venerdì, dicembre 26, 2008
abbuffata per le feste
siccome la sorella del mio uomo ci teneva tanto, ci ha invitato per il 25 a casa sua...risultato, siamo andati via alle 17 rotolando.....
e siccome sto con uno che si chiama Stefano, la sua mamma ci ha invitato a pranzo oggi...
per l'anno prossimo, o andiamo via per le feste in maniera di non sottostare alle dipendenze gastronomiche dei familiari....
.... o cambio fidanzato, così il 25 finisce tutto!
:)
buone feste...
mercoledì, dicembre 24, 2008
Fiesta!
Tre amici gay si ritrovano, ogni anno, il giorno del compleanno di Raffaella Carrà per onorarne il mito.
Ma quest'anno oltre ai soliti arriva anche un etero dubbioso e un etero convinto.
Come andrà a finire lo decide il pubblico tra 3 finali a scelta, ma prima del finale, tra musiche battute e balletti il pubblico ride, canta e si diverte in maniera del tutto libera.
Tra le scenette e i clichè anche un paio di attacchi all'attuale governo e geniali trovate che non fanno altro che farti ridere di pancia.
Attori azzeccati e scenografia all'insegna delle piume di struzzo catapultano gli spettatori (per lo più) gay in un delirio che altro non è che un omaggio, un tributo ed una dichiarazione d'amore al mito di Raffaella Carrà...
...spalline comprese.
martedì, dicembre 23, 2008
giovedì, dicembre 11, 2008
etciùùùùùùùùù
aiuto continuo a starnutire!!!!!
martedì, dicembre 09, 2008
martedì, dicembre 02, 2008
...e sono 29!
Premettendo che venerdì ho fatto da supporter a degli amici che suonavano in un locale e che il sabato ho fatto una piccola festa non mi stupisco molto nel vedere che fra tutte le foto faccio fatica a trovarne qualcuna in cui ho una faccia "normale"...
(qui ero ancora normale... più o meno...mentre faccio la scema con Paolo)
(qui già meno...con il fidanzato)
(qui mi aggrappavo già per stare su - con LaFrancy e Fiore)
(e qui con il sorriso ebete sono con Federica, Francesca e Silvia)
poi, dopo una nottata in parte passata abbracciata al water per essere più comoda a vomitare,
ho dovuto ristrutturarmi e accogliere il parentado nella nostra tana:
(eccomi in versione cara fanciulla dolce e mansueta con in mano la torta della suocera)
lunedì, dicembre 01, 2008
la solitudine dei numeri primi _ Paolo Giordano
Un romanzo che parte frammentato. Due storie separate di due ragazzi, Alice e Mattia, a cui da piccoli capita un qualcosa che li rende "diversi". Più sensibili e più indifesi degli altri.
I loro animi si incrociano, si sfiorano e si vogliono bene ma mai nella forma che li renderebbe soddisfatti, gli anni passano e le occasioni si perdono e la loro distanza resta fissa...
Un libro sulla paura dei sentimenti e sulle occasioni mancate. Doloroso.
Anche perchè il pensiero di quel che avrebbe potuto essere ma non è stato, è, per me, uno dei sentimenti peggiori che si possa avere.
subsonica -alcatraz 24 novembre 2008
Biglietto trovato quasi all'ultimo da un amico del mio uomo che, mentre quest'ultimo era a lavorare si è animato con noi ( e suo fratello) ad un concerto energetico, sudato e goduto tutto. Ne avremmo voluto anche di più a dirla tutta e alcune canzoni è stato un vero peccato non poterne godere dal vivo ancora una volta. In effetti non era il mio primo concerto dei subsonica, li ho visti diverse altre volte e mai una volta ne sono uscita delusa.
Sarà che si canta, si salta e si suda, sarà perchè c'è il momento soft, il momento rock, il momento "limone duro" e il momento tamarro... sarà perchè anche loro sul palco saltano come matti... insomma ne esci felice.
martedì, novembre 25, 2008
quando avevo 20 anni
Se volevo divertirmi, si radunavano gli amici e Si andava a mangiare una pizza, al cinema o a ballare....
non davo fuoco a nessuno io!!!!!!!
e non parlo da vecchia visto che di anni ne ho 29 (quasi)
venerdì, novembre 21, 2008
Vicky Cristina Barcelona
La città le accoglie e loro, tra un museo e una cena, incontrano un pittore fascinoso che con sincerità e candore le invita a Oviedo a passare il fine settimana. Ovviamente Cristina accetta trascinandosi dietro l'amica.
