliccate e scoprite tutto quello che potete fare con questo servizio.

ps: il link lo trovate fisso anche a lato, nella colonna amici e parenti in rete

Io e marley di John Grogan


Credo che questo sia il capostipite di una serie di libri in cui si racconta del rapporto speciale che si crea tra l'uomo e il suo animale domestico. Ne ho visti parecchi in libreria con cani (i labrador mi parevano i più gettonati) e gatti che dolci e con gli occhioni spalancati cercano di intenerire dalle copertine.

Non so gli altri, ma questo per chi vive con un cane o ci ha vissuto in passato è imperdibile.

Una giovane coppia decide di prendere un cane come prova prima di avere bambini. Scelgono un cucciolo di labrador e piano piano iniziano a scontrarsi con i danni provacati dal cucciolo, con la sua educazione ma soprattutto con l'immenso amore che di colpo invade la loro casa.

Il loro compito è ancor più arduo visto che il cucciolo, crescendo, non solo diventa un vero gigante, ma soffre di un disturbo che lo rende molto agitato in alcune situazioni in cui, con la sua esuberanza, diventa un vero uragano distruttivo.
Ma l'amore va oltre anche questo problema e Marley diventa il compagno di giochi prima della coppia e poi dei tre bambini che i due hanno.

Consiglio il libro a chi ha dovuto eliminare i tappeti da casa, a chi ha visto nuvole di pelo girare per casa come in un paese del far west, a chi si è svegliato con un tartufo umido appoggiato al proprio naso, a chi non può pronunciare la parola USCIAMO senza sentire le unghie di zampette in corsa catapultarsi verso la porta, a chi ha dice NO! con il ditino puntato, a chi si sente a casa sentendo l'odore di cane bagnato e a chi trova un naso dietro la porta ad aspettarlo la sera quando rientra a casa.... per tutti gli altri potrebbe essere un libro pieno di aneddoti simpatici ma non si troveranno a ridere di gusto o a commuoversi come è capitato a me.

Come già ho detto più volte su questo blog, l'amore che un cane da è puro.

aggiornamento blog

In effetti sono poco ligia nell'occuparmi di questo spazio di recente.
I motivi sono vari ma inutili se non la pigrizia e forse un pochetto di riservatezza.

Comunque ho da parlare di un film, tre libri e di simpatici aneddoti che butterò sparsi senza ordine di tempo e apparizione!

buona lettura

giovedì, novembre 06, 2008

Sofia Vittoria







51 cm per 3,5 kg di tenerezza.

Capelluta e con gli occhietti ancora un po' gonfietti alla bud spencer è arrivata a scombussolare i nostri cuori.

Ieri mattina alle 9.07, mentre nella sala d'aspetto stavo consumando il pavimento, ho sentito un pianto e poco dopo ho visto mio fratello uscire bianco come un lenzuolo, una macchina fotografica in mano mormorare "è bellissima".
Lei per ora mangia e dorme, ogni tanto regala ai terons da dietro il vetro della nursery una smorfietta che pare un sorriso. Mio padre dalla felicità continua a piangere mentre mia madre, da cui la piccola ha preso il secondo nome fa la fighetta, mentre in realtà lei ha iniziato a piangere solo a sentirmi dire al telefono "è nata!"

Per cui non posso far altro che augurare alla mia piccola nipotina di essere felice.

Non mi interessa se diventerà una velina o un ministro o entrambe le cose, spero solo che sia felice e che prenda la vita così come viene.

Di essere una donna con i coglioni ma che riesca a vivere anche secondo i suoi sbalzi uterini.
Di essere una donna sorridente, perchè se saluti con un sorriso è che quello che ti verrà risposto.
Di fare sempre quello che le piace senza far tribolare i genitori.
Spero che i suoi occhietti, per ora indefiniti, siano verdi come quelli della sua mamma, che prenda l'altezza dal papà da cui si vedono già le labbra e magari, perchè no, la chioma dalla sua zia, che non vede l'ora che Sofia esca per potersela coccolare e poterla rimirare per vedere come la perfezione sta nel piccolo.
Benvenuta piccola