Lui insegnerà loro le varie nature dell'amore e della passione anche grazie alla sua ex moglie (Penelope Cruz) ... riuscirà a modificare la natura delle due ragazze?
Woody Allen da che è uscito dai confini di New York ha rinnovato il suo ritmo narrativo e uscito da un tunnel fatto di deja vù in cui i film iniziavano a essere troppo uguali a se stessi ingrigiti da una città che lui stesso aveva troppo visto e vissuto. A Barcelona scopre una nuova luce ed una nuova vitalità.
Poi da donna non posso che inchianrmi al fascino di Javier Bardem che ha interpretato in maniera estremamente "arrapante" il pittore donnaiolo dannato dall'amore. Un uomo a cui è difficile se non impossibile dire di no.
l'età dei sogni - Anna Gavalda
Charles ha 47 anni, è un architetto, ha una compagna e la figlia di lei.
La sua vita è scandita da aeroporti e rientri freddi fino a che il suo passato fatto di colori, musica, amore, sogni e speranze non si riaffaccia nella sua vita attraverso la morte di una donna che per lui è stato il primo amore.
Attraverso la ricostruzione degli ultimi anni di questa donna Charles riacquista il suo spazio nel mondo ed il suo tempo in cui concedersi fughe e fermate inaspettate. In cui rimettere in discussione la propria vita visto che altro non è che una fuga dal passato e iniziare a rincorrerlo questo passato per farci pace.
martedì, novembre 18, 2008
era mio padre....
Scena: mio fratello sul divano tiene la creatura in braccio, mentre lei urla come un'acquila in attesa della pappa. Ibra segna e mio fratello urla la sua gioia.
La bimba si zittisce e lo fissa.
Noi stupiti lo esortiamo a cantare l'inno dell'inter che lui le cantava già mentre lei se la sguazzava nella panza.
A questo punto la bimba ha assunto un'espressione curiosa, un po' interrogativa.... pareva dicesse:
uh cavolo allora era il mio papà quello lì!
ti sposi?
Bhè, due amiche hanno realizzato un bellissimo progetto che sponsorizzo:
cliccate e scoprite tutto quello che potete fare con questo servizio.
ps: il link lo trovate fisso anche a lato, nella colonna amici e parenti in rete
Io e marley di John Grogan
Credo che questo sia il capostipite di una serie di libri in cui si racconta del rapporto speciale che si crea tra l'uomo e il suo animale domestico. Ne ho visti parecchi in libreria con cani (i labrador mi parevano i più gettonati) e gatti che dolci e con gli occhioni spalancati cercano di intenerire dalle copertine.
Non so gli altri, ma questo per chi vive con un cane o ci ha vissuto in passato è imperdibile.
Una giovane coppia decide di prendere un cane come prova prima di avere bambini. Scelgono un cucciolo di labrador e piano piano iniziano a scontrarsi con i danni provacati dal cucciolo, con la sua educazione ma soprattutto con l'immenso amore che di colpo invade la loro casa.
Il loro compito è ancor più arduo visto che il cucciolo, crescendo, non solo diventa un vero gigante, ma soffre di un disturbo che lo rende molto agitato in alcune situazioni in cui, con la sua esuberanza, diventa un vero uragano distruttivo.
Ma l'amore va oltre anche questo problema e Marley diventa il compagno di giochi prima della coppia e poi dei tre bambini che i due hanno.
Consiglio il libro a chi ha dovuto eliminare i tappeti da casa, a chi ha visto nuvole di pelo girare per casa come in un paese del far west, a chi si è svegliato con un tartufo umido appoggiato al proprio naso, a chi non può pronunciare la parola USCIAMO senza sentire le unghie di zampette in corsa catapultarsi verso la porta, a chi ha dice NO! con il ditino puntato, a chi si sente a casa sentendo l'odore di cane bagnato e a chi trova un naso dietro la porta ad aspettarlo la sera quando rientra a casa.... per tutti gli altri potrebbe essere un libro pieno di aneddoti simpatici ma non si troveranno a ridere di gusto o a commuoversi come è capitato a me.
Come già ho detto più volte su questo blog, l'amore che un cane da è puro.
aggiornamento blog
I motivi sono vari ma inutili se non la pigrizia e forse un pochetto di riservatezza.
Comunque ho da parlare di un film, tre libri e di simpatici aneddoti che butterò sparsi senza ordine di tempo e apparizione!
buona lettura
giovedì, novembre 06, 2008
Sofia Vittoria
mercoledì, ottobre 29, 2008
fenomeno feisbuc
l'altra saluta, fa due passi, si gira per vedere se la moretta è fuori portata e dice al suo acompagnatore: ma quando mai l'ho accettata tra i miei amici sta pazza!
Io ho ovviamente riso e poi, al rientro in ufficio, consultando la mia mail scopro che qualcuno tra i miei contatti di feisbuc mi ha chiesto di iscrivermi al gruppo: perchè chiedi la mia amicizia su feisbuc se poi non mi saluti per strada?
E con questo riassumo quel che penso di feisbuc....(a cui sono iscritta nonostante tutto)
domenica, ottobre 26, 2008
la storia dell'amore - Nicole Krauss
venerdì, ottobre 24, 2008
100.000.000 e rotti di euro
Ognuno aveva già elaborato il proprio progetto personale.
Io con la mia quota avevo pensato di estinguere il mutuo, affittare la casa e mettere su , in un bel posto non lontano dal mare, un piccolo allevamento di cani.
Con annesso bed&breakfast, tipo agriturismo canino.
Avrei selezionato la pregiatissima razza TICCHIO grazie al mio cagnetto che, essendo meticcio, non ha mai trovato una compagna diciamo disponibile, smaltendo così 8 anni e mezzo di arretrati...
così ieri sera, al controllo dei numeri ho guardato Ticchio e gli ho detto:
"sorry amore, anche a sto giro non si scopa"
lui ha sospirato ed è andato a sedersi sul tappeto....
martedì, ottobre 21, 2008
firma anche tu
leggete e scegliete se lasciare anche voi un piccolo segno
febbre a 90
Oggi la quota dei giocatori impiegati in agenzia è salita a 41...
stasera tutti concentrati!
venerdì, ottobre 17, 2008
Essere felici è un tabù
1. la ex stava sulle palle a tutti, ma proprio a tutti
2. un amico vero ti dice quando fai una cazzata
3. la felicità è un tabù
sui primi punti direi che non c’è molto da spiegare, sul terzo invece qualcosa da dire ce l’ho.
C’è una sorta di morbosa curiosità nel voler sapere le sfighe agli altri. C’erano ragazze che mai avevo visto che si raccontavano dell’ultimo fidanzato, del capo stronzo e della vacanza sfigata, ma nessuno che si prodigava su argomentazioni chiamiamole positive.
Ero con Stefano e nessuno ha voluto sapere il perché del nostro sorriso, ma hanno voluto sapere perché si è incupito lo sguardo di un amico nominando il ballo latino americano.
Per di più, nei rapporti più intimi, tra gli amici insomma, mi sono resa conto che ci si sente di più se è un periodo sfigato e molto meno se tutto va bene. Si condivide il dolore e il pianto per un fidanzato bastardo o una fidanzata stronza, ma si perdono due secondi a dire “tutto bene”.
Per cui ora posso scrivere una cosa qui che almeno per un po’ rimarrà (e facendo gli scongiuri sperando non mi porti sfiga) SONO FELICE. E lo sono nonostante i MA e gli ANCHE SE.
SONO FELICE perché ho un lavoro che mi piace ANCHE SE ho un pessimo contratto da precaria.
SONO FELICE perché ho un cagnetto che mi riempie il cuore
SONO FELICE perché ho con me un uomo che il cuore me lo ha stregato
SONO FELICE perché ho una casa che è mia ANCHE SE la finirò di pagare fra 29 anni
SONO FELICE perché ho degli amici veri ANCHE SE ora li sento meno (vedi causa sopracitata)
SONO FELICE perché ho i debiti MA domani svacco e me ne vado all’outlet
SONO FELICE perché so che non posso essere sicura del domani MA ora SONO FELICE e me la godo
SONO FELICE perché ho degli amici veri che lo sono ANCHE SE per loro sono meno interessanti i racconti della vita di coppia piuttosto che delle mie curiose avventure
SONO FELICE perché sto per diventare zia ANCHE SE il parto non sarà semplice
SONO FELICE ANCHE SE, da che SONO FELICE, ho meno lettori del blog ☺
giovedì, ottobre 16, 2008
mia madre e facebook
io: bhè, è una brava ragazza, poi su facebook sei meno impegnativo!
mia madre: (sbuffando) ma quante parolacce che dite!
coro: ma che parolaccia???
mia madre: feisbuco!
....
martedì, ottobre 14, 2008
Se vi piacciono le canzoni degli ABBA, Meryl Streep e la Grecia, non perdetevi questo musical costruito intorno ai grandi successi dello storico gruppo.
Sophie ha poco più di vent’anni e vive con la madre su un’isoletta greca in cui gestiscono un piccolo albergo alla rovina. La ragazza sta per sposarsi e vorrebbe tanto essere portata all’altare da suo padre. Peccato che lei non sappia chi sia visto che la madre l’ha cresciuta senza mai rivelarne l’identità. Ma Sophie trova il vecchio diario della madre e scopre che ci sono tre papabili padri che lei decide di invitare alle nozze all’insaputa della madre. I tre accettano e Donna, madre di Sophie, si ritrova i suoi tre ex uomini di fronte a lei con un rimescolio di emozioni che danno sfogo in una fantastica interpretazione di Meryl Streep che, bando all’età, si dimena, canta, salta e balla come una ragazzina accompagnata da sue fantastiche spalle, che con lei, in gioventù componevano un gruppo tutto al femminile, fatto di zeppe e lustrini.
Canzoni fantastiche e posti fantastici si susseguono nella storia fino alla risoluzione che si conclude con una spassossima sigla finale non pordersi assolutamente facendo la sciocchezza di uscire dalla sala prima dei titoli di coda.
Oltre a Meryl Streep, menziono un Pierce Brosnan con poca voce, ma con un fascino vellutato ed elegante ed un Colin Firth che, finalmente si è tolto il palo che lo bloccava con Bridget Jones e che, nella sigla finale mi ha fatto letteralmente morire dal ridere…
mercoledì, ottobre 08, 2008
martedì, ottobre 07, 2008
io uccido - giorgio faletti
Ammetto di essermi posta un po' in maniera snob nei confronti di questo libro appena uscito e con questa idea sono rimasta fino a che, al mare, avevo perennemente davanti a me l'immagine di mio fratello risucchiato nella lettura. E cogliendo il fatto che me lo ha lasciato tra i miei bagagli l'ho letto.
Nel principato di Monaco si aggira un freddo serial killer che uccide e deturpa i cadaveri delle sue vittime. Un poliziotto dell'FBI rifugiato nel principato per sfuggire ai suoi fanbtasmi si ritrova, suo malgrado a seguire le tracce e i pochi indizi che il killer lascia sulla sua strada. Lo sfondo è un luogo che pare fatto di luci, aria, mare e soldi.
La storia effettivamente prende e ti risucchia in una lettura che vuole arrivare alla fine per capire chi è l'assassino. E mi ha preso nonostante io non sia amante di questo tipo di scrittura fatta di dettagliate descrizioni e microparticolari a volte insignificanti.
Per cui onore a Faletti, che per me, figlia del drive in, era Catozzo e che ricordo in versione gaya urlare Adalpina attaca la musica.
martedì, settembre 30, 2008
Tutta la vita davanti
Virzì ci racconta cosa è al giorno d’oggi avere tutta la vita davanti attraverso la vita di Marta, brillante neolaureata in filosofia con tanto di lode e bacio accademico che si ritrova catapultata nel mondo del lavoro. La sua cultura e la sua preparazione non saranno utili quanto una spintarella da amici e parenti e si ritrova, per caso e per scelta divisa fra un call center e la casa di una ragazza madre in cui Marta vive come ragazza alla pari occupandosi della piccola di casa.
La vita del call center inizia presto, con un sms di risveglio motivante da parte della responsabile (una agguerrita e psicopatica Sabrina Ferilli con audaci tailleur), continua con un simpatico coro collettivo prima di dare il via alle telefonate e si conclude con la consegna dei risultati del giorno con relativi plausi e rimproveri di fronte a tutte. Un ambiete da lavaggio del cervello in cui corsi motivazionali e manifestazioni goliardiche sono la formula per creare dipendenti fedeli e competitivi, altrimenti, senza tanti complimenti vieni messo, da un momento all’altro alla porta. In questo perfetto meccanismo non riesce a far breccia nell’azienda e tanto meno nei dipendenti nemmeno l’ostinata determinazione di un giovane sindacalista.
Ma Marta è diversa dalle ragazze che sognano il Grande Fratello e ambiscono al capo e piano piano inizia ad averne abbastanza e confessa al sindacalista il modo in cui si lavora lì dentro, dalle chiamate a povere vecchiette al sistema piramidale ai licenziamenti in tronco. Da questo ne nasce un caso che porterà all’epilogo e attraverso cui incontriamo svariati personaggi, da un incredibile Elio Germano (lo eleggerò mio attore preferito) a un piacione Mastrandrea, a un Massimo Ghini a metà tra il super uomo e il fallito.
Un ritratto del mondo del lavoro doloroso, nonostante i ritmi del film siano da commedia. La consapevolezza che non esiste più una motivazione che spinge i lavoratori a muoversi uniti, in cui, per terrore, per pigrizia e per egoismo si sta nella propria postazione senza alzare gli occhi su chi viene licenziato per non essere “influenzato da chi non ce l’ha fatta”.
Un ritratto in lacrime delle prospettive per (come diceva Moretti ai tempi) per NOI GGGIOVANI che non solo a volte siamo costretti a rinunciare ai nostri sogni di realizzazione lavorativa, ma che ci prendiamo dei bamboccioni solo perché a 30 anni, dopo magari anni di lavoro, ci ritroviamo ancora con contratti precari, con la paura di non sapere se il prossimo anno avremo un posto di lavoro figurarci poter programmare una vita, una famiglia ed una casa. Contratti assurdi che scadono ogni anno, quando va bene, se non ogni mese.
Inutile dire che il film, come tutti i suoi interpreti, è godibile, bello e ben fatto, ma ne sono uscita stesa nell’ottimismo, demolita nella visione di un domani diverso, anche perché, il racconto di Virzì è così vero che a un certo punto ti senti parte della commedia….
lunedì, settembre 29, 2008
foto finish
Sofia, dopo una prima foto, era sempre stata restia a farsi vedere e così al momento delle varie ecografie era così attiva che non si riusciva a farle una foto in cui fosse ferma e riconoscibile.
Ma una decina di giorni fa finalmente si è decisa.
Per immagini più dettagliate dovremo aspettare la fine di ottobre quando la piccolina uscirà dalla super panza della sua mammina.
domenica, settembre 21, 2008
Francesco De Gregori
Sabato sera ci sono state regalate delle emozioni. Un concerto dolce, delicato, e senza le cadenze romanesche che si sentono in questo video...
Questo era uno dei bis che De Gregori ha cantanto accompagnato solo da un pianoforte e dal pubblico.
Tutto per una ragazza - Nick Hornby
Sam ha 16 anni e ama lo skateboard. Ha degli amici, va a scuola e ha una mamma che ha esattamente il doppio della sua età visto che lo ha avuto a 16 anni. Ha un padre altrettanto giovane che, separato dalla madre, vive quel che succede al figlio in maniera laterale.
Sam ha un idolo, uno skater, Tony Hawk, che in forma di poster è un po' un'icona pagana a cui il ragazzo si rivolge nei momenti di bisogno.
Tutto procede tranquillo, tra ormoni e nuove figure sullo skate fino a che Sam non conosce Alicia, bella da morire e con cui viene risucchiato in un vortice di passione e amore che con la velocità con cui è nato inizia a morire.
Tutto però non è destinato a finire e Alicia, poco dopo la loro rottura scopre di essere incinta vittima di un preservativo indossato troppo tardi e di quello spermino che è fuggito al controllo di un adolescente arrapato.
Attraverso le confessioni al poster di Tony Sam viene risucchiato nel futuro e ha, per due volte, la possibilità di passare un giorno in quello che sarà il suo domani.
Quel che accade in mezzo è una scrittura fresca e godibile che si lascia mandar giù velocemente. Cosa che mi è già accaduta con questo scrittore. Manca, a differenza degli altri lo stesso livello di ironia e di definizione dei personaggi che riusciamo comunque ad immaginarci in ogni sfacettatura, ma che mancano di materialità e caratteristiche uniche, cosa che Hornby sa fare, di solito, molto bene.
venerdì, settembre 12, 2008
kung fu panda
Domenica di prove da zietta acquisita per i nipotini di Stefano che hanno 16 e 9 anni.
Li abbiamo portati allo spettacolo pomeridiano della domenica a cui non assistevo da parecchio tempo.
La sala era gremita di bimbi di ogni età accompagnati da genitori zii e quant’altro, insomma tutta una scusa degli adulti per gustarsi un paio d’ore di risate, colori, azione, un po’ di paura e tanti piccoli insegnamenti.
Premetto di essere un’amante fedele dei film di animazione e le avventure del Panda ci hanno riportato, seppur in versione tecnologica ai sentimenti di quando da piccini si vedeva un cartone della Disney, anche se qui parla di Dreamworks.
Il nostro panda grassottello è relegato a servire spaghetti nella taverna del padre (una specie di papero) e ammira i 5 eroi del Kung fu che vivono e si allenano nel palazzo di giada.
Un giorno la valle si anima perché una profezia dice che il cattivo più cattivo che c’è riuscirà a scappare dalla prigione di ipermegasicurezza in cui era imprigionato. Si deve quindi definire il guerriero che lo sconfiggerà attraverso una specie di torneo. Ne esce vincitore, suo malgrado, il nostro Panda che inizialmente sarà ostacolato un po’ da tutti.
Non vado avanti nel raccontarvi la storia ma posso solo dire che il film è bello. Poi a noi figli della Disney vedere i personaggi impersonificati da animali fa tanto vecchia scuola (vedi robin hood).
I nipotini erano entusiasti, soprattutto il più piccolo che per la troppa coca-cola comprata dallo zio era iper attivo….
venerdì, settembre 05, 2008
mercoledì, settembre 03, 2008
test
... poi se volete controllare se siete migliorati potete sempre fare quello della maialosità!
conversazioni assurde....
Vi racconto questo perchè leggendo questo post di una bloggara molto ironica ho riconosciuto quel che lei definisci il comportamento degli ex che vivono nella tua stessa città.
Insomma la conversazione tra noi è stata per lo più curiosa:
io: ehy ciao, tutto bene?
lui: sì, tu? tornata dalle ferie?
io: a voglia, sono tornata tre settimane fa!
lui: (silenzio depresso) ma scusa non potevi chiamarmi che ci facevamo un aperitivo?
io: (penso: se non ti ho chiamata è perchè non volevo fare un aperitivo con te, come del resto non abbiamo fatto per il resto dell'anno!) e sai non ci ho pensato...
lui: sarai tutta abbronzata.... (con voce suadente)
io: bhè più o meno sai essendo passato anche un po'....
lui: bhè sarai bellissima di sicuro (sempre suadente)
io: mah... vedi tu... sai sto con un pasticcere un po' ho accumulato...
lui: comuqnue ho comprato un bellissimo obiettivo nuovo (ndr: ha l'hoobby delle foto) mi piacerebbe farti delle foto...
io: non credo di potere sono mooolto incasinata, con la casa, e l'amore
lui incassa, capisce, cambia tono eliminando la voce suadente e ritrae le unghie che aveva estratto nel tentativo di lasciarmi qualche segno perchè, diciamocelo, questo tipo di uomini non solo cerca di "conservare un legame con il passato" ma è assolutamente certo che come lui nessuno mai. Il loro enorme stupore poi, è di trovarti non solo NON disponibile, ma assolutamente insensibile al loro fascino. Forse si credono così indimenticabili da immaginarci come pazienti Penelopi in attesa....
.... ma noi siamo donne e andiamo avanti... cambiamo e cresciamo... e capiamo che tipo di uomo non vogliamo più accanto.*
*questa ultima parte era un sostegno a un paio di amiche che hanno di recente risubito un assalto da ex egoriferiti cronici....
lunedì, settembre 01, 2008
ultimi attimi di libertà
siamo state accolte da Manfred nella casa che ci hanno prestato
maria ed io al trucco
la consegna del velo che Ilaria dovrà indossare per tutta la sera...
...che per fortuna sta bene con il suo abbigliamento
poi in macchina a prendere Barbara, esplosiva amica di Chiavari....
tutte belle e pronte per la serata
...iniziata con l'unico tocco kitsch della serata, le cannucce con cazzini annessi
con lo spogliarellista unto del locale in cui ci siamo poi scatenate
con annessi boa!
belle come il sole
evitando le foto del giorno dopo in cui le facce tradivano la nottata vi lascio con la vista di camogli ricca di bagnanti.
Comunque il week end è stato anche corredato da traffico azzerato al nostro passaggio... nel temuto rientro del 31 agosto!